I brand North Face e Patagonia boicotteranno Facebook, sospendendo tutti gli investimenti in inserzioni pubblicitarie. Le ragioni della protesta sono sempre le stesse: razzismo, disinformazione e violenza.

L’azione di boicottaggio partirà a luglio, mese a partire dal quale North Face e Patagonia non spenderanno più soldi nei servizi di inserzione pubblicitaria di Facebook e Instagram. Le due aziende hanno aderito alla campagna Stop Hate For Profits, e nelle prossime ore è possibile che diversi altri brand decidano di fare altrettanto.

 

 

North Face e Patagonia vogliono che Facebook cambi registro, e sostengono che torneranno ad investire nelle pubblicità sui social soltanto quando questi prenderanno misure significative per combattere il razzismo e la disinformazione.

VP Corp, l’azienda che controlla North Face, possiede anche brand del calibro di Timberland e Vans e in queste ore sta valutando se impegnare in questa battaglia anche le sue altre aziende satellite.

Nel frattempo, il social network di Mark Zuckerberg sta prendendo misure sempre più stringenti per combattere l’odio. Da ultimo una serie di ban e il piano per costruire un’IA in grado di censurare i meme controversi, evidentemente per Patagonia e VP Corp non è sufficiente: