Il 5 giugno si celebre la Giornata Mondiale dell’Ambiente 2020. L’inziativa nacque nel 1972 dall’Assemblea delle Nazioni Unite in occasione dell’istituzione del Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente.

Il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente è un’organizzazione internazionale che opera a favore della tutela ambientale e dell’uso sostenibile delle risorse naturali. La prima edizione della Giornata mondiale dell’ambiente fu celebrata il 5 giugno del 1974 con lo slogan Only one Earth.

È il momento per la natura

è il motto dell’edizione 2020. Una frase che invita a riflettere sul rapido declino della biodiversità della Terra. Una sorta di estinzione di massa che attualmente vede a rischio circa un milione di specie viventi e con il rischio ormai più che mai concreto della distruzione degli ecosistemi.

Da qui l’appello dell’ONU a tutti i Paesi per far crescere la consapevolezza dei cittadini su temi così delicati e stimolare azioni concrete.

https://twitter.com/UNRIC_Italia/status/1268833615745552384

Un rapporto diffuso ieri dal WWF indica alcuni “segnali di allarme” che negli ultimi mesi la nostra Terra ha lanciato: dalla pandemia alle locuste, dagli incendi in Australia all’acqua alta a Venezia. I segnali sono eloquenti e le risposte, anche se difficili, possibili e doverose.

Andy Warhol diceva:

Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare.

Dobbiamo iniziare a essere artisti.