Secondo un recente studio dell’Università di Glasgow, le volpi urbane stanno assumendo comportamenti riconducibili a quelli dei cani domestici per adattarsi meglio all’ambiente cittadino.
Un team guidato dal dottor Kevin Parsons dell’Istituto di biodiversità, salute animale e medicina comparata dell’Università di Glasgow ha condotto un’analisi sulle differenze tra le volpi rosse urbane e rurali nel Regno Unito. Ciò che lo studio ha portato alla luce potrebbe spiegare in che modo i cani si sarebbero evoluti nei nostri attuali animali domestici.
A causa delle misure di distanziamento sociale e lockdown per contrastare la pandemia da covid-19, si è visto come sempre più animali “frequentano” le città. Le città creano dei veri e proprio nuovi habitat per popolazioni selvagge di animali, e alcune specie sono particolarmente “brave” ad adattarsi a vivere in città. Tra queste sicuramente anche le volpi rosse, che si sono ormai diffuse largamente in diverse città del Regno Unito.
Ci siamo chiesti – spiega il dottor Parsons – se questo cambiamento nello stile di vita fosse correlato alle differenze adattative tra le popolazioni urbane e rurali delle volpi rosse. Abbiamo valutato i teschi di centinaia di volpi trovati a Londra e nelle campagne circostanti e abbiamo visto che le volpi urbane avevano una capacità cerebrale inferiore ma anche una diversa forma del muso che li avrebbe aiutati a cercare cibo negli habitat urbani. C’era anche meno differenza tra maschi e femmine nelle volpi urbane.
Questi cambiamenti, secondo la ricerca, sono da ricondurre ad un processo di domesticazione. Attenzione: le volpi urbane non stanno diventando animali domestici, ma i loro comportamenti e aspetto stanno cambiando tanto da renderle simili a molti animali domestici, come il cane.
Questo è importante perché le interazioni uomo-animale sono continue e alcuni degli aspetti ambientali di base che potrebbero essersi verificati durante le fasi iniziali dell’addomesticamento per i nostri attuali animali domestici, come cani e gatti, erano probabilmente simili alle condizioni in cui le nostre volpi urbane e altri animali urbani vivono oggi, quindi, adattandosi alla vita intorno agli umani – ha aggiunto il co-autore dello studio, il dottor Andrew Kitchener del National Museums Scotland.
I ricercatori delle Università di Bristol, Edimburgo e Massachusetts e il National Museums Scotland hanno quindi deciso di verificare se le differenze riscontrate tra le volpi rosse urbane e quelle rurali hanno qualche somiglianza con ciò che si trova tra le diverse specie di volpi. In questo modo si potrà capire se qualcosa del genere si è già verificato in passato.