La notizia del ritiro di Massimo De Vita dalla scena del fumetto, già nell’aria da un po’ di tempo, ha trovato diretta conferma.

Massimo De Vita è uno dei disegnatori più quotati nel panorama Disney internazionale

Classe 1941, milanese e figlio dell’altrettanto famoso illustratore e fumettista Pier Lorenzo De Vita, con all’attivo oltre 500 storie pubblicate e innumerevoli copertine realizzate in quasi 60 anni di carriera all’interno delle pagine del settimanale Topolino e di tutte le pubblicazioni ad esso connesse, Massimo De Vita è uno dei disegnatori più quotati nel panorama Disney internazionale che assieme a Giorgio Cavazzano ha contribuito all’affermazione della fama degli autori Disney in Italia e all’estero.

 

 

De Vita ha esordito sulle pagine di Topolino negli anni Sessanta, diventando uno dei primi e più noti disegnatori della seconda generazione dei Disney italiani. La maturazione artistica avviene intorno agli anni 80 quando il tratto del Maestro si ripulisce delle influenze di autori classici, su tutti Carl Barks e Floyd Gottfredson, e assume quella caratterizzazione che  lo contraddistingue.

L’inconfondibile talento del Maestro si è fatto strada attraverso quasi 60 anni di carriera regalandoci personaggi e situazioni che rimarranno indelebili nelle menti di tutti gli amanti di Topolino & Co.

Ideatore del personaggio di Mr. Jones, il vicino di casa pestifero con cui Paperino ha ingaggiato interminabili battaglie, De Vita vanta il privilegio di essere stato il primo artista italiano, nonchè uno dei primi al mondo, ad aver disegnato Paperoga ideato da Dick Kinney e Al Hubbard un paio di mesi prima. Sono sempre frutto della matita del maesto i personaggi di Indiana Pipps, ideato da da Bruno Sarda, e Spectrus il nemico di Paperinik.

Un autore poliedrico che non ha mai fatto mistero della sua grandissima passione per l’avventura e la fantascienza regalandico alcune delle saghe più interessante pubblicate nel corso degli anni 80 e 90 sul settimanale Topolino.

De vita è uno dei primi autori a dare una vera e propria caratterizzaizone al personaggio di Pippo, che da mera spalla passa ad essere il protagonista di una delle saghe più apprezzate al mondo – la tetralogia della spada di ghiaccio – in cui diventa un involontario eroe senza che questo inedito ruolo cambi la benché minima e inconfondibile sfaccettatura del suo modo di essere.

 

 

Le influenze sci-fi e fantasy di quest’opera, che attinge a piene mani da  Star Wars e Il Signore degli Anelli, mescolandovi elementi che paiono fare il verso ai colleghi d’oltralpe Goscinni e Uderzo, la rende ancora oggi un’avventura senza tempo capace di regalare emozioni a distanza di quasi 40 anni dalla sua pubblicazione.

Quella di Massimo De Vita è una carriera contraddistinta da sucessi fumettistici indimenticabili, che ci ha permesso di apprezzare la decontestualizzazione di Topolino e soci dai soliti ambienti urbani, vedendogli afforntare avventure incredibili.

Altra sua indimenticabile saga è quella di Topolino e i Signori della Galassia, e sempre al Maestro appartengono le incredibili avventure in stile Indiana Jones come Topolino e l’enigma di Mu in cui compare per la prima volta il Professor Zapotec, altro celebre personaggio che verrà più volte ripreso dal Maestro all’interno delle strorie del cicolo della macchina del tempo in cui Topolino e Pippo affrontano enigmi ed avventure attraverso i secoli finendo per svelare, sempre con l’inconfondibile stile disneyano, alcuni dei misteri più strani della storia come il sorrisop de La Gioconda, le profezia di Nostradamus o la celebre posa di Napoleone Bonaparte.

 

 

Come già detto in premessa, la notizia del ritiro del Maestro De Vita era già nel’aria da un po’ di tempo e questa settimana è stata ufficalmente annunciata. Il settimanale Topolino celebra uno degli autori più importanti pubblicando proprio nel numero 3366, uscito questa settimana, l’ultima storia inedita disegnata dal Maestro  Superpippo e Indiana Pipps in: Arachidi e Piramidi.