Scoprite con noi Black Orchestra, un gioco da tavolo dove la vostra missione è solo una: uccidere Adolf Hitler. Ispirato da eventi storici e personaggi reali, questo particolare gioco cooperativo è riuscito a conquistarci?

Black Orchestra, pubblicato in Italia da Asmodee, è uno di quei boardgames che cammina su una linea molto sottile. Infatti, ambientare un gioco in un periodo storico particolarmente delicato come la Germania Nazista obbliga ad avere non solo un gameplay interessante e divertente ma al tempo stesso richiede una certa sensibilità ed una cura dei dettagli storici che permetta di non banalizzare uno dei periodi più bui della storia dell’umanità. Ci saranno riusciti?

 

 

 

Parate e croci uncinate

Black Orchestra è un gioco cooperativo per 1-5 giocatori ambientato nella Germania Nazista. In ogni partita i giocatori andranno ad interpretare personaggi realmente vissuti che hanno tramato contro il regime nazista, con un unico scopo finale: uccidere Hitler prima che la guerra finisca.

Ogni giocatore avrà una plancia divisa in quattro parti. In alto, troverà una biografia del proprio personaggio che spiegherà il suo ruolo nei complotti falliti che hanno circondato la figura di Hitler. Le altre tre parti sono quelle che più prettamente interessano ai fini del gioco e sono gli Oggetti, il livello di Motivazione ed il livello di Sospetto.

Gli Oggetti potranno essere raccolti dai giocatori durante la partita e serviranno ad aumentare le chance di successo dei complotti che verranno tentati. Il livello di Motivazione indica quanto il nostro personaggio è devoto alla causa e più sarà alto più sbloccherà poteri speciali e possibilità di compiere Complotti; di contro, più il livello di Sospetto diventerà elevato più avremo attirato su di noi le attenzioni della Gestapo e quindi più sarà per noi difficile portare a termine la nostra missione.

 

Le schede dei personaggi riportano i loro poteri speciali ed i loro livelli di Motivazione e Sospetto

 

Il tabellone di gioco invece va a rappresentare diversi Luoghi connessi fra di loro. Alcuni di questi sono location della Berlino nazista, altri sono città che in un modo o nell’altro sono finite nella sfera di influenza nazista nel corso della guerra. I giocatori potranno muoversi tra di essi, ma per rappresentare il passare del tempo nella guerra non tutti i luoghi saranno disponibili fin da subito. Ad esempio, non sarà possibile agli inizi degli anni ’30 potersi recare ad Auschwitz, come non sarà possibile recarsi a Parigi una volta che la città sarà stata liberata dalle truppe Alleate.

Per vincere i giocatori dovranno riuscire a portare a termine un Complotto ed uccidere Hitler. Per farlo, dovranno pescare una carta complotto dal mazzo delle Carte Cospiratore, soddisfarne i requisiti di base (ed eventuali requisiti aggiuntivi) e lanciare il numero di dadi che sono riusciti a raccogliere in questa maniera. Per uccidere Hitler sarà necessario ottenere un numero di successi pari o superiore al livello di Sostegno Militare di Hitler ed al tempo stesso ottenere un numero di risultati fallimento inferiore al numero indicato sotto al proprio livello di Sospetto. Sarà quindi più facile per un insospettabile membro del partito potersi avvicinare e sferrare il colpo fatale al dittatore piuttosto che per un cospiratore a cui la Gestapo ha già messo gli occhi addosso.

 

I dadi decideranno le sorti del vostro complotto, sta a voi manipolare le probabilità a vostro favore

 

I giocatori giocheranno un turno a testa, in senso orario. All’inizio di ogni turno prima di tutto si applicano i malus dovuti alla presenza nella propria casella di Hitler od altri delegati. Poi il giocatore compie fino a tre azioni, che possono aiutare la cospirazione in maniere differenti. Infatti ci si può spostare in diversi luoghi, si possono raccogliere oggetti o pescare carte, o ancora aiutare i propri compagni cospiratori nel preparare l’attentato oppure tentare il complotto stesso. Alla fine del turno si pesca una Carta Evento dal mazzetto col numero più basso ancora presente in gioco. I mazzetti sono numerati da 1 a 7 e rappresentano il passare del tempo, l’andamento della guerra e fatti storici realmente accaduti.

Venire incarcerati dalla Gestapo non è la fine, ma se tutti i giocatori dovessero trovarsi in prigione nello stesso momento per loro si tratterà di un game over. Lo stesso succederà se non verrà portata a termine la missione prima della fine delle Carte Evento: vorrà dire che avete provato in tutte le maniere a cospirare ma che non siete riusciti a cambiare il corso della storia.

 

Le carte evento vanno a rappresentare il passaggio del tempo durante la guerra e generalmente sono una spina nel fianco dei giocatori

 

 

Tra divertimento e rispetto

Black Orchestra è un gioco che gronda tematicità da tutti i pori. Non solo le illustrazioni ci calano perfettamente dentro questo periodo storico, ogni evento e persona citata si basa su ciò che è realmente avvenuto in quel periodo. I nostri personaggi non sono semplicemente marionette, sono persone che hanno vissuto in quel periodo e che spesso hanno pagato caro il loro supporto alla causa della resistenza. Di nove personaggi giocabili, leggendo le biografie scopriamo che solo uno di loro è sopravvissuto abbastanza da vedere la fine della guerra.

Quello che lascia sorpresi, tuttavia, è che nonostante ci sia un profondo rispetto per il periodo trattato si tratta comunque di un gioco molto divertente. La caccia all’oggetto fondamentale per realizzare il nostro attentato, la paura per un raid della Gestapo che mandi all’aria tutti i nostri piani, gli eventi che inesorabilmente ci fanno vivere il passare del tempo ed aumentano la tensione, tutto concorre a creare un’esperienza emozionante ed appassionante. L’atmosfera è quella di Operazione Valchiria e non di Bastardi Senza Gloria, per intenderci, ma bisogna ammettere che dare la caccia ad Hitler è comunque una gran soddisfazione.

 

Purtroppo nella versione italiana la carta “We Killed Hitler!” è diventata “Abbiamo riscritto la storia”, che è più politically correct ma meno soddisfacente

 

Una chicca particolare che mi è piaciuta in questo gioco totalmente collaborativo è la meccanica dell’Interrogatorio. Ogni turno che un giocatore inizia in prigione lo costringe a pescare una carta interrogatorio. Su questa carta sono scritti dei malus che verranno applicati a tutti i giocatori oppure viene data la possibilità di resistere alle pressioni della Gestapo con un tiro di dadi. La particolarità? non si possono discutere le opzioni con i propri compagni, né durante l’interrogatorio né dopo. La responsabilità di quello che decidiamo di dire al regime è tutta nostra, come quella delle conseguenze delle nostre decisioni.

 

Il tabellone di gioco rappresenta Berlino e l’Europa nel mezzo della guerra

 

Chi trova un cospiratore trova un tesoro

Visto il periodo particolare che si sta vivendo, ero incuriosito dalla modalità in solitario di Black Orchestra, che avrebbe ampiamente favorito le partite ora che i compagni di gioco difficilmente si trovano. Sono rimasto abbastanza deluso, dato che la modalità in solitario prevede solamente di giocare due personaggi in contemporanea, lasciando intatto il gameplay per la maggior parte ma togliendo il gusto del dubbio dell’interrogatorio. Diciamo che la modalità in solitario funziona, ma a differenza di altri giochi dove è un punto di forza in Black Orchestra è più una casella da spuntare ed è un’esperienza inferiore al gioco cooperativo.

Altra piccola pecca è il setup abbastanza tedioso, con decine di tessere oggetti che vanno piazzate sulle differenti caselle e nove mazzi di carte da mescolare distintamente. Si tratta comunque di inezie che non vanno a pregiudicare la godibilità di un gioco che rimane davvero molto interessante ed appassionante e che è ineccepibile sul piano dei materiali.

 

 

Black Orchestra riesce nel difficile compito di prendere una pagina estremamente buia della storia e trasformarla in un gioco che sia divertente ma al tempo stesso storicamente accurato e rispettoso delle persone che va a rappresentare. L’aleatorietà potrebbe far storcere il naso ad alcuni ma si tratta pur sempre di un complotto dove mille cose possono andare storte ed il non sapere mail a 100% se si riuscirà nell’impresa aumenta l’emozione al tavolo.

Se la modalità in solitario è un’aggiunta non troppo studiata al gameplay di base, nelle modalità cooperative questo gioco brilla, con differenti varianti e livelli di difficoltà già inclusi nella scatola base che ne aumentano la longevità. In definitiva un acquisto che metterà d’accordo appassionati di storia e di boardgame cooperativi!

 

 

77
Recensione Black Orchestra: una caccia all’uomo nella germania nazista
Recensione di Giacomo Trevisan
ME GUSTA
  • Meccaniche immediate a dispetto del regolamento corposo
  • Gameplay appassionante
  • Design azzeccatissimo
FAIL
  • Modalità solitario funzionale ma non eccezionale
  • L'aleatorietà aiuta la rigiocabilità ma certe volte rema contro i giocatori