Un parasole per i satelliti di Starlink che disturbano le osservazioni astronomiche. Ad annunciarlo il CEO di SpaceX, Elon Musk, il 27 aprile durante una conferenza su Zoom con le principali agenzie spaziali tra cui la NASA. L’obiettivo è ridurre la luminosità dei satelliti Starlink per l’internet globale già con il prossimo lancio.

Durante un sondaggio in cui  NASA, altre agenzie governative e scienziati provano a stabilire le priorità per la ricerca astronomica e astrofisica, Musk è stato invitato a rispondere alle preoccupazioni sulle interferenze delle grandi costellazioni satellitari, come Starlink.

Musk ha fatto sapere che una soluzione potrebbe essere quella dei satelliti VisorStat, dotati – come suggerisce il nome – di un parasole per bloccare i riflessi del Sole. Il bagliore rende infatti i satelliti abbastanza luminosi da poter essere visti dalla Terra e ciò ha inficiato su alcune osservazioni astronomiche nell’ultimo anno. Mask ha però rassicurato sottolineando che il prossimo lancio di satelliti Starlink dovrebbe comprendere i dispositivi di oscuramento.

Adotteremo ulteriori provvedimenti se necessario – ha assicurato Musk – la correzione è “abbastanza semplice” e ci sentiremo un po ‘sciocchi col senno di poi.

Sono oltre 400 i satelliti di Starlink, ma la flotta potrebbe crescere di molto nei prossimi anni: SpaceX ha infatti ricevuto l’ok dalla FCC per lanciare fino a 12 mila satelliti e, in base agli accordi con altre agenzie internazionali, potrà arrivare ad una costellazione di 40 mila. Secondo Musk, il numero ideale di satelliti per coprire tutto il pianeta con un accesso internet a banda larga e bassa latenza è tra i 20 e i 30 mila.

Elon Musk, il popolare CEO di SpaceX, ha dichiarato inoltre di voler collaborare con gli astronomi per vedere ancora più “a fondo” nello spazio e riuscire ad ottenere immagini ancora più chiare di esopianeti che potrebbero ospitare la vita.

Sono molto entusiasta riguardo un futuro di telescopi spaziali che potrebbero essere molto grandi – ha detto Musk