Oggi 22 aprile, si festeggia il 50° anniversario della Giornata della Terra: è il giorno in cui si celebra l’ambiente e la salvaguardia del pianeta, ma anche la nascita del movimento ambientalista.
I festeggiamenti per la Giornata della Terra ora sono una celebrazione globale e spesso si estendono per sette giorni diventando così la Settimana della Terra: sono giorni in cui si realizzano eventi incentrati sull’ambiente e un modo di vivere green, con appuntamenti educativi e di informazione. Questo giorno è importante per il pianeta e l’umanità intera, ne va del nostro futuro ma rappresenta anche un momento storico importante.
La giornata ricorda infatti la nascita del movimento ambientalista negli Stati Uniti
con una storia che risale agli anni ’70 quando si fa strada la consapevolezza dell’imprescindibile legame tra inquinamento e salute, dell’importanza dell’ambiente e della salvaguardia degli esseri viventi.
Gli anni precedenti agli anni ’60 sono stati caratterizzati dal boom economico del dopoguerra dove tutto era possibile. L’utilizzo di automobili grandi e inefficienti, fabbriche inquinanti con emissioni di fumo nocivi nell’aria e inquinanti nei laghi e nei fiumi erano segno di prosperità.
Così era il progresso e quella generazione non si rendeva conto che in realtà inquinare l’ambiente significava minare anche la salute. Sicuramente a quel tempo non erano certo questi i problemi che risaltavano all’interno delle agende dei politici.
Ma negli anni ’60 qualcosa comincia a cambiare e il mito del sogno americano comincia a vacillare.
Siamo negli anni delle proteste e delle rivoluzioni. Sono gli anni dei movimenti studenteschi, degli Hippies che con la loro rivoluzione sessuale si opponevano al governo, al potere e alla guerra, ma sono anche gli anni della nascita del movimento femminista e di Malcom X e del black power contro le disuguaglianze razziali e sociali.
Sono gli anni della ricerca e della volontà del cambiamento.
In questi anni si comincia a prendere sempre più sul serio il problema ambientale preoccupazione che si insinua tra la gente dopo aver assistito a due fenomeni che hanno risvegliato le loro coscienze: da una parte il successo del libro Silent Spring e l’altro un devastante incendio sul fiume Cuyahoga di Cleveland.
Il libro Silent Spring divenne un bestseller nel 1962 descrivendo la pericolosità degli effetti dei pesticidi nella campagna americana. La scrittrice Rachel Carson biologa seguì varie conferenze sull’uso dei pesticidi chimici nelle colture alimentari intervistando scienziati e medici per conoscere gli effetti dei pesticidi stessi sulle persone. Inoltre in maniera più radicale mise in discussione il paradigma fino ad allora dominante del progresso scientifico e della convinzione che l’uomo fosse destinato a esercitare il controllo sulla natura.
Il libro divenne così un po’ il manifesto del moderno movimento ambientalista.
Verso la fine degli anni ’60 un incendio sul fiume Cuyahoga di Cleveland fece luce sul problema dello smaltimento dei rifiuti chimici.
C’era bisogno quindi di cambiare rotta per il bene del pianeta e dei sui abitanti.
Spinto e ispirato dalle proteste degli anni ’60 il senatore Gaylord Nelson pensò all’istituzione di un giorno dedicato al pianeta, un giorno che fosse dedicato all’informazione e all’insegnamento sull’ambiente.
La sua idea era quella di convogliare tutte quelle energie contro la guerra per instaurare una coscienza pubblica unita contro l’inquinamento dell’aria e dell’acqua.
Nelson annunciò il concetto della Giornata della Terra in una conferenza a Seattle nell’autunno del 1969 e invitò l’intera nazione a partecipare.
La scelta del giorno del 22 aprile fu una scelta strategica, la data infatti cadeva tra le vacanze di primavera e gli esami finali e fu scelto proprio uno studente, Denis Hayes, per il coordinamento della promozione di eventi su tutto il territorio.
Sarebbero state le nuove generazioni, quelle che avevano voglia di cambiamento e per le quali il futuro del pianeta era importante, che avrebbero diffuso e promosso la Giornata della Terra.
Il risultato fu strabiliante: nonostante non fossero state messe in moto grandi risorse la partecipazione fu enorme.
Come lo stesso Nelson affermò:
La Giornata della Terra ha funzionato a causa della risposta spontanea a livello di base. Non abbiamo avuto né il tempo né le risorse per organizzare 20 milioni di manifestanti e le migliaia di scuole e comunità locali che hanno partecipato. Questa è stata la cosa straordinaria della Giornata della Terra. Si è organizzato da solo
Il 22 aprile del 1970, 20 milioni di americani scesero in strada per manifestare a favore di un ambiente sano e sostenibile. Migliaia di college e università organizzarono proteste contro il deterioramento dell’ambiente.
Si era così risvegliato l’interesse per l’ambiente e il pianeta, un evento che accumunava le diverse forze politiche e gente appartenente a classi sociali differenti: tutti uniti per raggiungere un unico obiettivo.
Nel 1990 la Giornata della Terra diventa globale e vi partecipano 200 milioni di persone in 141 paesi sollevando questioni ambientali caratterizzanti questa volta l’intera scena mondiale.
Nel 2000 sempre quello stesso studente Hayes, accettò di seguire un’altra campagna questa volta per alzare il livello di attenzione sul riscaldamento globale e la necessità di promuovere l’utilizzo di energia pulita.
Un tema sempre più attuale e di cui oggi ne vediamo le conseguenze.
Questa volta l’organizzazione coinvolse 5.000 gruppi ambientalisti di 184 paesi che raggiunsero centinaia di milioni di persone.
Passano gli anni e la manifestazione diventa sempre più mondiale, il tema ambientale interessa tutti cittadini del pianeta. Nel 2010 oltre alla Giornata della Terra si costituì anche la Earth Day Network che portò ben 250.000 persone al National Mall per un raduno sul clima promuovendo un’iniziativa di riforestazione globale che da allora è diventata il Progetto Canopy.
Earth Day Network ha anche lanciato A Billion Acts of Green® il più grande progetto di servizi ambientale al mondo che coinvolge 75.000 partner in 192 paesi.
Per ripercorrere la storia di questa giornata vi suggeriamo di guardare questo bellissimo video della NASA che commemora questa giornata:
Proprio due anni prima l’astronauta dall’Apollo 8 William Anders fotografa la Terra rivelando tutta la sua bellezza e fragilità:
- History of the earth day (earthday.com)
- Earth Day 2020 (history.com)
- Encyclopaedia britannica (britannica.com)
- Photo by courtesy of Alessio Vissani