Bill Gates è al centro delle fake news sul coronavirus

In aperta opposizione al presidente Donald Trump, Bill Gates è ora il bersaglio per eccellenza delle fake news.

Secondo gli analisti di Zignal Labs, notiziari e social network avrebbero diffuso in maniera martellante una campagna di disinformazione che collega il fondatore di Microsoft alla creazione o allo sfruttamento di Covid-19.

Con 1.2 milioni di menzioni diffamatorie, Gates supera del 33 per cento i numeri precedentemente accumulati dalla popolarissima bufala che vede nella rete 5G la causa della pandemia stessa, salendo così in testa alla inquietante classifica.

 

 

Secondo il Times, la prima accusa è stata lanciata il 21 gennaio da una celebrità di QAnon, movimento complottista anti-vaccini. Da quei giorni lontani, Gates ha iniziato a dare voce all’insoddisfazione che prova nei confronti dell’amministrazione Trump – ritenuta inabile e lenta nel gestire l’epidemia – e gli attacchi nei suoi confronti sono aumentati esponenzialmente.

Zignal Labs ha trovato 16.000 post di Facebook che lo accusavano di essere responsabile della pandemia, post che hanno raccolto 900.000 feedback, tra like e commenti. Nel solo periodo di marzo-aprile, i dieci video più visti tra quelli che hanno promosso le fake news su Bill Gates hanno raccolto 5 milioni di visualizzazioni.

Nella roboante narrativa della destra filo-trumpiana, il fondatore di Microsoft è divenuto un nemico da assaltare e ridimensionare. Poco importa che questi, attraverso la sua fondazione filantropica, abbia raccolto 250 milioni di dollari per portare avanti la ricerca di un antivirus contro Covid-19.

 

bill gates meme

 

Anzi, anche questo suo impegno viene tramutato in propaganda distruttiva: fantasiose teorie sostengono che il suo obiettivo sarebbe imporre le “patenti d’immunità” per forzare le vaccinazioni, quindi iniettare alle persone dei microchip di sorveglianza con cui tracciarne i loro movimenti.

I leoni da tastiera meno audaci insistono invece nel dire che Gates sia parte di un’elite globale che avrebbe creato il virus per ottenere il controllo del sistema sanitario, mentre un’altra ipotesi molto gettonata è quella di un controllo demografico che vada a sfoltire i ceti più vulnerabili, così che questi non possano avere la forza di ribellarsi ai soprusi.

Gates è uno dei più influenti e visibili sostenitori dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, agenzia delle Nazioni Unite attualmente accusata da Trump di essere inefficiente e tendenziosa. Un simile astio presidenziale nasce dalla necessità di giustificare il fallimento statunitense nel difendersi dal virus, ma anche dal desiderio di screditare le autorità scientifiche che segnalano sia ancora pericoloso rinunciare alla quarantena.

In contrasto con le opinioni della classe medica, gli imprenditori di tutto il mondo spingono infatti per un tempestivo ritorno alla produttività economica, creando una scissione profonda tra sanità e finanza. Macchiare la credibilità degli scienziati altera però gli equilibri e lede la già debole influenza del mondo accademico, garantendo maggior potere a poche figure autoritarie e prepotenti.

 

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