Donare la potenza di calcolo del proprio smartphone mentre è inutilizzato per progetti di ricerca. Adesso con DreamLab si può anche fare per progetti di ricerca su Covid19.

Solidarietà digitale si può fare anche donando la potenza di calcolo del proprio smartphone quando è inutilizzato in carica per esempio durante la notte.

Fondazione Vodafone e Imperial College di Londra lanciano un nuovo progetto in sostegno alla ricerca su Covid19.

DreamLab è un app sviluppata da Fondazione Vodafone Australia che mette a disposizione la potenza di calcolo degli smartphone mentre ‘dormono’ in carica e, in Italia, da maggio 2019 è già stata applicata al progetto “Genoma in 3D”, condotto con il sostegno di AIRC presso IFOM.

Il progetto “Coronavirus” è ora disponibile per il download, oltre che in Italia, in Australia, Nuova Zelanda, Spagna, Romania e Regno Unito, a cui si uniranno altri paesi nelle prossime settimane.

L’utente potrà scegliere quanti dati di rete mobile o Wi-Fi donare alla ricerca. Per i clienti Vodafone, l’utilizzo non comporta il consumo del traffico dati, spiega una nota. Il progetto combina algoritmi di intelligenza artificiale e la potenza di calcolo degli smartphone per accelerare la scoperta di nuovi componenti anti-virali nei farmaci esistenti

Per farlo, è sufficiente scaricare l’app, mettere in carica il proprio device e donare la potenza di calcolo mentre è inutilizzata, ad esempio durante la notte. DreamLab permette a chiunque, in modo semplice, di supportare la ricerca e di fare una semplice azione di solidarietà digitale.

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