WhatsApp sta introducendo nuove restrizioni sulla frequenza con cui un messaggio può essere condiviso per cercare di ridurre la diffusione di disinformazione.
Il noto servizio di messaggistica istantanea – di proprietà di Facebook – ha dichiarato oggi che qualsiasi messaggio che sia stato inoltrato cinque o più volte dovrà ora affrontare un nuovo limite che impedirà a un utente di inoltrarlo a più di una chat o contatto alla volta.
La decisione presa è un ulteriore passo nel percorso iniziato lo scorso anno, quando WhatsApp ha introdotto il limite di inoltro contemporaneo a cinque contatti; mossa che ha permesso di ridurre del 25% il volume di messaggi inoltrati a livello globale.
La compagnia ha pubblicato sul proprio blog una comunicazione in cui spiega la scelta:
Ovviamente, non tutti i messaggi inoltrati contengono notizie false o contribuiscono alla disinformazione. Molti utenti inoltrano informazioni utili, video divertenti, meme o riflessioni che ritengono significative. Di recente, WhatsApp è stata utilizzata anche per organizzare manifestazioni a sostegno degli operatori sanitari impegnati in prima linea. Tuttavia abbiamo riscontrato un notevole incremento della quantità di messaggi inoltrati. Molti utenti ci hanno riferito di essere infastiditi da questi messaggi e di temere che possano contribuire alla diffusione di notizie false. Riteniamo pertanto che sia importante rallentare la propagazione di questi messaggi per mantenere WhatsApp un luogo dedicato alle conversazioni private.
Sottoposta a un’enorme ondata di utilizzo legata alla pandemia, WhatsApp è stata messa sotto i riflettori per il modo in cui può essere facilmente utilizzata per diffondere disinformazione: è stata infatti oggetto di servizi e articoli da parte della CNN e altre organizzazioni giornalistiche che hanno evidenziato come l’app sia stata utilizzata per condividere una varietà di false informazioni su presunte cure per COVID-19 e fake news legate alla malattia.
- WhatsApp puts new limits on the forwarding of viral messages (theverge.com)