Un vasto incendio di origini sconosciute è divampato nella zona della ex centrale nucleare di Chernobyl sabato 4 aprile scorso. Notizie contrastanti riguardo le radiazioni nella zona.
L’incendio è scoppiato il 4 aprile nella foresta di Kotovsky, vicino al villaggio di Volodymyrivka, nei pressi di Chernobyl. C’è stato poi un secondo rogo e nel complesso è stata interessata una zona di circa 100 ettari di bosco in quella che è più comunemente conosciuta come “zona di alienazione”, un anello intorno alla centrale della larghezza di circa 30 chilometri che fu istituito dopo il disastro del 1986 di cui tra pochi giorni, il 26 aprile, ricorrerà il 34°anniversario.
Si tratta di una zona dove non è possibile risiedere ne entrare per alcun motivo – con la sola eccezione delle visite turistiche – ed è quindi lasciata ai soli animali e alla vegetazione.
Dell’origine dell’incendio non si ancora molto benché si ipotizzi la natura dolosa, mentre circolano un po’ di notizie contrastanti riguardanti l’emissione o meno di picchi anomali di radioattività.
Da una parte, Yegor Firsov, responsabile del servizio locale di controllo ecologico, ha pubblicato su Facebook un video nel quale mostra un contatore Geiger per la misurazione del tasso di radioattività affermando:
Ci sono cattive notizie: le radiazioni sono al di sopra del normale al centro dell’incendio.
Il dato indicato dal contatore sarebbe 16 volte più alto della norma e questa informazione rispecchierebbe quindi quanto riportato da molte testate nazionali e internazionali.
Tuttavia le autorità hanno riferito che non si è rilevato alcun aumento delle radiazioni e che al momento non ci sono rischi per la popolazione.
A forest fire on the western tip of the exclusion zone of the #Chernobyl #nuclear power plant in Ukraine has not affected background radiation levels, state authorities said today https://t.co/yvX72ahewH pic.twitter.com/HxkXMW4RCX
— World Nuclear News (@W_Nuclear_News) April 6, 2020
Sono stati impiegati più di 130 vigili del fuoco, 3 aerei e 21 veicoli per affrontare l’incendio, come è stato dichiarato dalle autorità ucraine che hanno aggiunto che a partire dalle 7.00 di ieri non c’erano più fuochi liberi, “solo alcune parti fumanti isolate”.
Lo stesso Servizio di Stato di Emergenza Ucraino (SESU) ha inoltre affermato che la radiazione di fondo nella zona di esclusione non è cambiata rispetto al suo normale intervallo di 0,2-0,55 μSv / h.
Il Centro scientifico e tecnico statale ucraino per la sicurezza nucleare e delle radiazioni (SSTC NRS) ha dichiarato che il suo dipartimento per le emergenze e il monitoraggio delle radiazioni ha “condotto misurazioni del contenuto di radionuclidi nell’aria nel punto in cui si poteva stimare il più probabile aumento delle radiazioni a causa del fuoco”.
L’autorità ha anche chiarito la disinformazione di alcuni media sul fatto che i livelli di radiazione fossero cambiati a Kiev, la capitale del paese che dista circa 150 km dalla zona di esclusione di Chernobyl.
Secondo le misurazioni sul campo, il tasso di dose della radiazione gamma era compreso tra 0,1 μSv / h, che corrisponde alla normale radiazione di fondo.
L’ SSTC NRS conclude:
Pertanto, si può affermare che a partire dalle 17:00 del 5 aprile, l’incendio nella zona di esclusione non hanno influenzato la situazione delle radiazioni a Kiev e nei suoi sobborghi. Le osservazioni sulla situazione delle radiazioni nell’area sono continui. In caso di aumento nell’area soggetta all’incendio, eseguiremo ulteriori misurazioni.
- Ukraine Battles Forest Fires Near Chernobyl (nytimes.com)
- L‘Ucraina conferma che non ci sono variazioni di radioattività a seguito dell’incendio (world-nuclear-news.org)