Sembra davvero difficile da credere, ma c’è stato un tempo in cui Marte – oggi pianeta secco e polveroso – aveva delle fonti idriche. E recentemente un gruppo di scienziati dell’Università dell’Arizona ha scoperto nuovi dettagli sull’origine dell’acqua sul pianeta rosso, grazie allo studio di due meteoriti marziani caduti sulla Terra.

Secondo i ricercatori americani, la presenza dell’acqua su Marte sarebbe dovuta a due fonti molto differenti fra loro, rinvenute appunto all’interno dei due meteoriti marziani studiati: il Black Beauty e l’Allan Hills.

La planetologa a capo della ricerca, Jessica Barnes, e i colleghi si sono concentrati sull’analisi degli isotopi di idrogeno bloccati nelle rocce marziane. I ricercatori hanno successivamente scoperto che due tipi geochemicamente diversi di rocce vulcaniche marziane – shergottiti arricchiti e shergottiti impoveriti – contengono acqua con diversi rapporti isotopici di idrogeno. La loro analisi, pubblicata su Nature Geoscience, ha mostrato che Marte probabilmente ha ricevuto acqua da almeno due fonti molto diverse fra loro all’inizio della sua storia.

“Molte persone hanno cercato di capire la storia dell’acqua su Marte – ha detto la planetologa dell’Università dell’Arizona Jessica Barnes – Tipo, da dove viene l’acqua? Quanto tempo ha passato sotto la crosta di Marte? Da dove viene l’acqua interna di Marte? Cosa può dirci l’acqua su come Marte si è formata e si è evoluta?”.

Inoltre, la variabilità riscontrata dai ricercatori sembra implicare che Marte, a differenza della Terra e della luna, non abbia mai avuto un oceano di magma che racchiudesse completamente il pianeta.