La nostra recensione di Animal Crossing: New Horizons, il nuovo episodio dell’amatissima serie Nintendo, disponibile in esclusiva su Nintendo Switch.

La recensione di Animal Crossing: New Horizons giunge a chiusura di un percorso evolutivo durato oltre 20 anni. Nato come progetto sperimentale, Animal Crossing è da sempre stato un prodotto che ha saputo fare della sua atipicità un formidabile punto di forza, fornendo al giocatore un motivo concreto per godere dell’esperienza ludica, anche in totale assenza di storia ed azione.

Del resto, il bello del life-simulator di Nintendo è sempre stato questo: l’essere riuscito a creare un universo colorato e spensierato, in cui il giocatore può rifugiarsi per assaporare le gioie della vita agreste con delle modalità e degli obiettivi, che restano solo e soltanto suoi.

La possibilità di personalizzare la propria avventura, la stagionalità legata ai ritmi della vita reale e, non ultima, l’attenzione per la componente “sociale”, rendono ancora oggi Animal Crossing un vero e proprio titolo di culto, un gioco unico capace di affascinare per le sue particolari caratteristiche e per il suo carattere forte ed iconico.

Un brand che, nonostante tutto, non ha mai rinunciato alla possibilità di rinnovarsi, pur restando sempre fedele al proprio stile ed alle proprie origini. E in questo New Horizons non fa eccezione: contraddistinto dalla presenza di nuovi contenuti e nuove meccaniche, il nuovissimo episodio della serie Nintendo porta a naturale evoluzione la tradizionale formula del brand, grazie all’introduzione di alcuni elementi capaci di ridefinire la struttura di gioco e ampliare notevolmente le possibilità di personalizzazione.

 

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In New Horizons, non esistono mobili, vestiti, tappeti, suppellettili che non possiamo creare, personalizzare, modificare a nostro piacimento per rendere il nostro soggiorno ancor più confortevole e stimolante. E poi c’è lui: quell’adorabile strozzino di Tom Nook, che a quanto pare sembra aver guadagnato così tanti quattrini da esser riuscito persino a fondare la Nook Inc, una società che, tra le altre cose, si occupa di organizzare meravigliose vacanze da sogno.

Insomma, Animal Crossing è tornato e si prepara a brillare come non mai su console ibrida in una forma che si mostra ancor più ricca, più completa e più sfaccettata. Dopo aver trascorso un bel po’ di ore sulla nostra personalissima isola, è tempo di tirare le somme su quest’ambizioso ed ultimo capitolo della serie.

 

 

 

Una nuova vita

Le premesse che fanno da sfondo alle avventure di Animal Crossing sono sempre le stesse: che si tratti di vivere in un piccolo borgo cittadino, in un rustico villaggio o in un semplice campeggio, tutto quello che dovremo fare è costruirci una nuova vita

Le premesse che fanno da sfondo alle avventure di Animal Crossing sono sempre le stesse: che si tratti di vivere in un piccolo borgo cittadino, in un rustico villaggio o in un semplice campeggio, tutto quello che dovremo fare è costruirci una nuova vita, partendo da zero, con pochi e semplici strumenti e con l’unico obiettivo di rendere la nostra permanenza quanto più rilassata e piacevole possibile. Lontano dalle atmosfere cittadine di New Leaf, questo nuovo episodio della serie ci porta, come di consueto, alla scoperta di una nuova ambientazione. Usufruendo del pacchetto isola deserta del buon Tom Nook, ci verrà offerta la possibilità di partire alla volta di un isolotto sperduto, non prima però di aver sbrigato alcune funzioni di rito come la scelta dell’emisfero di appartenenza, la forma dell’isola e naturalmente le caratteristiche del nostro alter ego.

 

 

Ovviamente, sarà possibile scegliere un emisfero diverso da quello di appartenenza, non senza delle evidenti ripercussioni sul trascorrere delle stagioni, sugli eventi disponibili, sulle specie di pesci ed insetti che potremo catturare.

Si percepisce già dai primi minuti che questo Animal Crossing ha qualcosa di diverso, che si traduce in una particolare attenzione alla libertà di approccio e di personalizzazione che è possibile intravedere già dando uno sguardo al nuovo editor di creazione, più ampliato rispetto al passato, con alcune gradite aggiunte che permettono di donare più carattere e più personalità ai nostri personaggi.

Una volta atterrati, riceveremo subito tutto il necessario per muovere i nostri primi passi sul nostro personalissimo arcipelago: una tenda, che fungerà da prima dimora, e un particolare smartphone – il Nook Phone – carico di app che ci aiuteranno a gestire al meglio la nostra vita sull’isola. Dopo aver posizionato la tenda, potremo dedicarci all’esplorazione del luogo che in un primo momento ci sembrerà fin troppo limitato, poiché inizialmente non avremo ancora tutti gli strumenti necessari per attraversare i fiumi, scalare i rilievi e quindi raggiungere le zone inaccessibili dell’isola. Una limitazione che, però, durerà giusto il tempo di ambientarsi.

 

 

Una delle novità principali introdotte in Animal Crossing: New Horizons , infatti, riguarda proprio la possibilità di costruire oggetti

Una delle novità principali introdotte in Animal Crossing: New Horizons , infatti, riguarda proprio la possibilità di costruire oggetti, parti d’arredamento e attrezzi di varia natura: una meccanica presa in prestito da Pocket Camp e rielaborata per arricchire il gameplay in maniera concreta e funzionale.

Accedendo al banco da lavoro presente nel centro servizi nel cuore dell’isola, Tom Nook ci illustrerà come sfruttare le risorse raccolte per fabbricare i primi strumenti indispensabili. I ramoscelli e le pietre serviranno per costruire i primi rudimentali attrezzi come la canna da pesca, il retino, la pala e l’ascia, ossia tutto ciò che serve per svolgere le varie attività quotidiane. Utensili che purtroppo dovranno essere costruiti o acquistati continuamente in quanto sprovvisti di una durata illimitata come in passato. Ovviamente, con il tempo potremo accedere ad una versione migliorata degli attrezzi, ma in ogni caso saranno sempre destinati a rompersi.

A questo punto, avremo tutto il necessario per andarcene a zonzo a catturare insetti, a prelevare legno dagli alberi e ad andare a caccia di fossili o di qualche raro esemplare di pesce. In ogni caso, vi assicuriamo che sarà quasi impossibile starsene con le mani in mano. In New Horizons, accumulare stelline, dilettarsi in progetti fai da te e supportare gli altri abitanti si riveleranno delle abitudini fondamentali ai fini dello sviluppo dell’isola e della comunità.

Ben presto, capirete come ogni piccolo sforzo sia assolutamente necessario per la realizzazione di quello che a conti fatti resta un obiettivo comune: contribuire alla crescita dell’isola.

E in questo Tom Nook ci viene nuovamente incontro – si fa per dire – attraverso il lancio del suo nuovo programma fedeltà, studiato per permetterci di guadagnare le cosiddette Miglia Nook. Questa nuova valuta parallela, ottenibile con un sistema di achievement-in-game, ci permette di ottenere oggetti speciali e alcuni potenziamenti per il nostro Nook Phone e per il nostro inventario, che si preparerà ad espandersi sempre di più.

 

 

Potremo accedere alla lista degli achievement da completare in qualsiasi momento tramite l’app del Nook Phone: molti sono nascosti ed altri invece si ripetono giornalmente come la raccolta di un certo numero di oggetti, di insetti, di pesci e via dicendo.

Di base, l’idea di inserire questo nuovo sistema di progressione non solo funziona alla grande, rendendo di fatto ancor più intensa la dipendenza dal gioco e fornendoci ogni giorno uno scopo diverso, ma non va assolutamente a snaturare la formula di una serie che non ha mai avuto l’intenzione di guidare le scelte del giocatore, né tantomeno di limitarle.

La libertà di approccio, la possibilità di personalizzazione della propria avventura resta ancora il leitmotiv principale di Animal Crossing e un valore che in questo capitolo viene enfatizzato ancora di più.

Quando avremo messo da parte la nostra tenda, in favore della costruzione di una magnifica casetta, potremo davvero dare spazio alla nostra creatività, divertendoci ad arredarla come più ci aggrada. Animal Crossing: New Horizons spinge ulteriormente i limiti della personalizzazione dei nostri spazi, fornendoci tutta una serie di servizi pensati per metterci a disposizione una quantità esorbitante di suppellettili, mobili, accessori, di diverso materiale, stile e colore, in grado di rendere le nostre stanze ancor più ricche ed accoglienti.

Non c’è limite a ciò che potremo creare, trovare o acquistare

Non c’è limite a ciò che potremo creare, trovare o acquistare: la Bottega Nook, l’emporio dell’isola, sarà sempre provvista di articoli speciali, diversi a seconda della giornata, così come il Catalogo Nook, visitabile dal terminale del centro servizi, che, tra le altre cose, include anche la possibilità di acquistare un sottofondo musicale da impostare una volta entrati nella vostra abitazione.

Ma non è tutto: New Horizons include anche la possibilità di poter mettere mano agli spazi comuni, modificando la morfologia dell’isola, attraverso la costruzione di strade, pavimentazioni e ponti. Una risorsa inedita per la saga, che si aggiunge alla creazione dei modelli, motivi realizzabili attraverso un’interfaccia a griglia preinstallata all’interno del Nook Phone, che ci consente di personalizzare superfici (tra cui carta da parati, pavimenti ecc…) e capi d’abbigliamento.

 

 

Accedendo al Punto Nook, avremo accesso anche ad altri servizi, tra cui lo Stellomat, una sorta di bancomat in cui potremo depositare i nostri risparmi con il solo ed unico scopo di restituirli – ahimè – a Tom Nook per il prestito per la casa. D’altronde quando si parla di debiti in Animal Crossing, c’è sempre di mezzo lui, quell’adorabile strozzino di un procione che tenta ad ogni appuntamento di spillarci quanti più quattrini possibile con la solita allettante promessa di rendere la nostra umile dimora ancor più spaziosa, più accogliente e più bella che mai. E siccome non sembra esserci alcun limite alla sua avidità e alle nostre manie di grandezza, anche stavolta saremo costretti a dargli retta arrivando persino a sganciare cifre esorbitanti pur di avere una stanza in più da arredare.

 

 

 

Una routine ricca di sorprese

Non passerà molto tempo, però, prima che il relax vacanziero si trasformi nella solita e consueta routine.

Non passerà molto tempo, però, prima che il relax vacanziero si trasformi nella solita e consueta routine. D’altronde Animal Crossing è sempre stato questo e continua ad esserlo con estrema forza: la giornata inizia con la raccolta dei materiali, con la ricerca dei fossili ( ogni giorno ce ne sono circa 5 in tutta l’isola e ben nascosti), con la scoperta dell’articolo del giorno presso la bottega Nook e con la ricerca di un particolare masso che sembra contenere ogni volta una lucente sorpresa. Insomma, sulla nostra isola si pesca, si cacciano insetti, si fanno tante chiacchiere, si ripetono le stesse identiche azioni giorno dopo giorno.

 

 

Eppure, ogni mattina c’è sempre qualcosa di diverso, qualcosa di nuovo, pronto a ravvivare le nostre giornate in maniera completamente inaspettata. Che si tratti dell’arrivo di un nuovo abitante, di un regalo inatteso, di qualche strambo forestiero o di qualche nuovo incarico, Animal Crossing: New Horizons sa di certo come sorprendere i suoi giocatori, partita dopo partita. D’altronde, il bello di questo nuovo episodio sta anche nella sua capacità di creare situazioni uniche e differenti, tanto dal punto di vista creativo quanto per quel che concerne l’esperienza e le proprie scelte. Ecco così che New Horizons si trasforma in un contenitore di avventure da raccontare, immortale e soprattutto condividere. Poiché se andare a zonzo per l’isola resta un’attività piacevole per cuore e mente, farlo in compagnia di un amico è senza dubbio ben più appagante.

 

 

 

“Cosa farebbe un Dodo?”

L’esperienza multiplayer di Animal Crossing: New Horizons si mostra sensibilmente evoluta rispetto al passato, con maggiori possibilità di interazione e diverse novità.

L’esperienza multiplayer di Animal Crossing: New Horizons si mostra sensibilmente evoluta rispetto al passato, con maggiori possibilità di interazione e diverse novità. Come nei precedenti capitoli, avremo la possibilità di visitare le isole dei nostri amici, in locale o online, per condividere delle particolari sessioni in cui ci si scambia frutta o altri oggetti, si esplora l’arcipelago insieme o ci si diletta in qualche altra attività. Per farlo, basterà recarsi presso l’aeroporto e parlare con un Dodo, che in un batter d’occhio ci offrirà la possibilità di partire o, in alternativa, di aprire il gate per ricevere visite.

Particolarmente interessante risulta l’opportunità di condividere la propria isola con qualche altro membro della famiglia, avviando una sessione in multiplayer locale sulla stessa console. Attraverso un app del Nook Phone sarà possibile scegliere l’abitante che appartiene all’altro giocatore e, dopo aver sincronizzato i rispettivi controller, si potrà cominciare a visitare assieme l’isola. Durante la partita, ci sarà sempre un leader che avrà il controllo della visuale e che potrà selezionare gli oggetti dall’inventario, ma basterà agitare il controller per passare il ruolo all’altro giocatore.

Un’aggiunta particolarmente interessante che ci permette di condividere l’esperienza insieme ai nostri cari per trascorrere del tempo insieme, affinché tutti possano contribuire allo sviluppo dell’isola.

 

 

Qualora non avessimo voglia di condividere l’esperienza con altri utenti, potremmo sempre scegliere di visitare una delle isolette procedurali sfruttando un coupon Mille Miglia, acquistabile presso il centro servizi.

Queste isolette ci offrono la possibilità di recuperare particolari tipi di frutta da rivendere e di incontrare altre simpatiche creaturine che, dopo una chiacchierata, potrebbero anche decidere di trasferirsi sulla nostra isola. Tale scelta, però, non sempre ripaga: potreste tanto finire su un’isoletta piena di frutta esotica da poter rivendere a Mirco e Marco ad un prezzo conveniente – visto che la frutta che non cresce sulla vostra isola vale di più – quanto ritrovarvi sull’ennesima isola dove poter fare incetta di legna e altre risorse già precedentemente accumulate. Insomma, è una spesa che include anche una certa percentuale di rischio. Non dimenticatevi, però, che esiste sempre la possibilità di incappare in un’area che potrebbe nascondere qualche rarità da donare al museo di Blatero, che in questo capitolo fa il suo ritorno nella sua solita veste di esperto conoscitore di fossili, pesci ed insetti.

Animal Crossing: New Horizons si mostra come sempre un prodotto delizioso dal punto di vista grafico.

In conclusione, Animal Crossing: New Horizons si mostra come sempre un prodotto delizioso dal punto di vista grafico. Sicuramente non spinge al massimo le potenzialità dell’hardware per mostrare texture troppo rifinite, ma mantiene lo stile delicato ed essenziale che da sempre caratterizza la serie con una maggiore ricchezza di dettagli. Le animazioni delle foglie degli alberi che cambiano in base al movimento del vento e del clima, le impronte sul terreno che cambiano in base alle calzature indossate, le ombre splendidamente rifinite, sono solo alcuni degli esempi che testimoniano l’estrema cura che Nintendo ha scelto di riservare quest’ultimo episodio della serie. Ottimo anche il lavoro di localizzazione che, come sempre, riesce a strapparci un sorriso, con dialoghi simpatici e brillanti in grado di rispettare perfettamente il carattere individuale dei singoli abitanti dell’isola.

 

 

 

Un gioco necessario

È strano pensare che New Horizons sia giunto sul mercato in un momento in cui il desiderio di spensieratezza, di leggerezza e di evasione appaiano come più forti e più necessari di quanto lo siano mai stati fino ad ora.

È strano pensare che New Horizons sia giunto sul mercato in un momento in cui il desiderio di spensieratezza, di leggerezza e di evasione appaiano come più forti e più necessari di quanto lo siano mai stati fino ad ora. In un mondo in cui vige la regola del distanziamento sociale, in cui non esiste un giorno in cui non possiate sentirvi smarriti, frustrati e impotenti nei confronti di tutto ciò che stiamo vivendo, ecco che arriva la possibilità di rifugiarsi in un piccolo angolo di paradiso, il vostro piccolo angolo di paradiso. Al suo interno non c’è nulla che possa farvi paura, che possa farvi sentire soli, che possa abbattervi. Ci si può persino incontrare con quell’amico che non vedete da tre settimane e di cui sentite fortemente la mancanza.

Certo non è lo stesso, ma è abbastanza per farvi sentire un po’ più vicini e più uniti nel condividere un’esperienza che a conti fatti si rivela essere molto più preziosa di quanto abbiate mai potuto immaginare.

Animal Crossing: New Horizons giunge come una meravigliosa cura per i vostri pensieri più bui, in un momento in cui tutto ciò di cui abbiamo bisogno è sentirci nuovamente in pace con il mondo.

E questo ai fini del nostro giudizio, non può che rappresentare un valore aggiunto per quella che a conti fatti resta ad oggi la migliore incarnazione del brand.

 

 

 

93
Animal Crossing: New Horizons, la recensione
Recensione di Roberta Pagnotta
ME GUSTA
  • La formula si evolve grazie all'introduzione di nuove meccaniche
  • Possibilità di personalizzazione mai viste
  • Artisticamente superbo
  • Ancor più denso e più ricco
  • Un'esperienza che in questo momento si rivela preziosa e necessaria
FAIL
  • Gli utensili si rompono di continuo
  • Non si possono creare più unità dello stesso oggetto