Il CEO di Tesla Elon Musk ha annunciato ieri che riaprirà la fabbrica di New York, a Buffalo, per produrre respiratori.
Elon Musk è stato sotto i riflettori (ulteriormente) per delle dichiarazioni rilasciate su Twitter riguardo alcune sue fabbriche. Il CEO di Tesla ha infatti evidenziato la sua volontà di mantenere aperte le fabbriche del brand per continuare a lavorare. Non sono arrivate tardi le risposte degli utenti, che tra urla e insulti hanno anche proposto qualcosa di costruttivo: perché non utilizzare queste fabbriche per produrre respiratori, visto che iniziano a scarseggiare un po’ ovunque nel mondo?
Ecco allora che ieri, sempre su Twitter, è arrivata la conferma: Elon Musk riaprirà la Gigafactory sita a Buffalo, New York, proprio per produrre questi macchinari ora necessari. Come dice il tweet, la fabbrica aprirà il prima possibile (giusto il tempo di convertire ciò che serve): ricordiamo infatti che le aziende di Musk, la Tesla e la SpaceX sono già esperte in termini di produzione di dispositivi che trattano aria. Tesla infatti sfrutta un sistema di aria condizionata e ventilazione creato ad hoc per le proprie auto, mentre addirittura SpaceX produce e gestisce equipaggiamento e supporti vitali (per gli astronauti).
Giga New York will reopen for ventilator production as soon as humanly possible. We will do anything in our power to help the citizens of New York.
— Elon Musk (@elonmusk) March 25, 2020
Le informazioni ora sono solo sommarie: non sappiamo infatti quanto durerà questa conversione, quanto ci vorrà e nemmeno se questo piano rientra nella possibile collaborazione con l’azienda Medtronic. Il CEO di quest’ultima, Omar Ishrak, aveva parlato alla stampa riguardo il distribuire in open source il progetto di uno dei suoi respiratori.
Tesla va quindi ad unirsi alla lunga schiera di produttori di automobili che si è avvicinata a questo problema con una soluzione brillante: tra i tanti figurano anche General Motors, Ford e FCA, che oltre ad aver già attivato le fabbriche per sviluppare questi dispositivi, continuano proattivamente a cercare collaborazioni per massimizzare la produzione.