Dischi protoplanetari: le geometrie tipiche attorno alle stelle binarie

dischi protoplanetari

Le geometrie orbitali nei dischi protoplanetari che ruotano attorno a stelle binarie sono strettamente legate alla distanza tra le stelle: grazie a loro è possibile scoprire come si formano questi pianeti.

Sono soprannominati Tatooine quei pianeti che orbitano attorno a due soli e uno studio ha permesso di capire come la conformazione dei dischi protoplanetari, insieme di gas e polveri in orbita attorno a una stella, sia strettamente legata alla distanza tra le stelle e quindi in futuro spiegare la formazione di questi pianeti appartenenti a sistemi così diversi dal nostro sistema solare.

Lo studio improntato sull’analisi dei dati dell’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (Alma), un moderno telescopio che studia la luce proveniente da alcuni dei più freddi oggetti dell’Universo situato in Cile, e il confronto con quelli della missione Kepler ha scoperto che in questi sistemi in cui un esopianeta orbita attorno a due stelle che il disallineamento tra stelle binarie ed i dischi protoplanetari è strettamente correlato al periodo orbitale delle stelle.

Si è già a conoscenza del fatto che le orbite delle stelle binarie deformano e inclinano il disco attorno ad esse tale da disallinearlo rispetto al loro piano orbitale. I dischi di questi sistemi che ruotano attorno a stelle binarie sono chiamati dischi circumbinari. L’interesse di questa analisi era individuare la geometria caratteristica di queste deformazioni per poi, affrontando studi e analisi più approfondite, poter capire come questi pianeti si formano.

Gli scienziati hanno calcolato che in questi sistemi con periodi orbitali delle stelle più lunghi di un mese hanno dischi protoplanetari disallineati. Questo significa che maggiore è la distanza tra le stelle e minore è la possibilità che il disco possa essere allineato con il piano di rotazione delle stelle.

Lo studio ha dimostrato che non c’è un gran numero di pianeti disallineati. È probabile che Kepler non sia riuscito ad individuarli poiché i dischi circumbinari attorno a stelle binarie strette sono in genere allineati con i loro ospiti stellari.

 

Vediamo una chiara sovrapposizione tra i piccoli dischi in orbita attorno a binarie compatte, e i pianeti circumbinari trovati con la missione Kepler

ha affermato Ian Czekala dell’Università della California a Berkeley.

 

Oltre il nostro sistema solare ci potrebbero essere pianeti disallineati attorno a stelle binarie con periodi orbitali molto lunghi.

 

Studiare queste strutture con misurazioni più accurate permetterà di capire come i dischi deformati o inclinati influenzano la formazione di questi pianeti.

 

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Lo studio è stato pubblicato su The Astrophysical Journal.

 

 

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