Il CEO di Facebook Mark Zuckerberg si aspetta un aumento dei casi di depressione indotto dal numero sempre più alto di persone costrette all’isolamento e stressate dal periodo d’emergenza.
Facebook ha già registrato un’impennata nel tempo trascorso sui suoi social dall’inizio del periodo di quarantena in sempre più Stati europei e americani. Ora Mark Zuckerbeg ha detto di essere molto preoccupato per l’ondata di depressione che l’isolamento forzato rischia di creare.
Sempre più persone stanno perdendo ogni forma di vita sociale che non sia filtrata da uno schermo. La maggior parte delle persone costrette a casa può interagire esclusivamente con un numero limitato di persone, come il coniuge e i familiari più vicini.
Ma moltissime persone, a partire dagli scapoli, da chi è in una relazione ma non convive ancora, e dagli studenti fuori sede, sono costrette a non interagire con nessuno, se non con gli estranei incontrati al supermercato. E in moltissime aree dell’occidente siamo soltanto all’inizio del periodo di quarantena.
I’m personally quite worried that the isolation from people being at home could potentially lead to more depression or mental health issues, and we want to make sure that we are ahead of that in supporting our community by having more people during this time work on things that are on suicide and self-injury prevention, not less.
ha detto Mark Zuckerberg durante una call con la stampa americana.
Facebook vuole aumentare gli sforzi sul fronte delle politiche per prevenire i suicidi e l’autolesionismo.
This is the area I’m most worried about. I view the work in this area as akin to the same kind of first-responder work that other health workers or police have to do in order to make sure we’re helping people quickly.
ha poi ribadito privatamente anche al giornalista di The Verge Casey Newton.
Mark Zuckerberg sostiene che le politiche per tutelare la salute mentale degli utenti avranno la precedenza sul resto. È il motivo per cui nei prossimi giorni potremmo vedere un aumento dello spam o di altre attività che normalmente il social monitora con più attenzione.