Un chip con intelligenza artificiale in grado di riconoscere gli odori, un sistema che potrebbe aiutare le forze dell’ordine durante i controlli alle frontiere, migliorare i rilevatori di fumo ma anche dare un contributo in medicina.
Intel e Cornell University stanno collaborando per testare una tecnologia di computing neuromorfico capace di riconoscere gli odori e che si basa su algoritmi neurali in grado di imitare ciò che accade nel cervello umano nell’atto di annusare. Lo studio è stato pubblicato su Nature.com.
La tecnologia in questione, montata su un chip chiamato Loihi, potrebbe essere sfruttata secondo Intel per una sorta di “naso elettronico” utile a potenziare i sistemi di sicurezza aeroportuali e quindi rilevare più facilmente la presenza di armi ed esplosivi. Ovviamente gli ambiti di utilizzo possono essere i più disparati: nei controlli alle frontiere per la ricerca di sostanze stupefacenti, ad esempio, oppure per chi produce rilevatori di fumo, ma anche in medicina per alcune specifiche patologie.
I miei amici di Cornell studiano il sistema olfattivo biologico negli animali e misurano l’attività elettrica nei loro cervelli quando sentono degli odori – ha detto Nabil Imam, un ricercatore senior nel gruppo di calcolo neuromorfico di Intel Labs – Sulla base di questi schemi circuitali e impulsi elettrici, abbiamo derivato una serie di algoritmi e li abbiamo configurati su silicio neuromorfico, in particolare il nostro chip di test Loihi.
Per “insegnare” al chip a fare il suo lavoro i ricercatori si sono basati su set di dati contenenti le risposte di 72 sensori chimici all’odore di 10 sostanze chimiche pericolose, tra cui acetone, ammoniaca a metano. Sulla base di queste risposte inviate a Loihi, il chip ha imitato il funzionamento del cervello per registrare una rappresentazione neurale di ogni odore.
I risultati fino ad oggi sono incoraggianti: secondo gli studiosi di Intel e Cornell University questa nuova tecnologia ha una precisione superiore rispetto a sistemi simili utilizzati finora. Per dare un’idea, il chip Loihi riesce a rilevare odori anche in presenza di forti interferenze.