L’Antitrust francese ha multato Apple per 1.2 miliardi di dollari. È la sanzione più alta della storia dell’Autorité de la Concurrence, tutto parte da un caso del 2012. 

Nel 2012, subito dopo il suo fallimento, la catena eBizcuss aveva presentato all’Antitrust francese un reclamo formale contro Apple, che a suo dire aveva creato un modello di distribuzione dei suoi prodotti illecito e in contrasto con le norme sulla libera concorrenza. 

Assieme ad Apple sono stati multati anche due partner della mela morsicata, le catene di elettronica Tech Data e Ingram

 

 

La tesi di eBuzcuss, poi validata dall’authority francese, era che l’azienda americana imponesse delle limitazioni estremamente forti ai rivenditori in modo da favorire gli Apple Store e alcune catene partner. Limitazioni che si sono dimostrate in contrasto con le leggi francesi. 

Era Apple a fare i prezzi: le catene che volevano vendere i prodotti di Cupertino erano obbligate a fissare i prezzi decisi dall’azienda, senza alcuna possibilità di flessibilità. Inoltre ai rivenditori veniva imposto un limite di stock che, di fatto, rischiava di metterli nelle condizioni di non poter soddisfare i clienti nei periodi di maggiore domanda. 

In questo modo, oltre metà dei negozi di elettronica della Francia sono stati a lungo costretti a vendere alcuni dei prodotti allo stesso identico prezzo, non senza problemi di competitività rispetto alle offerte degli altri concorrenti. 

Apple, Tech Data e Ingram, stando a quanto riporta The Verge, avevano stretto un patto per non farsi reciprocamente concorrenza. 

Le condizioni vessatorie imposte da Apple ai rivenditori riguardavano determinate categorie di prodotti, come gli iPad. Non riguardavano invece gli iPhone. 

L’azienda di Cupertino, con una nota, ha fatto sapere che la multa si riferisce a pratiche commerciali di oltre un decennio fa, e che contestualmente gli accordi che aveva preso con le catene di elettronica erano suffragate dalla giurisprudenza dell’epoca.