Il binge-gaming cresce anche in Italia: il 6% dei gamer gioca per più di 20 ore a settimana, secondo il recente rapporto di Limelight Networks, società leader dei servizi di edge cloud.

Le sessioni di binge-gaming sono in aumento in tutto il mondo, con un incremento del 7% rispetto al 2019. Stando a quanto riportato nel recente rapporto di Limeglight Networks, il 6% dei gamer italiani giocherebbe per più di 20 ore a settimana, per una media di circa 6 ore e 34 minuti consecutivi. 

La forte diffusione del binge-gaming resta da attribuire sicuramente in parte all’esponenziale consumo da parte dei consumatori dei videogiochi su sistemi mobile, che consentono loro di giocare comodamente dovunque ed in qualsiasi momento. A livello globale, infatti, lo smartphone resta il principale dispositivo per i gamer di tutto il mondo e la preferenza per i giochi su smartphone è aumentata del 13% rispetto al 2019.

Fa la sua parte anche la costante crescita del fenomeno degli e-Sports, che porta milioni di videogiocatori esperti a doversi rapportare con il medium per molte ore al giorno. E lo stesso discorso vale per chi si limita ad essere un semplice spettatore: molti ragazzi tra i 18 ed i 25 anni hanno dichiarato che guardano regolarmente altri utenti giocare su Twitch per più di quattro ore a settimana e che lascerebbero il proprio lavoro per diventare un giocatore professionista se questo potesse mantenerli.

Interessante risulta anche l’alto interesse mostrato verso le piattaforme di cloud gaming.

Interessante risulta anche l’alto interesse mostrato verso le piattaforme di cloud gaming. Un dato che potrebbe nel breve periodo portare ad un incremento esponenziale della diffusione della pratica del binge-gaming, con la possibilità concreta di giocare realmente dove e quando si vuole su smartphone, pc, tv o tablet.

Nonostante però l’interesse mostrato verso le nuove piattaforme console-less gaming sia particolarmente alto con un valore che supera il 70% per i gamer professionisti, il 51,2% degli italiani prende le dovute distanze, esprimendo preoccupazioni per il costo elevato e per gli ipotetici problemi di performance del servizio.

La ricerca State of Online Gaming si basa sulle risposte di 4.500 consumatori in Francia, Germania, India, Italia, Giappone , Corea del Sud, Regno Unito e Stati Uniti. Qui trovate il rapporto completo.