eBay alla fine ha scelto le maniere forti: la piattaforma ha deciso di vietare categoricamente la vendita di mascherine protettive e gel igienizzanti.

AGGIORNAMENTO 10/03 20:20: un portavoce di eBay Italia ci ha confermato che le nuove policy saranno applicate anche sul portale italiano. Per il comunicato ufficiale vi rimandiamo alla nostra ultima news.

ARTICOLO ORIGINALE: Sul market place di eBay non è più possibile creare inserzioni per mascherine sanitarie, gel igienizzanti ed altri articoli medici. La scelta dopo la polemica sui prezzi gonfiati da alcuni rivenditori per lucrare sul coronavirus.

eBay e Amazon erano finiti al centro del ciclone dopo che i prezzi di mascherine mediche e gel come l’Amuchina erano aumentati in maniera eccessiva, in seguito al panico creato dai primi contagi in occidente. L’aumento dei prezzi era stato denunciato da diversi media e dalle associazioni a tutela dei consumatori, oltre che dalla politica.

 

 

eBay ha spiegato che non accetterà più nuove inserzioni per le mascherine sanitarie, ad esempio quelle con filtro N95 o N100.

Inoltre l’azienda ha iniziato a rimuovere retroattivamente le inserzioni create nei giorni precedenti al ban.

L’azienda ha spiegato che le inserzioni in questione sono in contrasto con alcune leggi americane, oltre che con le policy dello stesso sito.

 

 

 

Ad ogni modo, non è certo che questa misura verrà applicata globalmente. Ad esempio, mentre scrivevamo questa notizia, sul sito italiano siamo riusciti a trovare senza alcun problema sia inserzioni per le mascherine con filtro N95, sia inserzioni per flaconi e salviette di Amuchina – in quest’ultimo caso il sito restituisce addirittura diverse inserzioni sponsorizzate.

Un bundle da 5 mascherine pubblicizzato su eBay.it come “Virus Flu Mask” è già stato venduto 396 volte.

Il sito menziona esplicitamente la normativa vigente negli Stati Uniti, motivo per cui riteniamo verosimile che il ban verrà circoscritto esclusivamente al Nord America.

Le nuovi policy anticipano la possibilità che un prodotto possa venire eliminato anche nel caso in cui la sua descrizione includa parole come “coronavirus” o “NCOV-19”  — ovviamente questa disposizione non vale anche per i libri.