Scienziati e ricercatori di tutto il mondo stanno lavorando alacremente per trovare una cura al coronavirus, la cui diffusione (ormai mondiale) non sembra accennare a fermarsi. Un team dell’Università di Washington a Seattle ha scelto un modo piuttosto alternativo per provare a trovare una cura: un videogioco.
Più che un videogioco in “senso stretto” si tratta di una piattaforma – chiamata Foldit e lanciata nel 2008 con circa 200 mila iscritti – dove si raccolgono i contributi degli utenti nella ricerca sulle proteine.
L’Università di Washington ha lanciato proprio su questa piattaforma di crowdsourcing una sorta di puzzle game a tema coronavirus, dove si chiede ai giocatori di disegnare una nuova proteina antivirale che potrebbe impedire al virus di infiltrarsi nelle cellule umane.
I coronavirus mostrano una proteina ‘spike’ sulla loro superficie, che si lega strettamente a una proteina del recettore trovata sulla superficie delle cellule umane.
Quando ciò accade, il virus può infettare la cellula umana e replicarsi – si legge nella descrizione del puzzle -. Nelle ultime settimane, i ricercatori hanno determinato la struttura della proteina spike del coronavirus del 2019 e come si lega ai recettori umani.
Se siamo in grado di progettare una proteina che si lega a questa proteina spike del coronavirus, potrebbe essere utilizzata per bloccare l’interazione con le cellule umane e arrestare l’infezione!
L’Università di Washington ha confermato che le idee più promettenti verranno testate e probabilmente anche prodotte dall’Istituto per la progettazione proteica di Seattle. Potrebbe però passare del tempo prima di vedere in azione una soluzione “disegnata” su Foldit, ha sottolineato lo scienziato Brian Koepnick in un video.
Ancora non possiamo sapere se questo sistema aiuterà o meno la ricerca, ma sicuramente si affianca a sforzi più tradizionali. Se volete provare a dare il vostro contributo, a questo link trovate il gioco.