Big Tech Company: ecco di chi si fidano gli Americani

di Simone Lelli 02—Mar—2020 / 5:12 PM

I colleghi di The Verge hanno effettuato un sondaggio sulla fiducia che accordano alle aziende Big Tech, mostrando interessanti risultati.

Nel 2016, quando iniziarono le elezioni per il Presidente degli Stati Uniti d’America (dove vinse Donald Trump), The Verge fece un sondaggio per capire come, gli utenti, gestiscono i propri dati all’interno di queste grandi piattaforme. Amazon, Google, YouTube, Apple: questi grandi marchi si trovano a dover gestire innumerevoli informazioni di vario tipo, e alcuni recenti scandali hanno mostrato come le fughe d’informazioni siano più concrete del previsto.

Dopo qualche anno, The Verge è tornato a condurre questo sondaggio, paragonando i risultati precedenti e quelli odierni: la comparazione evidenzia fin da subito come Amazon sia visto ancora bene dagli utenti, mentre la popolarità di Facebook continua a peggiorare di anno in anno, evidenziando una mancanza di fiducia verso il famoso social.

A prescindere da tutto, la maggioranza degli americani pensa che queste compagnie siano troppo grandi e abbiano troppo potere da gestire. Nel dettaglio:

il 56% pensa che il governo dovrebbe dividere le compagnie che controllano una troppo grande parte dell’economia;
il 72% pensa che Facebook abbia troppo potere;
il 51% afferma che Google e YouTube dovrebbero essere separate in due compagnie distinte.

Comunque non tutto è visto in modo negativo: una buona parte del campione statistico pensa che aziende come Google, Amazon, Apple, Microsoft, Netflix e YouTube abbiano un effetto positivo sulla società (al contrario di Instagram, Facebook, Twitter e Slack, che sono viste come deleterie).

Capolista in termini di fiducia troviamo allora Microsoft con il 75%, seguita due punti sotto da Amazon. A chiudere le fila invece ci pensa il social creato da Zuckerberg, che riesce a convincere solo il 41% degli americani quando si parla di informazioni personali. Il sondaggio di The Verge è stato fatto a dicembre, con un campione di 1.123 persone rappresentanti gli Stati Uniti d’America.