Amazon ha ripulito il suo catalogo dai prodotti che speculano sul coronavirus. Vale sia per i prezzi gonfiati di alcuni beni, che per tutti i prodotti che contenevano descrizioni fuorvianti o mistificatorie.
Amazon già all’inizio della diffusione dell’epidemia da coronavirus fuori dalla Cina aveva avvisato tutti i rivenditori che non sarebbero stati tollerati prezzi in violazione della “Fair Pricing Policy”, che impedisce l’applicazione di prezzi che rischino di compromettere la fiducia dei consumatori e, in generale, che siano troppo alti rispetto agli standard di Amazon e degli altri negozi (online o meno).
In Italia la Guardia di Finanza aveva aperto un’indagine su Amazon ed eBay per via dei prezzi gonfiati da alcuni rivenditori di beni come amuchina e mascherine. Alcune associazioni a tutela dei consumatori avevano stimato un rincaro fino al 1700% per le mascherine, e al 750% per i gel igienizzanti.
Sarebbero oltre un milione i prodotti rimossi –immaginiamo a livello globale– perché in violazione delle policy sui prezzi.
In questi giorni anche Facebook è intervenuto con delle policy mirate per combattere le pubblicità che speculano sul coronavirus riportando informazioni false o prodotti con prezzi gonfiati: