Capita che quando un’organizzazione faccia l’inventario i conti non tornino. Se ti chiami Pentagono però le conseguenze potrebbero essere tragiche: la Difesa USA ha perso 751.000.000$ in armi ed equipaggiamento.

Lo smarrimento tragicomico è stato annunciato da un rapporto del Dipartimento della Difesa. Negligenza e burocrazia hanno fatto sì che il Pentagono smarrisse 751 milioni di dollari in armi che sarebbero dovute andare agli alleati che combattono l’ISIS.

Il problema, almeno secondo i capoccia del Pentagono, lo avrebbe creato la Special Operations Joint Task Force–Operation Inherent Resolve nel momento in cui non ha aggiornato puntualmente i database con tutti gli equipaggiamenti acquistati, consegnati e ricevuti. La Sojtf-Oir, scrive Francesco Palmieri su AGI, non aveva nemmeno un registro centrale con tutto l’equipaggiamento.

Sarebbe quasi una situazione ilare, non fosse che quelle armi sarebbero dovute andare alla lotta contro l’ISIS in Siria.

 

 

È molto probabile che almeno parte degli equipaggiamenti siano andati rubati e che altrettanti siano stati resi inutilizzabili dall’usura: spesso le armi venivano (in)custodite in alcuni container posizionati all’aperto, sotto il sole cuocente o in ambienti umidi.

Ad ogni modo è difficile capire quale sia stata la sorte delle armi: in assenza di un registro ben organizzato, è semplicemente impossibile (o quasi) ricostruire cosa sia successo.