Abbiamo visto in anteprima Sonic – Il film, che vede l’icona SEGA scontrarsi ancora una volta con la sua classica nemesi, il Dr. Robotnik, interpretato da un Jim Carrey che sembra essere uscito direttamente da The Mask. Il risultato ci ha divertito, non poco.
C’era un tempo, molto prima di Sonic – Il film, quando Sonic era qualcosa di incredibilmente vicino ad una icona generazionale. Simbolo dei tempi d’oro di una SEGA avversaria di Nintendo ai tempi della celebre console war tra Mega Drive e Super NES, il design di Sonic era la perfetta rappresentazione di una cultura pop giovane, ribelle e rivoluzionaria, che strizzava l’occhio specie ai ragazzi, agli adolescenti, alla loro grande volontà di rivalsa. Con il suo atteggiamento un po’ arrogante, Sonic era la voglia di conquistare il mondo.
Passati i decenni, tramontata SEGA (quantomeno come produttore hardware) con il fallimento di Dreamcast, sarebbe stupido pensare a Sonic come l’icona di allora. Nonostante sia ancora presente nell’immaginario collettivo, ora il porcospino blu ha tutto da dimostrare, puntando all-in sulla conquista di una nuova generazione di ragazzi e bambini, questa volta passando per un mezzo inedito: la sala cinematografica.
Superato un posticipo della finestra di distribuzione del film causato dall’enorme ondata di feedback negativo verso il primo design del personaggio, Sonic – Il film è quindi pronto ad arrivare nelle sale di tutto il mondo, con un nuovo (splendido) look per il suo protagonista.
Diretto da Jeff Fowler, al suo esordio per un lungometraggio, il film live – action Paramount, il cui budget si aggira attorno ai 100 milioni (non due spicci insomma), punta per forza di cose ad un grande successo commerciale, così da poter aprire le porte ad un vera e propria serie cinematografica.
Se ci riuscirà o meno è tutto da vedere, ma prima di continuare posso già anticiparvi che il film funziona per bene nella sua dimensione, complice un Sonic carismatico e un Jim Carrey semplicemente perfetto come Robotnik.
Vi ricordo che Sonic – Il film arriva nella sale italiane da domani 13 febbraio.
Sonic – Il film è in qualche modo una sorta di origin story del classico porcospino blu che abbiamo imparato a conoscere attraverso il videogioco, partendo da un piccolo prologo che fa da veloce introduzione al resto del racconto. Appena bambino, ma già dotato di incredibili poteri che gli permettono di correre a velocità folli, il piccolo Sonic è costretto a fuggire dal suo pianeta natale, dove ha attirato troppe attenzioni indesiderate.
Usando un anello (i classici golden ring del franchise), Sonic apre quindi un portale per la Terra, e si rifugia nella piccola ed isolatissima città di Green Hills, nel Montana, osservando i suoi abitanti da lontano, deciso ad evitare interazioni dirette perché spaventato delle conseguenze. Affascinato però dalla vita locale e frustrato dalla continua solitudine, Sonic accidentalmente finisce per causare un gigantesco guasto elettrico che cattura l’attenzione del governo americano, e con questo, del folle ed intelligentissimo Dr. “Eggman” Robotnik (Jim Carrey), con la sua schiera di droni.
Aiutato a seguito di una strana serie di eventi dallo sceriffo di Green Hill, Tom Wachowski (James Marsden), Sonic dovrà quindi cercare di fuggire dalle malefiche mire di Eggman.
Alla sua base, Sonic – Il film non è davvero niente di nuovo, giocando sul sicuro e dando vita ad un giro sulle montagne russe che non lascia niente alle proprie spalle, se non semplice intrattenimento, a cavallo tra commedia demenziale, un super accessibile e sempliciotto buddy movie e qualche didattica inserzione drammatica (solita solfa su amicizia, bla bla bla) per dare un minimo di spessore al protagonista.
La cosa tuttavia non è esattamente un male, perché la formula funziona e fa quello che deve fare, ovvero da una parte divertire e tenere sulla poltrona senza alcuna pretesa, con un occhio rivolto ad un target infantile/adolescenziale, dall’altra caratterizzare a dovere Sonic ed Eggman.
Specie su questo secondo punto, il film è un successo su tutta la linea.
Sonic, come il suo design, anni luce avanti rispetto al primo presentato, è semplicemente una delizia. Il velocissimo porcospino blu appare esuberante, iperattivo, più entusiasta e meno spaccone rispetto a quanto mi sarei immaginato a partire dalla versione videoludica, forse anche a causa dell’ottica family friendly in cui si immerge questa ora e quaranta, dall’inizio alla fine.
Sempre con la battuta pronta (a volte troppo infantile e fuori luogo, persino per le intenzioni del film), curioso di tutto ciò che la Terra ha da offrire, questa simpatica versione di Sonic farà probabilmente la felicità di chi già conosce il personaggio, ma la speranza è che possa fare presa soprattutto su un nuovo pubblico, magari più giovane, per cui è pensato, al di fuori dell’effetto nostalgia che sicuro porterà al cinema più di qualcuno.
Dall’altro lato della medaglia troviamo invece Eggman, il Dr. Robotnik interpretato da un Jim Carrey esplosivo e inattaccabile. Carrey in Sonic – Il film è letteralmente uscito fuori da The Mask, con una mimica slapstick senza dubbio a lui esclusiva, iconica e perfettamente adatta anche a questo Robotnik, esaltato da manie di grandezza che alla fine lo riducono ad una caricatura demenziale e divertente.
La sequenza danzata sotto le notte di Where Evil Grows dei Poppy Family è forse il momento che meglio rende merito al lavoro di Carrey per il film, più uno strambo elemento comico che un’effettiva minaccia, come giusto che sia.
Poggiandosi quasi per intero su questi due pilastri, il film – lo ripeto – praticamente si disinteressa del resto, portando su schermo un racconto senza velleità o guizzi, non premendo l’acceleratore sull’azione e utilizzando i comprimari (i personaggi di James Marsden e Tika Sumpter) come semplice leva per la coppia di star.
A dimostrazione di questo, c’è una sola vera e propria sequenza di scontro ed inseguimento, su cui nemmeno si insiste particolarmente, con una regia nella norma che più in generale rinuncia a qualsiasi complessità e non fa pasticci, cosa che potrebbe però deludere chi si aspettava un film più action e meno comedy.
Ci sono in compenso come ovvio delle scene in slow – motion, di cui una ricalca decisamente troppo il ralenti di Quicksilver in X-Men – Giorni di un futuro passato, risultando così identica nell’impostazione da rendere praticamente impossibile non collegare le due cose. D’altronde anche le personalità dei due velocisti sono a dir poco simili, e se in quella manciata di minuti Evan Peters si fosse sostituito a Sonic non avrei di sicuro notato la differenza; le sequenze si concludono allo stesso modo e addirittura alcune azioni sono identiche.
La CGI in tutto questo non fa gridare al miracolo, e si vede molto il distacco tra digitale e girato in live – action (date un’occhiata ai droni), ma dopotutto il livello è più che buono e dove è essenziale, ovvero su Sonic, regge bene l’impatto, con un modello molto curato e rifinito.
Sonic – Il film vuole essere intrattenimento spensierato e senza pretese indirizzato soprattutto ad un bacino di giovani ed adolescenti (ma non solo). Obiettivo che raggiunge con successo.
Poi certo, risate ed intrattenimento fine a sé stesso sono il capolinea definitivo, il film non muove di una virgola il genere e anzi è molto derivativo, come dimostra appunto la suddetta scena di Quicksilver. Eppure, nonostante tutto, nonostante anche il racconto banale, per un’ora e quaranta senza grosse pretese o aspettative funziona, perché le due star principali hanno una dimensione perfetta e sono davvero piacevoli da vedere a schermo, catturando la maggior parte dell’attenzione e delle risate.
Un ultimo consiglio: i titoli di coda sono una piccola chicca. Fermatevi dopo la visione, non solo per i titoli…