Il direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità conferma che non sarà possibile avere un vaccino prima di un anno. Per garantire la sicurezza e l’efficacia del vaccino occorrerà eseguire dei passaggi fondamentali che rendono i tempi più lunghi di quanto si possa immaginare.
Nel comunicato dell’Istituto Superiore di Sanità il direttore del Dipartimento di malattie infettive Gianni Rezza afferma:
Una volta superati i test sugli animali si passa alla fase 1, che serve a verificare, in genere su pochi soggetti sani, che il vaccino non dia effetti collaterali gravi. Poi c’è la fase 2, che valuta la risposta immunitaria, e infine la fase 3 che è quella che determina l’efficacia.
Ci sono quindi dei tempi minimi da rispettare determinati anche dall’andamento dell’epidemia e dalla valutazione dei costi-benefici in caso di un più rapido sviluppo del vaccino.
Il Direttore Rezza sta partecipando in questi giorni al meeting dell’Oms a Ginevra dedicato allo
sviluppo rapido di terapie, vaccini e test diagnostici per affrontare l’epidemia in corso.
Ci sono diversi gruppi e laboratori in tutto il mondo che stanno lavorando al vaccino utilizzando anche la tecnica del reverse vaccinology.
La reverse vaccinology è una tecnica sviluppata per la realizzazione di nuovi vaccini con il sequenziamento del genoma dei patogeni. Questa nuova tecnica è stata sviluppata alla fine degli anni ’90 da Rino Rappuoli allora direttore della Vaccines Research di Novartis per la realizzazione di nuovi vaccini.
Grazie a questo approccio è stato possibile sviluppare molti vaccini che con le tecniche precedenti sarebbe stato impensabile. L’importanza del vaccino consiste nel dare al corpo umano una memoria immunologica: il sistema immunitario ha la capacità di ricordare quali microrganismi estranei hanno attaccato il nostro organismo in passato e quindi può rispondere velocemente in caso di nuovi attacchi.
I vaccini simulano il primo contatto con l’agente infettivo richiedendo una risposta immunologica come l’infezione reale, ma senza causare la malattia e le sue complicazioni.
Senza vaccini il corpo umano può impiegare molto tempo prima di sviluppare gli anticorpi necessari e questo potrebbe causare danni all’organismo.
I decessi sono saliti a più di 1000, con un aumento anche delle persone contagiate.
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