Il Coronavirus è un virus appartenente alla famiglia dei virus respiratori e prende il nome dalla sua forma che ricorda quella di una corona. Sono virus comuni in molte specie animali, come i cammelli e i pipistrelli.

Il 31 dicembre 2019 le autorità sanitarie cinesi hanno reso noto la presenza di un focolaio di polmonite con provenienza sconosciuta nella città di Wuhan in Cina. Da quanto raccolto si pensa che le persone colpite dal virus abbiano contratto il virus al Wuhan’s South China Seafood City market, il mercato all’ingrosso del pesce della città.

Il 9 gennaio il centro per il controllo delle malattie cinese ha individuato la causa di queste patologie come un nuovo ceppo di Coronavirus (2019-nCoV) confermando anche la trasmissione verso e tra gli uomini.

Ci sono ancora molte incertezze sulla virulenza e le capacità del virus.

Alcuni ricercatori in Cina hanno pubblicato un rapporto in cui sostengono, basandosi sul codice genetico del virus, che proviene dai serpenti. Ma la comunità scientifica è scettica: la sequenza genetica del nuovo virus, infatti, è identica al 96 percento a un coronavirus trovato nei pipistrelli.

Sia la MERS che la SARS hanno avuto origine in pipistrelli.

I coronavirus umani conosciuti e comuni in tutto il mondo ad oggi sono sette, tra cui c’è la MERS (sindrome respiratoria mediorientale, Middle East respiratory syndrome) registrata per la prima volta nel 2012 e la SARS (sindrome respiratoria acuta grave, Severe acute respiratory syndrome) registrata nel 2002. Sia la MERS che la SARS hanno avuto origine nei pipistrelli.

I sintomi possono essere associabili ad un comune raffreddore, ma le conseguenze possono essere molto più gravi. La gravità può dipendere dalla predisposizione di chi ne viene sottoposto, al fatto che ha patologie croniche preesistenti dell’apparato cardio-vascolare o respiratorio o se è un soggetto con un sistema immunitario debole.

Al momento le vittime accertate in Cina sono 41. La maggior parte dei casi si sono registrati a Wuhan, ma sono stati segnalati casi in Corea del Sud, Giappone, Taiwan, Tailandia, Macao, Hong Kong, Singapore, Vietnam, Francia e Stati Uniti.

Le cifre sono sottostimate rispetto a quella che potrebbe essere la reale diffusione del virus nell’area colpita.

Il centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ritiene essenziale continuare l’osservazione dei casi che hanno contratto il coronavirus: nel caso in cui non siano applicate adeguate misure di prevenzione e controllo delle infezioni l’impatto anche di un solo caso di infezione da 2019-nCoV in un Paese dell’Unione Europea potrebbe essere potenzialmente elevato.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) non ha raccomandato restrizioni a viaggi o a rotte commerciali, ma solo alcune indicazioni per come proteggersi dal rischio di infezione. Si legge, però, oggi che la Cina ha

ordinato a tutte le agenzie di viaggio di interrompere la vendita di tour interni e internazionali.

questo affinché sia possibile fronteggiare l’epidemia di coronavirus come riportato da Bloomberg.

 

In tempo reale la mappa della diffusione del virus creata da ricercatori statunitensi.