La Difesa USA spenderà 4.5 milioni di dollari per lo sviluppo di una tecnologia di riconoscimento facciale in grado di identificare i soggetti anche in assenza di luce e da lunghe distanze.
La tecnologia immaginata dall’Esercito americano non si baserebbe sull’analisi di immagini tradizionali (ad esempio quelle registrate dalle telecamere di sicurezza), ma su nuove camere con sensori in grado di leggere il calore emesso dal viso, anche a lunga distanza.
Il documento del Pentagono (un contratto firmato a settembre dell’anno scorso, e che scadrà nel 2021) elenca minuziosamente il genere di scenari in cui la nuova tecnologia dovrà operare:
Sensors should be demonstrable in environments such as targets seen through automotive windshield glass, targets that are backlit, and targets that are obscured due to light weather (e.g., fog)
Questa tecnologia dovrebbe poi funzionare usando un sensore relativamente piccolo, quanto basta per essere integrato all’interno di un device facilmente portabile da un singolo individuo.
Il raggio d’azione del sensore, cosa che lo distinguerebbe dalla totalità dei dispositivi per il riconoscimento facciale attualmente in uso, dovrebbe poi essere compreso tra i 10 e 500 metri.
Il progetto, segnala poi il blog OneZero, è supervisionato dal Defense Forensics and Biometrics Agency. Le due aziende americane coinvolte nel contratto militare sono le Cyan Systems e Polaris Sensor Technologies.
- The Military Is Building Long-Range Facial Recognition That Works in the Dark (OneZero — medium.com)