Durante il CES di Las Vegas la sussidiaria di Samsung STAR Labs ha dichiarato di aver creato degli “umani artificiali”. Una nuova generazione di avatar. Peccato che le cose non siano proprio così.
Fondamentalmente si tratterebbe di degli avatar fotorealistici chiamati NEON. Samsung avrebbe dei progetti estremamente ambiziosi per questa iniziativa, anche se per il momento non entra esattamente nei dettagli.
Così in risposta all’annuncio roboante di Samsung, il magazine The Verge ha pubblicato un commento piuttosto scettico firmato da James Vincent.
Flying to CES tomorrow, and the code is finally working :) Ready to demo CORE R3. It can now autonomously create new expressions, new movements, new dialog (even in Hindi), completely different from the original captured data. pic.twitter.com/EPAJJrLyjd
— Mistry (@pranavmistry) January 5, 2020
Ma partiamo dalla premessa: STAR Labs ha presentato il progetto con un teaser che mostrerebbe quello che sembrerebbero essere i primi NEON, effettivamente in tutto e per tutto indistinguibili a degli esseri umani.
NEON è una nuova forma di vita. Ci sono milioni di specie nel nsotro pianeta, e la nostra speranza è quella di aggiungerne una nuova.
dice il CEO di STAR Labs Pranav Minstry, rassicurando il grande pubblico sull’ipotesi che i dirigenti delle aziende tech contemporanee possano essere in preda ad un autentico delirio di onnipotenza.
Il problema secondo Vincent è che tutto quello che ci è mostrato è falso. È la stessa STAR Labs ad avvertire che tutto il materiale mostrato sul palco del CES è semplice marketing, usando le parole “fictionalized and simulated” per rendere chiaro che quelli mostrati sono attori in carne ed ossa, e non avatar rivoluzionari fotorealistici.
Ogni avatar NEON sarà generato da un algoritmo, e sarà in grado di conversare mostrando segni di intelligenza empatica. O almeno questo è quello che sostiene l’azienda. La sussidiaria di NEON vuole usare questi avatar per gli scopi più disparati, ad esempio vendendoli alle aziende come servizio di congierge virtuale, o come consulenti finanziari, medici on-demand o rappresentanti di azienda.
In altre parole, un domani potreste aprire l’app della vostra banca e trovare un piccolo NEON ad assistervi con quel bonifico che sembra non essere proprio partito.
Tutto bello, ma ad oggi rimane solo una bella intenzione.
Nella migliore delle ipotesi gli avatar usati oggi nei musei e negli aeroporti sono né più né meno che Siri o Alexa con una faccia creata in CGI, e non è chiaro se STAR Labs abbia creato qualcosa di più convincente
sintetizza James Vincent. Probabilmente la risposta è no.
- Samsung’s ‘artificial humans’ are just digital avatars (theverge.com)