Asmodee ci catapulta nella Colombia degli anni ’80 con Narcos, un gioco da tavolo basato sulla celeberrima serie made in Netflix. Indossate i panni del Patron o delle fazioni alle sue calcagna e date inizio alla caccia all’uomo!

Dopo libri, film e videogiochi era inevitabile che nel mondo dei giochi da tavolo entrassero di prepotenza le licenze delle serie TV. Asmodee ne sa qualcosa dato che ha già bagnato i piedi in questo mare di possibilità col gioco di miniature del Trono di Spade e che sul fronte film ha licenze per cosine da nulla come Star Wars, Il Signore degli Anelli ed il Padrino.

È quindi logico che sia proprio Asmodee a distribuire Narcos, il gioco da tavolo basato sull’omonima serie made in Netflix, che ci porterà in uno scontro epico tra El Patron e chi gli vuole dare la caccia. Sotto la licenza però c’è anche un bel gioco o è tutto fumo e niente coca?

 

Le carte fanno molto “Colombia, anni ’80”, che suppongo fosse l’effetto desiderato

 

 

 

Sembra talco ma non è

Narcos è un gioco di movimento nascosto e deduzione da 2 a 5 giocatori. Uno dei giocatori andrà ad interpretare Escobar mentre i restanti giocatori andranno ognuno a vestire i panni delle fazioni che al Patron danno la caccia (nello specifico, la DEA, la Policia Nacional de Columbia, il Cartello di Cali e Los Pepes).

L’obiettivo di fine partita per i Cacciatori è catturare il Patron due volte mentre Escobar avrà a disposizione due metodi di vittoria alternativi

Il campo di gioco è, manco a dirlo, la Colombia, rappresentata da una rete di luoghi distinti in località urbane o nella giungla. All’inizio del primo turno El Patron pescherà una carta nascondiglio che indicherà da dove dovrà iniziare la sua fuga e da lì proseguirà la partita.

Chi gioca nei panni di Pablo avrà a disposizione i Sicari, personaggi che lo aiuteranno a tenersi distante dai suoi nemici trasportando droga per il boss o andando a mettere i bastoni fra le ruote alle fazioni avversarie.

Se infatti il luogo dove è nascosto Escobar non è visibile sulla mappa (è segnato in segreto su un foglio nelle mani del Patron), i suoi Sicari sono miniature ben visibili che dovranno svolgere il lavoro sporco per il capo ma che al tempo stesso finiranno per dare indizi alle fazioni avversarie sull’ubicazione del loro boss.

 

 

Chi gioca nei panni di Pablo avrà a disposizione i Sicari, personaggi che lo aiuteranno a tenersi distante dai suoi nemici

Dall’altro lato della barricata, ogni Fazione è rappresentata da due miniature che avranno il compito di dare la caccia al narcotrafficante più ricercato del sudamerica collaborando e cercando di stringerlo in una rete da cui non può scappare. Le azioni che ogni Cacciatore (le miniature corrispondenti ad ogni fazione) può compiere sono diverse: possono attaccare i sicari, mettere posti di blocco, indagare sulla natura del nascondiglio del Patron e così via. Sarà necessario collaborare ed avere un piano in mente, perchè in ogni Stagione dopo ogni Turno del Patron ogni Fazione avrà modo di attivarsi una volta sola. Quando il Patron avrà compiuto 4 turni ed ogni Fazione si sarà attivata, quindi, si passerà alla Stagione successiva, col Patron che potrà cambiare nascondiglio spendendo i soldi guadagnati con le azioni dei suoi Sicari.

L’obiettivo di fine partita per i Cacciatori è catturare il Patron due volte; in perfetto stile Escobar, infatti, alla sua prima cattura fa seguito una fuga rocambolesca che porterà al proseguimento della caccia. Escobar invece avrà a disposizione due metodi di vittoria: completare le tre carte obiettivo assegnategli ad inizio partita oppure accumulare 20 punti gloria con i suoi gregari.

 

 

 

 

La Colombia è una rete di aree urbane e di natura selvaggia, inframezzate da cubetti di coca e miniature varie

 

 

 

Plata…

Tematicamente parlando, Narcos centra in pieno il bersaglio. Con la licenza ufficiale della serie sotto mano tutte le miniature e le componentistiche sono fedeli riproduzioni degli attori e delle scenografie made in Netflix, disegnate però con uno stile che ben si adatta ad un gioco da tavolo.

Sul fronte dei componenti siamo sempre sull’ottimo livello che ormai è marchio di fabbrica di mamma CMON e gli appassionati delle avventure del Patron troveranno molto coinvolgente la Colombia in miniatura che si parerà di fronte a loro.

 

Miniature stupefacenti. Si, farò più volte questa battuta

 

Sul fronte dei componenti siamo sempre sull’ottimo livello che ormai è marchio di fabbrica di mamma CMON

Sul fronte delle meccaniche, troviamo basi solide su cui è stata costruita un’impalcatura di tutto rispetto. Se la meccanica dei movimenti nascosti è qualcosa che non è certo una novità assoluta (l’abbiamo già vista in un classico come Scotland Yard ed in giochi più recenti come La Furia di Dracula o Lettere da Whitechapel), l’introduzione delle miniature dei Sicari che vanno a dar manforte al Patron è una trovata interessante, che pone i Cacciatori di fronte a scelte ardue sull’avanzare la ricerca del Patron o sul sabotare gli altri meccanismi con i quali può accumulare punti.

Le fazioni che si oppongono al Patron, d’altro canto, collaborano in un’improvvisata alleanza ma sono tutte ben caratterizzate da poteri speciali che le rendono abbastanza distinte da essere un po’ tutte interessanti da giocare. Solo sfruttando appieno la combinazione di tutte le loro capacità sarà possibile mettere con le spalle al muro Pablo Escobar.

L’introduzione delle miniature dei Sicari che danno manforte al Patron è una trovata interessante

Generalmente insomma Narcos risulta un prodotto ben studiato, con buonissimi materiali e con meccaniche che anche se non risultano essere innovative e mai viste prima sono gradevoli e molto scorrevoli. Una volta fatta la spiegazione iniziale i turni scorrono facilmente e tutte le azioni a disposizione dei giocatori sono ben delineate e spiegate nel manuale a disposizione. Possiamo quindi dire che è un gioco valido sia per i fan della serie che per chi non ha mai visto lo show targato Netflix?

 

 

 

 

…o plomo?

La vera problematica di Narcos risiede nell’asimmetria del gioco stesso

La risposta alla domanda fatta nel paragrafo precendente è “Ni”. Il gioco è sicuramente meccanicamente coinvolgente e divertente, ma se non avete mai visto Narcos (lo show) preparatevi ad avere qualche difficoltà con Narcos (il gioco da tavolo).

Se da un lato alcuni elementi è assolutamente normale che non possano essere apprezzati da qualcuno che non conosce la serie (l’infinità di citazioni, le illustrazioni, alcuni piccoli easter egg nascosti qui e lì), le miniature dei personaggi per un neofita del mondo del narcotraffico colombiano non sono esattamente riconoscibili a colpo d’occhio, ed avendo ognuna abilità diverse sarebbe forse stato meglio trovare una soluzione alternativa.

Tuttavia la vera problematica di Narcos risiede nell’asimmetria del gioco stesso.Il giocatore che prenderà il ruolo del Patron sarà sempre alla ricerca di mille strategie ed escamotage per raggiungere la vittoria, ma per ogni quattro turni che lui giocherà in una partita a 5 giocatori i Cacciatori faranno solo un turno a testa.

Se si aggiunge la possibilità di avere una o anche entrambe le miniature messe ko per la durata della stagione, c’è il rischio che uno dei Cacciatori si trovi a passare una ventina di minuti in attesa di poter rimettere in piedi le sue miniature e nulla più. È fondamentale quindi condividere le decisioni dei Cacciatori fra tutti i giocatori, rendendo più coinvolgente la partita per tutti ed impedendo che una sfortunata coincidenza metta fuori dal gioco un giocatore per parecchio tempo. Questa problematica si sente molto poco in 2 e 3 giocatori (dove i Cacciatori sono comandati da 1 o 2 giocatori), mentre in 4 ed in 5 c’è bisogno di un po’ di impegno da parte del gruppo per coinvolgere tutti ma evitare comportamenti da “giocatore alfa”.

fan della serie riconosceranno subito i loro beniamini, gli altri si attaccheranno al tram

 

Il bilancio finale è comunque nel complesso positivo. I fan della serie troveranno quello che è probabilmente il miglior gioco che si possa avere in questo tipo di ambientazione, una caccia all’uomo all’ultimo respiro che sa di giungla, coca e polvere da sparo.

Per chi non ha mai visto lo show, Narcos rimane comunque un boardgame valido, che sa appassionare e che limato qualche spigolo di troppo reimplementa meccaniche conosciute in maniera interessante e particolare.

È un acquisto obbligatorio per i fan della serie, ma è consigliato anche ai giocatori che hanno voglia di giocare a guardia e ladri nella giungla colombiana. In un parola: stupefacente.

 

 

 

75
Narcos: caccia all’uomo in una giungla da tavolo
Recensione di Giacomo Trevisan
ME GUSTA
  • Meccaniche semplici ma efficaci
  • Miniature fedeli alla serie
  • Un prodotto per i fan dello show
FAIL
  • Tempi di gioco non equilibrati tra Patron e Cacciatori in 4 o 5 giocatori
  • Se non si è fan dello show si perde molto l'atmosfera