Ecco le parole di David Ayer, regista di Suicide Squad, film della DC Comics che nel 2016 ha avuto successo, creando anche polemiche.

David Ayer è rimasto deluso dall’andamento di Suicide Squad, un film pieno di aspettative, e che non è andato così come desiderava (nonostante i buoni incassi), e così come desiderava anche il pubblico.

Il lungometraggio, tra i film più attesi del 2016, ha avuto un buon riscontro al box office, ma è stato criticato in maniera aspra sia dai giornalisti che dal pubblico. Il Joker di Jared Leto è stato tra i personaggi più contestati.

Ayer, negli ultimi tempi, si è spesso lasciato andare sui social a pensieri e riflessioni sul film, l’ultimo dei quali è stato un po’ diverso dal solito. Si ha l’impressione che il regista in maniera velata, abbia fatto trapelare una critica al film, che non è stato distribuito così come era stato da lui concepito. Ecco le sue parole:

I film sono fragili. Sono come sogni che escono fuori da una visione, e ti perseguitano. Hanno una loro logica, ed una loro verità.

E se cambiassi la destinazione durante il viaggio sarebbe ancora la stessa cosa? L’elemento di base in Suicide Squad era Harley, ed il suo viaggio.

Quello era il suo film, e la relazione con il Joker era il punto centrale emotivo della storia. Un regista tiene una bussola invisibile tra le mani. Guida ogni performance, ed ogni ripresa.

Quella bussola segna il punto d’arrivo. Ma se la bussola cambiasse durante il percorso, il viaggio si sarebbe comunque compiuto?

 

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Dietro questa sorta di messaggio filosofico è chiaro che David Ayer ha fatto intendere che il film non è stato realizzato nella maniera che intendeva più esatta per la sua visione.

E per testimoniare questo pensiero ha inserito anche una foto del Joker di Jared Leto, che riprende una parte finale alternativa del film, che non è stata mai mostrata al pubblico.