Per l’ennesima volta uno stragista americano ha annunciato le sue intenzioni su 8Chan, la versione dopata e più anarcoide di 4Chan. Ora mezzo mondo chiede la testa del suo proprietario.

Il 3 agosto un ragazzo ventunenne di nome Patrick Crusius ha aperto il fuoco all’interno di un Walmart di El Paso. Prima della strage Crusius aveva pubblicato il suo manifesto sull’imageboard 8Chan.

Il 3 agosto un ragazzo ventunenne di nome Patrick Crusius ha aperto il fuoco all’interno di un Walmart di El Paso, uccidendo una ventina di persone, e ferendone altrettante.

Prima della strage Crusius aveva pubblicato il suo manifesto sull’imageboard 8Chan. Nel documento viene anche citato, come ispiratore, Brenton Harrison Tarrant, il ragazzo che aveva aperto il fuoco all’interno di una moschea di Christchurch lo scorso marzo, uccidendo 50 persone. Anche Tarrant aveva pubblicato un manifesto su 8Chan poco prima della strage, che venne pure condivisa in una live streaming su Facebook.

Per l’ennesima volta l’animo anarcoide di 8Chan si ritorce contro i suoi proprietari e l’imageboard viene connessa direttamente ad una strage americana.

 È la terza strage collegata alla community di 8Chan in meno di 12 mesi.
8Chan inizialmente non nasce come rifugio della libertà di parola più totale. Era il progetto di un ragazzo di appena 19 anni, Fredrick Brennan.

Ma 8Chan inizialmente non nasce come rifugio della libertà di parola più totale. Era il progetto di un ragazzo di appena 19 anni, Fredrick Brennan. Brennan ha una rara malattia che lo costringe già da giovanissimo alla sedia rotelle e anche per questo passa molto tempo online.

Dopo che uno dei suoi forum preferiti divenne target di un raid organizzato dalla community di 4Chan, il ragazzino scopre il mondo oscuro ma seducente delle imageboard anonime.

Presto sviluppa l’idea di un’alternativa al sito, una imageboard dove sono gli stessi utenti a poter scegliere i channel dove scrivere, creando sezioni senza alcun limite o moderazione. Ad ottobre del 2013 nasce 8Chan.

Durante i primi mesi il sito non supera le poche centinaia di visitatori unici, ma poi succede l’inaspettato: scoppia il caso Gamergate.
L’imageboard inizia così a farsi una fama sinistra, di posto dove tutto è consentito.

Durante quel periodo 4Chan inizia ad eliminare diversi thread contro Zoe Quinn e gli utenti più radicali trovano rifugio proprio sul neonato 8Chan.

L’imageboard inizia così a farsi una fama sinistra, di posto dove tutto è consentito. La cosa degenera molto presto, con anche un brutto caso di pedopornografia.

Così Brennan si accorge di non avere gli strumenti per gestire la sua creatura, ormai diventata più grande di lui. Il sito viene acquistato da un ex veterano dell’esercito di nome Jim Watkins, che all’epoca già gestiva alcuni siti porno. Insomma, il tipo di persona che aveva il know-how per arginare il problema della pornografia minorile e gestire il chaos della piattaforma. E invece non sembra andata proprio benissimo a giudicare dalle ultime novità.

Ora 8Chan rischia grosso, forse addirittura la chiusura definitiva. Il sito in questo momento non è più raggiungibile.

Dopo la strage di El Paso Cloudflare ha deciso di interrompere ogni rapporto con l’imageboard: addio protezione contro gli attacchi informatici.

Poi è stato il turno della Epik, l’azienda incaricata dell’hosting che lavora già per molti siti di estrema destra. In quel caso un portavoce ha preso le distanze, sottolineando la natura anonima dei commenti come punto di discrimine tra 8Chan e i blog neonazisti.

The mass shootings in El Paso, Texas and Dayton, Ohio are horrific tragedies. In the case of the El Paso shooting, the suspected terrorist gunman appears to have been inspired by the forum website known as 8chan.

Unfortunately, this is not an isolated incident. 8chan is among the more than 19 million Internet properties that use Cloudflare’s service. We just sent notice that we are terminating 8chan as a customer effective at midnight tonight Pacific Time.

Si legge su un post pubblicato sul blog di CloudFlare lo scorso 5 agosto.

Jim Watkins, l’attuale proprietario di 8Chan è stato chiamato per una audizione davanti alla commissione per la Homeland Security degli USA.

Ma questa è solo la punta dell’Iceberg, ora sempre più persone vogliono fare chiarezza sulle responsabilità del sito. A partire dalla politica americana: Jim Watkins, l’attuale proprietario di 8Chan è stato chiamato per una audizione davanti alla commissione per la Homeland Security degli USA.

Regrettably, this is at least the third act of white supremacist extremist violence linked to your website this year.

Americans deserve to know what, if anything, you, as the owner and operator, are doing to address the proliferation of extremist content on 8chan.

Hanno scritto in una lettera congiunta i congressmen Bennie G. Thompson e Mike Rogers.

 

https://twitter.com/infinitechan/status/1158900722425110529?ref_src=twsrc%5Etfw%7Ctwcamp%5Etweetembed%7Ctwterm%5E1158900722425110529&ref_url=https%3A%2F%2Fwww.ilpost.it%2F2019%2F08%2F07%2Fjim-watkins-8chan-invitato-testimoniare-congresso%2F

 

James Watkins sta tornando negli USA per presenziare davanti ai politici americani, ma né lui, né il giovane fondatore Fredrick Brennan vivono più là. Sono entrambi residenti delle Filippine. Brennan, va detto, non ha più responsabilità sul sito e in una recente intervista ha ripudiato l’animo anarchico di 8Chan. 

Sta di fatto che ora anche le autorità filippine vogliono fare chiarezza. La NBI (l’equivalente filippina dell’FBI) ha aperto un’indagine per accertare che Watkins e gli altri moderatori non siano stati negligenti nella moderazione del sito. Se abbiano insomma tentato proattivamente di evitare che un episodio come quello di Christchurch si ripetesse, cosa che è effettivamente successa. Ma non solo: vogliono anche capire quanto sia influente 8Chan nel Paese asiatico.

Insomma, questa distopia (o utopia, a seconda di come la si veda) libertaria del web sembra proprio arrivata il capolinea. E ora James Watkins rischia grosso per aver sottovalutato fin dove poteva spingersi la depravazione della community che ha gestito in prima persona fino ad oggi.