…e quello che vedi in Stranger Things 3 sono – ovviamente e inevitabilmente – le mille citazioni pop, le infinite strizzate d’occhio a film, serie e fenomeni degli anni 80 che i gemelli Duffer hanno infilato in questa nuova stagione della loro serie a base di mostri, nostalgia, BMX e carismatici sceriffi sovrappeso.
Siccome l’elenco di quelle che mi sono capitate davanti agli occhi è molto lungo, le ho raggruppate per argomenti. Aree tematiche, se vogliamo, così – se volete – potete pure cavarne un mini Trivial Pursuit da giocare con i vostri amici impallinati (ce n’è già uno ufficiale di Stranger Things, ma non divaghiamo): chi becca per primo tutte le citazioni cinematografiche, metti, è il nuovo ras della vostra banda. Sort of.
Magnum P. H.
Le Serie TV
Acca come Hopper, chiaramente. Evan Rachel Wood ha dichiarato che gli uomini come Jim Hopper – gelosi e collerici – sono da evitare perché pericolosi, ma lo sceriffo Hopper, amatissimo da molti fan, non ha avuto modo di prendersela, perché impegnato nella serie a travestirsi da Magnum P.I. (1980-88), con baffoni e camicione hawaiane che fanno anni 80 quanto uno scaldamuscoli fluorescente.
Per mettere le cose in chiaro, David Harbour nel primo episodio mangia Doritos mentre guarda, in compagnia della sua tristezza, il pilota della serie con Tom Selleck.
Sempre nel primo episodio, Joyce ricorda le serate da divano con Bob trascorse guardando Cin Cin (1982-93) in TV. Nella puntata 7, Robin chiama Michael J. Fox Alex P. Keaton, perché prima di diventare la stella di Ritorno al Futuro, l’attore era famoso soprattutto per Casa Keaton (Family Ties, 1982-89).
È anche l’unica cosa che Steve sembra ricordare di Ritorno al Futuro – insieme al fatto che la madre si voleva fare Marty – nell’ultimo episodio. Prima di tutto quel casino, a Hopper piaceva guardare Miami Vice (1984-89) in TV con Eleven, il venerdì sera.
Meglio di Phoebe Cates
Il Cinema
Fuori di testa (Fast Times at Ridgemont High, 1982), di Amy Heckerling e scritto da Cameron Crowe, è citato diverse volte in modo esplicito in Stranger Things 3. E non solo per quel sagomato di Phoebe Cates – parametro della bellezza femminile contemporanea secondo Dustin – intenta a slacciarsi il bikini che Steve butta giù nella videoteca.
Ci sono anche la passerella di Billy a bordo piscina, davanti alle signore madri di famiglia su di giri, e Steve e Robin che lavorano in una gelateria del centro commerciale (la Cates serviva in una tavola calda in un altro shopping mall all’inizio di Fuori di Testa).
Convoy dei Transformers e gli altri giocattoli animati da Eleven/Undici nel primo episodio, alla festa di bentornato per Dustin, ricordano una scena di Puppet Master – Il burattinaio (1989). La scimmia con i piatti inquietante è un giocattolo visto tante volte, anche in Toy Story 3 (2010).
Nel secondo episodio, Billy che incontra il suo doppelgänger è una citazione da L’invasione degli ultracorpi, o meglio dal suo remake più prossimo agli anni di Stranger Things, Terrore dallo spazio profondo (1978) di Philip Kaufman, che è del ’78.
Nel terzo episodio, Max e Undici commentano una foto a doppia pagina di Ralph Macchio di Karate Kid (1984) su una rivista. Sulla copertina di quel magazine (“SuperTeen”) ci sono per la cronaca anche John Taylor dei Duran Duran e Ricky Stratton de Il mio amico Ricky (1982-87).
Nel quarto, i contenitori con il fluido verde sono un omaggio ai cilindri criogenici di Jurassic Park. La scena dei velociraptor del film di Spielberg – il bastardo assassino di triceratopi!1!! – è omaggiata nell’episodio 8, quando i ragazzi si nascondono dietro al bancone. I condotti dell’aria con un tizio che ci striscia dentro fanno invece praticamente genere cinematografico a sé. Yippee ki-yay.
Il Giorno degli Zombie (1985, Day of the Dead) di Romero è citato sia direttamente (è uno dei film mostrati al cinema dello shopping mall Starcourt, insieme a Ritorno al Futuro (1985) e Cocoon), sia dagli sgherri posseduti, gli scorticati del Mostro Ombra, mostrati in piedi uno accanto all’altro nel sottoscala nel quarto episodio.
Al cinema dello Starcourt è indicato come un’anteprima, perché altrimenti saremmo alle prese con un piccolo anacronismo: la puntata si svolge prima del 4 luglio, ma il film di Romero è uscito il 19 di quel mese.
Quanto al mostro assemblato dai minion fusi, è un chiaro inchino a La Cosa (1982 )di Carpenter in versione solida e a The Blob (1958)in quella liquida. Ma quando spalanca la bocca e cola bava su Nancy (puntata 6) diventa un cugino di secondo grado dello xenomorfo di Alien (1979). Sempre nella sesta puntata, quando Undici se ne va a spasso con la mente nel mondo nero del Sottosopra, la colonna sonora si avventura dalle parti di quella di Halloween (1978). Sì, ancora Carpenter.
Nell’episodio 7, i ragazzi barricati nella baita strizzano entrambi gli occhi a La Casa (1981) di Raimi (a casa di Jonathan c’è pure un poster di Evil Dead accanto a quello dei R.E.M.), nell’ottavo Dustin chiama Mike alla radio “Griswold”, come il cognome della famiglia di Chevy Chase in National Lampoon’s Vacation (1983) di Harold Ramis.
E sì, nell’ottava puntata, Dustin e Suzie cantano il tema de La Storia Infinita (1984) come dei Limahl senza capelli improponibili, ma questo lo sapete già.
Altro: la trasformazione di Billy in mostro fa molto La Mosca (1986) di Cronenberg, e il sindaco Larry Kline (il Cary Elwes de La storia fantastica) è vestito in una scena come Gordon Gekko in Wall Street (1987), bretelle incluse.
L’Alba dei Russi Dementi
Sì, il cattivo russo inarrestabile, Grigori (Andrey Ivchenko) è un clone sovietico di Terminator e di Arnoldone nostro, ma alla base di tutto il piano di invasione dei russi scemi e malvagi (ma soprattutto scemi) c’è Red Dawn. Non il remake con Chris Hemsworth del 2012, ma l’originale Alba Rossa di John Milius, film dell’84 in cui i sovietici hanno invaso il Colorado e tocca a una banda di ragazzini partigiani prenderli a calci in culo.
Superfumetti in TV
Max mostra a Undi alcuni fumetti DC Comics, come Wonder Woman #326 e Green Lantern #185, entrambi del luglio ’85. Il secondo era scritto da Len Wein (il papà di Wolverine e Swamp Thing) e illustrato da Dave Gibbons, il disegnatore di Watchmen.
Il baracchino radio di Dustin per contattare Suzie si chiama Cerebro, come la macchina usata dal Professor Xavier per amplificare la portata dei suoi poteri telepatici nei fumetti degli X-Men.
Nel quinto episodio, Robin spiega a Steve che il Promethium è una sostanza usata da Victor Stone, il Cyborg dei Teen Titans della DC Comics.
Varie e Poco Eventuali
Farrah Fawcett sulla lacca usata da Dustin come spray urticante: lo sanno tutti che le Charlie’s Angels hanno grosse responsabilità per il buco nell’ozono. I colleghi del giornale che bullizzano Nancy la chiamano “Nancy Drew“, come la protagonista di una celebre serie di romanzi pubblicati a partire dagli anni 30 (in Italia dagli anni Settanta, nella collana Il giallo dei ragazzi della Mondadori).
A quale Atari stanno giocando Lucas e Mike, quando ne parla Max? Al vecchio 2600 o all’Atari 5200 (che è dell’82)? Il 7800 sarebbe uscito solo l’anno dopo. Che meraviglia quelle scatole di cereali degli anni ’80, con Mr. T, i Puffi, Ghostbusters,Donkey Kong… I pity the fools che non consumano zuccheri e cereali nel latte la mattina.
Infine: morte ai dannati Mio mini Pony, ora e sempre. Sorry, bronies, ma è così.
Bonus
NdItomi: Ne aggiungo solo due che mi sono piaciute un sacco: La prima è Suzie che legge “Il mago di Earthsea” di Ursula Le Guin, la regina del fantasy… mi pare perfetto anche perché la canzone di iniziazione del suo Finder’s Lodge inizia così:
Please bring strange things
E poi le tante citazioni alla New Coke: proprio nel 1985 la Coca Cola tentò di rinnovare la sua ricetta per meglio competere con la Pepsi che risultava più vincente tra i giovani e aveva appena avuto la genialata del Pepsi Challenge… la New Coke si rivelò un disastro e l’anno dopo si ritornò alla ricetta classica. È da allora che viene indicato anche “Classic” nella Coca Cola normale.
Community
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