La Bambola Assassina torna al cinema dopo trent’anni. Non solo Chucky cambia faccia e cambia origine, ma questa volta Andy non sarà da solo. Una super teen squad è pronta ad affrontare il terribile bambolotto. Ce la faranno? Lo scopriremo dal 19 Giugno in sala, intanto facciamo un ripasso di alcune delle teen squad più celebri tra cinema e serie tv.

Credete davvero che tutti i giocattoli siano solo giocattoli? Alcuni possono essere talmente pericolosi da essere… letali. Come fare a fermarli? Bisogna mettere su una teen squad che sappia arrivare alla radice del problema, superando uno degli ostacoli più grandi per l’essere umano: la paura.

Se nel 1988 La Bambola Assassina rappresentava l’incarnazione di un serial killer all’interno di un giocattolo che diventava la nemesi di un qualsiasi bambino, dopo trent’anni Chucky torna nuovamente a giocare con noi, questa volta però attraverso le nostre paure di oggi: il mezzo usato questa volta è qualcosa che troviamo nel nostro quotidiano, in ogni momento della giornata, ovvero la tecnologia.

 

La Bambola Assassina

 

E questa volta il nostro giovane protagonista non sarà solo.

E questa volta il nostro giovane protagonista non sarà solo. Del resto, gli amici servono proprio nel momento del bisogno, no? Ecco perché Andy avrà bisogno di tutto l’aiuto possibile ed immaginabile per poter rispedire all’inferno, una volta per tutte, l’odiosa bambola Chucky.

Nei momenti difficili, che sia un cadavere o un tesoro da trovare, delle creature venute dal sottosopra da uccidere o un terrificante pagliaccio, gli amici vengono sempre in soccorso, perché l’unione fa la forza, e il genere teen – tanto al cinema quanto in TV – questo lo sa benissimo.

Ecco perché dagli anni ’80 le teen squad sono diventate un vero e proprio simbolo per un certo filone cinematografico, al quale ovviamente la nuova La Bambola Assassina, non può non strizzare l’occhio.

 

 

 

Goonies

Richard Donner, 1985

 

La Bambola Assassina

 

Hanno compiuto 34 anni solo una settimana fa. Alcuni di noi sono cresciuti con loro. Altri li hanno scoperti nel tempo. Per molti di noi hanno rappresentato l’inizio, l’origine, di molte avventure, soprattutto quella nel mondo del fantastico, del cinema per ragazzi e del mondo nerd.

Un simbolo ormai immortale, nonché uno dei film più divertenti e cult della storia del cinema, i Goonies hanno rappresentato esattamente quel tipo di amicizia che portava un gruppo di amici ad affrontare incredibile avventure. E se qualcosa andava male? Ovviamente tutti erano disposti a sacrificarsi per l’altro.

Mikey Walsh, Brandon “Brand” Walsh, Lawrence “Chunk” Cohen, Clark “Mouth”, quanti di noi hanno sognato almeno una volta di unirsi a loro? Quanti di buttarsi alla ricerca di tesori perduti, di sfidare la furia di Mamma Fratelli ma, anche, di dare una mano al simpaticissimo Sloth? Non mentite, perché tanto lo so che qualcuno di voi lo sogna ancora.

 

La Bambola Assassina

 

Il mondo degli adulti contro quello dei ragazzi, ma anche la grande forza dell’immaginazione e dello spirito d’avventura. Basato su un soggetto di Steven Spielberg e scritto da Chris Columbus, diretto da Richard Donner, i Goonies è un classico veramente immortale, con la giusta dose di comicità ed avventura e una colonna sonora unica.

 

 

 

Stand by me – Ricordo di un’estate

Rob Reiner, 1896

 

La Bambola Assassina

E parlando di “coming of age”, forse questo è il film dei film. Un vero e proprio percorso di formazione, lungo quanto un “ricordo d’estate”, un segreto e un terribile mistero, che pesa ancora nell’anima dei giovanissimi protagonisti coinvolti.

A differenza de i Goonies, Stand by me lavora su un piano di maturità più elevato, mettendo i protagonisti di fronte ai primi ostacoli della vita e portandoli a passare il labile confine tra infanzia ed età adulta.

Gordon ‘Gordie’ Lachance, Chris Chambers, Teddy Duchamp e Vern Tessio sono i protagonisti di questa storia, di questa avventura. La ricerca di un corpo. Ognuno spinto da motivi differenti, ragioni diverse, ostacoli opposti, ma che poi porterà i protagonisti a compiere comunque lo stesso percorso, insieme.

 

La Bambola Assassina

 

Tratto da The Body uno dei più bei racconti di Stephen King, Stand by me è una delle pietre miliardi del cinema per ragazzi. Altra pellicola di fondamentale importanza per la formazione, ma anche per il genere “teen”.

 

 

 

 

Buffy

Joss Whedon, 1997 – 2003

 

La Bambola Assassina

 

Buffy non è solo una serie che ridefinì, in quegli anni, il concetto di eroina. Non è solo una serie divenuta negli anni cult, che proprio in questi giorni è tornata in televisione. Non è neanche una serie unicamente sui vampiri o sul sopranaturale.

È una serie sull’amicizia, sulla forza dell’unione e del restare insieme per poter sconfiggere qualsiasi cosa, anche le forze del male. E a prendere a calci nel culo il maligno, la Scooby Gang guidata da Buffy Summers, una studentessa che viene scelta per ricoprire un importante e fondamentale ruolo: essere la cacciatrice.

Le responsabilità per Buffy sono veramente tantissime, e non sempre uccidere mostri, demoni e vampiri è cosa facile, soprattutto quando questi ultimi sono abbastanza affascinanti da farti battere il cuore (e datemi un bel cinque se siete #teamAngel!).

Come fare se si è da soli? Semplice: impossibile! Ed ecco che arrivano in soccorso gli amici di una vita, quelli di sempre, gli stessi che si ritroveranno immischiati in questo assurdo mondo più di quanto avrebbero immaginato, ma che mai e poi mai abbandoneranno la loro Buffy, anche quando ci si troverà ad un passo dal precipizio.

 

La Bambola Assassina

 

Per quanto all’epoca i protagonisti ci potessero sembrare poco teen, sicuramente la Scooby Gang è tra le teen squad più iconiche della serialità anni ’90. Un gruppo davvero affiatato che, negli anni, ha ispirato moltissime altre serie tv.

 

 

 

Stranger Things

Matt e Ross Duffer, 2016 – in corso

 

La Bambola Assassina

 

Diretto discendente moderno in salsa anni ’80 proprio di Stand by me e dei “piccoli brividi” (ma neanche troppo piccoli) creati da Stephen King, impossibile non citare i ragazzi di Stranger Things che proprio il prossimo 4 Luglio torneranno su Netflix con la terza stagione di una delle serie più amate degli ultimi anni.

I fratelli Duffer, creatori della serie, hanno davvero avuto un colpo di genio ma, sfruttando la loro stessa esperienza, hanno anche saputo cavalcare la nuova ondata degli anni ’80, costruendo una serie non solo con una storia originale ma anche attraverso il citazionismo, l’easter egg e, ovviamente, la nerd e pop culture.

 

La Bambola Assassina

 

Creature mostruose che strizzano l’occhio tanto alla cultura del gioco di ruolo quanto alla letteratura di Lovecraft, ragazzine dai poteri telepatici sorprendenti, sparizioni, biciclette e una cittadina un po’ sopra le righe. Gli ingredienti ci sono proprio tutti.

Stranger Things è un vero e proprio cult. In questi anni ci siamo affezionati non poco ai personaggi di Eleven, Mike, Dustin, Lucas e Will. Ci sembra quasi di conoscergli da sempre, e con l’andare del tempo la cittadina di Hawkins sembra diventare un posto sempre più calamita di oscuri presagi e mondi paralleli pronti ad inglobare all’interno di sé l’intero mondo.

 

 

 

IT

Andy Muschietti, 2017

 

La Bambola Assassina

 

La febbre Stephen King continua. Mostro sacro della letteratura horror, sia come punto di ispirazione che per le trasposizioni al cinema, ancora oggi le opere di King sono un punto forte nell’immaginario. Sicuramente, parlando di teen squad, primi fra tutti andrebbero citati loro, “il club dei perdenti”.

Un gruppo di ragazzini dalle ginocchia sbucciate, storie di vita differenti, conflitti con i genitori, che soli contro il mondo si ritrovano ad affrontare una delle creature più terrificanti che possano esistere: la paura. Parlando di opere di formazione da leggere in età adolescenziale e poi ritrovare, IT è sicuramente una di queste.

Romanzo che aveva già visto una sua trasposizione negli anni ’90 in chiave seriale, ma che due anni fa è arrivato al cinema con Andy Muschietti e, il prossimo 5 Settembre, ritornerà con la seconda parte.

Nella prima parte del film, dove Muschietti ha deciso di rappresentare solo l’età adolescenziale dei protagonisti, tenendo quella adulta per una seconda parte ben più spaventosa, il cuore della storia è proprio quella di un racconto di formazione, cercando di tenere il più possibile fede al romanzo originale. Un film di corse a perdifiato, eterne promesse e un fedeltà incondizionata verso gli amici che non avremo mai più.

 

La Bambola Assassina

 

Il percorso, il viaggio, che i giovani protagonisti sono chiamati a fare è proprio quello di superare le loro più grandi paure, facendo la solenne promessa che se tra ventisette anni, quando ormai tutti saranno molto lontani da Derry, quelle paure dovessero tornare a bussare sarebbero stati pronti per schiacciare, una volta per tutte, il male.

Ma spesso il “male” non ha occhi gialli e denti aguzzi. No, quello è solo uno scudo, un arma di difesa per non guardare davvero da vicino il vero male che, spesso e volentieri, si nasconde proprio nelle persone che più ci sono vicine.

E, in questo, King è maestro indiscusso. In fondo, nella nostra esistenza, tutti noi ci siamo sentiti, almeno una volta, un po’ dei “perdenti”.

 

 

 

Vi ricordiamo che La Bambola Assassina arriva nei cinema italiani il 19 giugno in anteprima mondiale, ecco il trailer italiano: