Microsoft ha svelato ufficialmente il futuro di Xbox, che passa da una nuova console – nome in codice Scarlett – ma non solo.
Durante la conferenza Microsoft ha confermato il suo impegno nel sostegno del gioco da console, scelta fondamentale per tutti i giocatori che desiderano un hardware progettato, realizzato e ottimizzato per il gioco. Phil Spencer ha dichiarato di aver recepito, dunque, i feedback della community, ed è con questo spirito che il team Xbox che ha già lavorato all’hardware di Xbox One S e Xbox One X si sta dedicando a Project Scarlett.
La nuova macchina della casa di Redmond promette di alzare l’asticella per il panorama console in termini di potenza, velocità e prestazioni, arrivando nella Holiday Season 2020 insieme all’attesissimo Halo Infinite.
Con un nuovo processore AMD fatto su misura, la memoria GDDR6 ad ampia larghezza di banda e un’unità SSD di nuova generazione, Project Scarlett darà agli sviluppatori gli strumenti di cui hanno bisogno per realizzare tutte le loro visioni creative.
Si parla quindi di un salto enorme, con risoluzione fino a 8K e 120 fps, ray-tracing, e supporto a velocità di aggiornamento variabile, oltre a una drastica riduzione nei tempi di caricamento con il supporto alle unità SSD progettate appositamente per la console.
Oltre a offrire ai giocatori i titoli che desiderano su console e PC, Microsoft punta ad offrire la possibilità di giocare ovunque e con chiunque portando Xbox nel cloud.
Microsoft ha infatti annunciato la possibilità di fare stream dei giochi da console a partire da questo ottobre. Attraverso lo streaming da console, i giocatori avranno accesso alla loro libreria di giochi su Xbox One e ai titoli Xbox Games Pass dovunque si trovino, con la possibilità di fare streaming direttamente da una console Xbox a un device mobile.
Questo briefing all’E3 2019 stabilisce un passo importante per Project xCloud, visto che i partecipanti all’evento losangelino saranno i primi al mondo a poter giocare a titoli Xbox One attraverso streaming su smartphone e tablet.
