Dal 26 maggio al 22 settembre il Paff! – Palazzo Arte Fumetto Friuli di Pordenone ospita la personale intitolata “Giorgio Cavazzano – side by side” dedicata ad uno dei più importanti fumettisti italiani.
Il nome di Cavazzano è indissolubilmente legato a quello della Disney visto che in 50 anni di carriera, ripercorsi accuratamente dalla personale recentemente inaugurata, l’artista ha dato vita ad alcune delle storie più interessanti e significative della testata Topolino costituendo un vero e proprio punto di svolta rispetto la precedente generazione di disegnatori, ancorati a canoni più tradizionali, e affermandosi con il suo tratto rivoluzionario che oggi risulta ancora attuale ed apprezzato in tutto il mondo.
Come per il celebre Topolino anche nel destino di Cavazzano è un battello a vapore a segnare uno dei momenti più importanti della sua carriera.
Classe 1947, veneziano, Giorgio Cavazzano inizia a lavorare per la Disney all’età di soli 15 anni quando un casuale incontro su un vaporetto lo mette in contatto con la fidanzata di Romano Scarpa, storico disegnatore Disney.
Scarpa, fumettista al tempo già affermato, prende sotto la sua ala protettiva (probabilmente quella di un papero!) un giovane promettente artista che esordisce sulle pagine di Topolino nel dicembre del 1962 come inchistratore ma dopo soli 5 anni mostra a tutti le proprie capacità di disegnatore con la prima stroria “Paperino e il singhiozzo a martello”.
Piano piano lo stile di Cavazzano si evolve verso la sua attitudine personale, caratterizzata da forme morbide ma dinamiche, con le quali riesce a creare personaggi dotati di incredibile espressività inseriti all’interno di impaginazioni eccentriche e non convenzionali.
Alla collaboraizone con la Disney si accompagnano altri progetti che lo portano a sviluppare soggetti originali (Walkie & Talkie, Oscar e Tango, Capitan Rogers eccetera) e a prestare il proprio tratto inconfondibile per dare nuova iterpretazione a celebri characters del fumetto nazionale ed internazionale tra i quali è possibile citare Diabolik, Dylan Dog, Groucho, Ken Parker, Lupo Alberto.
A Cavazzano va il merito di ad aver disegnato “Il mistero del Vetro“, la prima storia di Spider-Man interamente realizzata da italiani (ambientata a Venezia), ma celebri sono le collaborazioni del Maestro con la casa editrice Bonelli e con testate francesi (Journal de Mickey, Super Picsou Géant ecc.). Assieme a Tiziano Sclavi realizza la saga di Altai & Jonson nella quale dà libero sfogo alla sua passione per i veicoli che, unitamente a quella per il cinema, lo contraddistingue sin dagli albori della sua carriera.
Sono celebri in tutto il mondo le rivisitazioni in chiave disneyana ad opera del Maestro: Casablanca, La Strada, La vera Storia di Novecento. Reinterpretazioni a fumetti delle pellicole originali nelle quali lo stile unico di Cavazzano è capace di regalare una differente chiave di lettura dell’opera senza mai stravolgere il senso dell’autore.
La medesima attenzione si ritrova all’interno del Tributo ad Hugo Pratt, il recente e bellissimo “Topo Maltese – una ballata del topo salato” inizialmente pubblicato sul settimanale Topolino e poi rieditato in albo di grande formato per permettere di ammirare al meglio le tavole del Maestro.
Non è certo un caso se un artista di questo calibro, al quale va anche il merito di aver creato dei personaggi Disney come Ok Quack, l’ispettore pasticcione Umperio Bogarto, Paperinika e Rock Sassi, abbia stretto un sodalizio artistico con una delle voci più belle del panorama musicale italiano.
È infatti nota la passione per la musica dell’artista che oltre ad avere un passato come batterista nella band de “I Randagi” (il cui nome è un omaggio al cartoon Lilly e il Vagabondo) ha realizzato le illustrazioni dell’album Christmas Song Book di Mina nel quale la celebre “Tigre di Cremona” viene paperizzata seocndo i canoni tipici dell’artista e resa protagonista di alcune scene assieme ai protagonisti del panorama disneyano.
Altri celebri personaggi della musica e dello spettacolo sono stati “paperizzati” dall’autore: Giovanotti, Vasco Rossi e l’amico giornalista Vincenzo Mollica.
50 anni di carriera e non sentirli
Tra tavole originali, schizzi, bozzetti e dipinti in acrilico la mostra è una vera delizia per gli occhi di qualsiasi amante dell’arte. I lavori presenti, suddivisi per aree tematiche dall’allestimento curatissimo, permettono di apprezzare la carriera dell’artista attraverso la moltitudine di lavori e collaborazioni a cui ha partecipato.
L’amore di Cavazzano per le proprie origini traspare dai richiami a Venezia che si respirano sovente nelle complesse architetture con cui il Maestro è solito arricchire le proprie illustrazioni.
La tendenza di Cavazzano a mettere parte di se nelle proprie opere è qualcosa che lo contraddistingue da sempre come lo stesso Maestro, presente all’inaugurazione, tenutasi il 26 maggio, ha voluto raccontare in un rapido scambio di battute al quale si è prestato.
Il rapporto con la Disney è stata la chiave della mia vita perchè con i personaggi Disney ho trovato un modo molto divertente di vivere le avventure che raccontavo assieme agli sceneggiatori. L’aspetto più interessante è che in questo percorso mi è stato dato lo spazio per creare progetti personali senza mai tralasciare la mia produzione più “classica“.
Sono grato ai paperi e ai topi e mi diverte ancora tantissimo disegnarli e questo è un aspetto molto importante visto che la mia produzione si compone di circa 29.000 pagine tra vignette, copertine e cose varie, ed in cantiere ci sono ancora tante nuove iniziative.
Fortunatamente posso dire di no, il mio lavoro è una sorpresa continua che arriva con ogni sceneggiatura che mi viene sottoposta ed è attorno a quella che nasce e si evolve il disegno.
Nel contempo, mentre la mia collaboraizone con l’Italia prosegue, per curiosità mi sono voluto cimentare con un sistema di impaginazione differente e sono approdato anche nei paesi scandinavi così ho potuto confrontarmi con una dinamica di disegno differente che si traduce in un accrescimento continuo.
L’evoluzione dei personaggi poi mi aiuta costantemente a cercare di contestualizzare il tratto a seconda delle vicende che devono affrontare.
Alla fine la matita descrive quello che sono io. Sono romantico, impulsivo, gioioso e triste e in qualche maniera tutti i miei personaggi rappresentano un lato della mia personalità. Da Altai & Jonson a Paperoga in tuttti i miei disegni c’è una parte di me, del resto capita che mia moglie ogni tanto mi faccia notare che cammino come Pippo!
Ed il legame con la moglie è qualcosa di estremamente profondo che l’artista ha voluto sottolineare anche nel discorso di inauguraizone della mostra quando dedicando l’evento proprio a lei e sottolineando l’importanza che questo legame ha avuto.
“Nella carriera di un artista i momenti bui non mancano” ha esordito il Maestro “il lungo viaggio raccontato in questa mostra non si sarebbe potuto realizzare senza mia moglie che mi ha voluto sempre al suo fianco e mi ha dato suggerimenti, spunti e idee che fanno tutte parte di questo percorso“.
le immagini Disney sono © Disney/Panini