Non si può certo dire che il mondo fantasy creato da George Martin per A Sword of Ice & Fire sia pieno di magia, ma è pur vero che qualcosa c’è e nella puntata della serie TV dedicata alla battaglia di Winterfell abbiamo finalmente assistito a diversi incantesimi, anche molto potenti.

Spoiler Alert: Inutile dire che questo articolo è infarcito di spoiler sulla puntata s08e03 “The Long Night” della serie tv Game of Thrones, siete avvisati.

 

La prima scena che fa venire la pelle d’oca della puntata è quella in cui Melisandre, sacerdotessa del culto di R’hllor, invoca i suoi poteri attraverso il Signore della Luce e “buffa” tutta l’armata di Dothraki sul campo con un vastissimo Burning Sword.

L’effetto è davvero bellissimo, la notte si illumina delle lame infuocate e per una momento pensiamo che si, la vittoria è possibile.

 

 

Melisandre deve essere davvero molto potente per riuscire ad espandere l’incantesimo su così tanti guerrieri, probabilmente ha preferito puntare sul numero invece che sulla quantità di danno aggiuntivo. Anche la durata non sarà stata un granché, ma come abbiamo avuto modo di vedere poco dopo nella puntata… la durata non era così importante…

La battaglia entra nel vivo e il Night King sfodera la sua abilità e potenza magica con una mossa iniziale super classica: un insieme di Ice Storm e Fog Cloud che limita la visibilità e impedisce a Daenerys e Jon di usare efficacemente i loro draghi nella battaglia.

Anche in questo caso l’estensione e la durata dell’effetto sono davvero strepitosi, ma evidentemente il Re della Notte ha sia il livello che i punti magia necessari per non preoccuparsi di esagerare.

 

 

Sul fronte opposto pare che l’unico incantesimo disponibile sia “morire facilmente”, ma ci pensa ancora Melisandre a salvare la situazione quando riesce a dare fuoco alla palizzata a protezione di Winterfell con quello che è evidentemente un Wall of Fire di proporzioni gigantesche. Qui la sardotessa della Luce direi che finisce tutti i punti magia…

 

 

Daenerys trova il Night King allo scoperto e pensa bene di inondarlo di fuoco con il soffio di Drogon, ci crediamo anche noi per qualche secondo, ma era abbastanza ovvio che il re della notte si fosse fatto un Resistance al fuoco grande come una casa…

 

 

A questo punto la battaglia entra nel vivo e i maghi passano in secondo piano: molto meglio lasciare lavorare le armate a suon di spade e morti sul campo… soprattutto meglio per il Night King che, una volta arrivato sul campo e incalzato dalla carica di Jon, pensa bene di pararsi il culo spendendo punti magia in un enorme Raise Dead

 

 

Nerf the Night King!

Tra l’altro ha una variante “leggermente” più potente, che si può effettuare con un raggio (bello ampio a giudicare dal risultato) e non a contatto… con un casting time di qualche secondo… Nerf the Night King!

È qui che Tyrion pensa che si, nascondersi nelle cripte quando attacca un negromante non è mai una buona idea…

Bran si dimostra inutile per l’ennesima volta e lancia l’ennesimo incantesimo di visione inutile. Grazie Bran, fai da esca e non rompere il cazzo.

La battaglia sembra definitivamente persa, ma entra in gioco la magic user che non ti aspetti: Arya. L’avevamo già vista usare “Disguise Self” in grande abbondanza durante la serie, ma adesso serve nascondersi per bene, per riuscire addirittura a prendere alle spalle il Night King. Sono tanti gli incantesimi che potrebbe aver usato, ma mi piace pensare che si sia preparata per bene e abbia sparato un bel Invisibility to Undead

 

 

Anche se dopo tutto l’addestramento fatto a Braavos direi che il Dio dai Mille Volti gli può aver dato anche una “semplice” e generica Invisibility da usare alla bisogna… magari non per delle ore, ma almeno quanto basta per prendere alle spalle un certo simpaticone azzurro…

Cosa è successo dopo lo sappiamo bene.

 

 

 

Mi sono dimenticato qualche incantesimo? Fatemelo sapere nei commenti.