Il 6 Aprile i sismografi di Insight hanno rilevato una vibrazione che sembra provenire proprio dall’interno di Marte.
Questa è la prima volta che vengono registrate vibrazioni che non sembrano causate dalle forze agenti in superficie, come i venti, bensì provenienti proprio dal sottosuolo marziano.
Il “martemoto” registrato, seppur di lievissima entità ed appena percettibile dai sensori, confermerebbe una attività sismica marziana fino ad oggi solo teorizzata: come sappiamo, la Luna e Marte non posseggono un’attività tettonica, ed i loro terremoti sono generati probabilmente dall’energia liberata dal raffreddamento e dalla successiva contrazione della crosta; nello specifico caso marziano, probabilmente anche dalla presenza di rimanenti hotspot vulcanici forse ancora attivi.
L’appena nata sismologia marziana, ha già una storia alle spalle: InSight porta con se un bagaglio scientifico iniziato con le missioni Apollo, con il posizionamento del primo sismografo lunare e culminato ad oggi con un complesso sistema di sensori protetti da una cupola isolante fornita dall’agenzia spaziale francese (Centre National d’Études Spatiales).
Lori Glaze, direttore della Planetary Science Division NASA commenta così:
“L’evento marziano del Sol 128 (128esimo giorno della missione, n.d.r.) è eccitante perché le dimensioni e la durata del sisma rispecchiano quelle dei lunamoti rilevati sulla superficie lunare durante le missioni Apollo”.
Il “martemoto” registrato, seppur di lievissima entità ed appena percettibile dai sensori, confermerebbe una attività sismica marziana fino ad oggi solo teorizzata