Chi è esattamente Hellboy? Qual è la sua storia e come è arrivato ad un certo punto a salvare il mondo dalla distruzione finale? Scoprite con me uno dei personaggi più iconografici del fumetto indipendente americano e rendetevi conto dei motivi che hanno portato a realizzare ben tre film sul Rosso.

Editorialmente parlando Hellboy nasce il 1 marzo 1994, con l’uscita de Il Seme Della Distruzione, per Dark Horse Comics.

Tuttavia il nostro semi-demone rosso ha avuto una genesi lunga almeno 3 anni, da una prima idea embrionale di Mike Mignola che nel 1991 realizzò un semplice sketch raffigurante un demone grezzo e piuttosto ferale che aveva ben poco a che spartire con il Rosso che ben conosciamo.

A parte il nome.

Già, alle volte basta un semplice nome per accendere la scintilla della creatività.

E così quel nome riemerge ad una convention di fumetto a Prato, due anni dopo, in una illustrazione a quattro mani tra Nicola Mari e Mike Mignola che era ospite dell’evento. Il primo disegnò un Nathan Never con uno stile che oggi definiremmo “mignoliano” e Mike realizzò il vero e proprio prototipo di Hellboy: un demone estremamente robusto, con le corna tagliate sulla fronte, le zampe che terminavano in zoccoli e l’importantissima mano destra guantata.

 

 

Il disegno fu realizzato in bianco e nero e, senza alcuna indicazione specifica, il colorista decise per un neutro grigio (che non stava per niente male).

Passò un anno e grazie all’aiuto di John Byrne, Mike Mignola realizzò finalmente la storia di esordio di Hellboy, che divenne successivamente un caso editoriale di straordinario successo e un simbolo del fumetto indipendente americano.

Mignola arrivava dal mondo dei supereroi, Marvel e DC, ma già al tempo quel tipo di ambiente con le sue restrizioni gli andava stretto. Lo dimostra in particolare l’elseworld Gotham By Gaslight (1989), diventato recentemente un lungometraggio animato, che inseriva Batman nella Londra vittoriana in una storia steampunk oscura e incredibilmente affascinante.

Considerate anche che in quegli anni stava nascendo Image Comics, oggi terza potenza americana dei fumetti, ma allora una vera e propria forza separatista che creò una rivoluzione nel mercato dei fumetti e nel trattamento che gli artisti ricevevano per la creazioni (un giorno vi potrei raccontare una storia su Len Wein e Wolverine, ma non è questa la sede opportuna).

Il richiamo ad un certo tipo di autorialità è sempre stato forte, marcatissimo in Mike Mignola. E di li a poco la sua creatura, Hellboy, gli permise di essere riconosciuto come uno degli autori americani più di successo degli ultimi anni.

Ma chi è esattamente Hellboy? Qual è la sua origine? Quale percorso lo ha portato agli eventi de La Caccia Selvaggia che vedremo al cinema tra qualche giorno?

Il vero nome di Hellboy è Anung Un Rama.

È un demone, figlio di Sara Hughes (1574) e del Duca dell’Inferno Azzael, nella cui mano destra di pietra è racchiuso un destino particolare: è destinato a sconfiggere Satana stesso e a diventare l’unico Re del’Inferno.

Solo che come spesso capita a questi personaggi al nostro Hellboy di seguire il suo retaggio non importa assolutamente nulla.

 

 

Il Seme della Distruzione

Hellboy viene evocato per sbaglio sulla Terra il 23 dicembre 1944, da un rito organizzato da Grigori Rasputin e da alcuni gerarchi nazisti dell’Ahnenerbe, volto a richiamare sulla terra Ogdru Jahad, il drago a sette teste precursore dell’Apocalisse.

Ma qualcosa non funziona e il piccolo Hellboy appare tra le rovine di una chiesa a East Bromwich, di fronte ai militari americani, alla medium Lady Cynthia Eden Jones e al professor Trevor Bruttenholm.

Quest’ultimo adotterà il cucciolo demoniaco e lo crescerà come suo figlio, per poi farlo entrare nel Buraeu for Paranormal Research and Defense, lo S.H.I.E.L.D. del paranormale del Mignolaverse.

La storia fa un salto temporale di 50 anni e ci mostra un Hellboy ormai adulto e particolarmente nerboruto, in netto contrasto con il professor Bruttenholm terribilmente invecchiato.

Bruttenholm è stato in spedizione con i fratelli Cavendish trai ghiacci del Polo alla ricerca di un mistero sepolto da secoli. L’esperienza ha generato un trauma terribile nell’uomo che non si riprenderà più, diventando l’ombra dell’uomo che era.

Ma una orribile creatura anfibia irrompe nella scena attaccando il professore e uccidendolo, lasciandogli solo il tempo di chiedere a Hellboy di indagare su villa Cavendish.

HB si recherà nel luogo indicato con i compagni Abe Sapien, l’uomo anfibio scoperto dal BPRD, e la pirocinetica Liz Sherman.

Li incontrerà i membri dei Cavendish, orribilmente mutati ma soprattutto Rasputin, intenzionato ad utilizzare Hellboy e la sua mano destra per richiamare nuovamente l’Ogdru Jahad e liberarlo nel mondo, grazie ad una connessione con Sadu Hem, progenie del Drago, risvegliato dall’incontro con Bruttenholm tra i ghiacci.

Nello scontro che ne scaturirà sarà proprio Rasputin ad avere la peggio, ma questo sarà solo l’inizio delle avventure del Rosso.

 

 

Il Risveglio del Demone

 

Nel secondo volume scopriremo di più del passato di Rasputin che, tornato in vita, racconterà alcuni dettagli a Ilsa Haupstein, nazista incaricata di dar vita al progetto Ragna Rok assieme a Ruprecht Kroenen e Leopold Kurz.

Nel secondo volume scopriremo di più del passato di Rasputin che, tornato in vita, racconterà alcuni dettagli a Ilsa Haupstein, nazista incaricata di dar vita al progetto Ragna Rok assieme a Ruprecht Kroenen e Leopold Kurz.

Per la prima volta si sente nominare la strega del folklore russo Baba Yaga che avrà un ruolo determinante nella saga e ricomparirà nella storia omonima dove sarà privata di un occhio dal nostro protagonista.

I tre risveglieranno il vampiro Giurescu perché sconfigga Hellboy, ma lo scontro sarà più duro del previsto. Infatti la madre di Giurescu è nientepopodimeno che la Dea Ecate in persona, la quale risveglierà i poteri latenti di Hellboy (facendogli crescere le corna), rivelandogli il suo destino.

Hellboy è Anung Un Rama, colui che conquisterà l’Inferno, ma il nostro protagonista ancora una volta rinuncerà al proprio retaggio sconfiggendo i due.

Nel frattempo Liz Sherman scoprirà l’esistenza di homunculus, un essere vivente creato con l’alchimia e per caso gli infonderà la vita, lasciandolo libero di vivere la propria vita.

Incontreremo l’omuncolo nel volume successivo, Quasi un colosso, che in una storia di legami familiari e di umanità toccanti raggiungerà il fratello per dare vita ad un singolo corpo che possa ospitare entrambi.

Se ne salverà solo uno, Roger, il quale diventerà poi parte del B.P.R.D. come agente operativo.

 

 

La Mano Destra del Destino e la Bara Incatenata

La verità sull’identità di Hellboy e sulla sua mano destra di pietra si apprenderà in questo volume, in cui Adrian Frost farà luce sul potere insito nella sua mano e sulla leggenda che gravita attorno ad essa.

Ma è con La Bara Incatenata che, tramite un sogno e alcune visioni, Hellboy racconterà all’amico Abe Sapien la triste storia che vedrà protagonista la madre, che scopriremo chiamarsi Sara Hughes e del demone che la mise incinta, Azzael, dando vita al nostro protagonista.

 

 

Una Scatola Piena di malvagità

Anche questa storia ha lo scopo di svelare nuovi particolari e dettagli del destino riservato ad Hellboy. Lo fa tramite Igor Bromhead, un ladro esperto di occultismo che dopo aver evocato un demone, Ualac, ne prende il controllo con lo scopo di impossessarsi della mano di pietra del Rosso.

Durante lo scontro, con un trucco riuscirà a sottrarre la corona di fuoco che già abbiamo visto adornare il capo di Hellboy, salvo poi essere trascinato all’inferno da Astarotte, che invece di aiutarlo lo muta in una creatura metà uomo e metà lucertola, condannandolo ad un’esistenza misera.

Astarotte ricorderà ancora ad Hellboy il suo ruolo nell’apocalisse, porgendogli la corona, ma di nuovo Hellboy rifiuterà, lasciando la sua corona all’Inferno, ad attenderlo pazientemente.

 

 

Il Verme Conquistatore

In questo lungo ciclo Hellboy e Roger saranno chiamati ad affrontare una minaccia extraterrestre degna del miglior Lovecraft. Si scoprirà infatti che i nazisti avevano stabilito un contatto con degli essere alieni di pura malvagità e in qualche modo questi avevano risposto al richiamo, cominciando il loro viaggio verso la terra in una capsula nazista.

All’interno vi è il Verme conquistatore, un’entità potentissima, capace di piegare il mondo alla sua voracità. Roger, in gran segreto, sarà sfruttato come una bomba vivente in forma di extrema ratio, ma il combattimento che ne scaturirà, grazie alla tenacia di Hellboy eviterà il sacrificio dell’homunculus.

Il Verme sarà sconfitto, ma il prezzo di questa missione sarà altissimo:

Hellboy infatti darà le dimissioni dal BPRD, contrariato dalle azioni dell’organizzazioni e inizierà un viaggio in solitaria in Africa.

Questa sembra essere anche la fine di Rasputin, che dopo un confronto con la reincarnata Dea Ecate (nel corpo di Ilsa Haupstein) che gli ricorda la futilità delle sue azioni per cercare di risvegliare Ogdru Jahad, finisce per scoppiare in mille pezzi; un frammento sarà recuperato misteriosamente da Baba Yaga.

 

 

Il Cadavere

In questa storia breve si torna indietro nel tempo, al 1959 e conosceremo Alice Mohaghan, che vedremo anche nel film in uscita. La bambina sarà rapita dalle fate che, non potendo più avere una stirpe, desiderano crescere la piccola come loro erede.

Il mutaforma Gruagach prenderà il suo posto, ma l’intervento di Hellboy scongiurerà il rapimento, ottenendo la restituzione della bambina da parte di Dagda, sovrano del regno fatato.

Alice, da adulta, svilupperà capacità sorprendenti e riceverà addirittura il diritto di governare il reame fatato.

 

 

 

Il Terzo Desiderio e L’isola

Nel primo volume Hellboy si troverà ad affrontare tre sirene che su richiesta della Strega dell’Acquitrino, devono catturare Hellboy e soggiogarlo mediante un chiodo piantata nel suo corno.

La strega intende uccidere Hellboy per salvare il mondo dall’Apocalisse, tuttavia il nostro riuscirà a salvarsi grazie al pentimento di una delle tre sirene.

La strega intende uccidere Hellboy per salvare il mondo dall’Apocalisse, tuttavia il nostro riuscirà a salvarsi grazie al pentimento di una delle tre sirene.

Dopo questa avventura, Hellboy viene dato per disperso, dato che il BPRD non ha più sue notizie da oltre due anni.

Su un’isola si ritroverà ad affrontare di nuovo la Dea Ecate e ad un certo punto si scoprirà tutta la storia di come è nato l’Ogdru Jahad agli albori del tempo e dello spazio, come diede origine alla progenie di Ogdru Hem e di come lo stesso sia stato imprigionato.

Il fallimento del Guardino che aveva in custodia l’Ogdru Jahad determinò la sua condanna a morte, ma la sua mano destra venne conservata, come una reliquia, che fu poi adorata dalla neonata stirpe degli uomini. Quella mano destra è esattamente la mano destra di Hellboy.

 

 

Il richiamo delle tenebre

Inizia qui il ciclo che porterà poi al climax finale delle avventure terrene di Hellboy, quello de La Caccia Selvaggia e La Tempesta e La Furia che vedremo al cinema.

Hellboy viene convocato dal più grande Saba di streghe che si sia mai visto. Il loro raduno è importante perché bisogna decidere chi sarà il nuovo Re delle streghe e il trono viene offerto ad Hellboy: in effetti il figlio di un demone e di una strega, destinato a soggiogare il mondo e l’inferno stesso sembra essere un più che ottimo candidato.

Ma ormai lo avete capito: ad Hellboy di diventare Re o capo di qualcosa non importa proprio un bel niente.

All’ennesimo rifiuto le streghe vanno nel panico ed Hellboy sarà catturato da Koku, servo di Baba Yaga, il quale lo imprigiona in una dimensione governata propria dalla strega a cui obbedisce.

Qui Hellboy sarà chiamato ad affrontare uno degli avversari più difficili di sempre, Koschei l’Immortale, reso schiavo da Baba Yaga che tiene il suo cuore in ostaggio. Baba Yaga è in cerca di vendetta per il suo occhio sottratto dal Rosso, ma c’ anche molto di più.

I due sembrano essere entrambi immortali, impossibili da abbattere e servirà il sacrificio dello spirito di una bambina, Vasilisa a permettere ad Hellboy di scampare all’incessante attacco di Koschei. Nemmeno la Morte stessa vuole Hellboy consapevole che il suo ruolo nel destino del mondo è ancora tutto da compiersi.

Nel frattempo Gruagach, la creatura che aveva rapito Alice Monaghan, intende riportare in vita la pericolosa Regina delle Streghe, Minue, detta la Regina di Sangue, che diventerà l’antagonista principale del film in uscita nelle sale.

Per fare ciò assassinerà il Re delle Fate, Dagda e darà il via al rituale che riporterà l’antica strega che rubò i poteri a Merlino in persona e che fu fatta a pezzi e rinchiusa in una scatola dal concilio delle streghe proprio per la sua follia e pericolosità.

 

 

E qui devo fermarmi, perché da questo punto in poi ha inizio La Caccia Selvaggia ovvero il fumetto che ha ispirato la pellicola.

Mike Mignola mi ha assicurato durante l’intervista che il film sarà molto fedele ai fumetti ed essendo sua la sceneggiatura credo quantomeno su questo punto dovremmo poter stare tranquilli.

 

Hellboy e tutto il cosiddetto Mignolaverse, fatto delle storie del B.P.R.D., dell’eroe pulp Lobster Johson, degli spin-off come Hellboy in Mexico e 1959 ecc, rappresentano un patrimonio straordinario di creatività e piacere narrativo.

È uno dei miei fumetti preferiti di sempre, dimostrazione palese di cosa può produrre un autore talentuoso se lasciato libero di mantenere le proprie scelte editoriali indipendenti, senza le restrizioni dovute a personaggi major e franchise conosciuti.

Mike Mignola peraltro ha sempre dimostrato poca gelosia della sua creatura affidando varie volte i disegni ad artisti diversi (sempre estremamente talentuosi) e a scrittura di serie parallele e spin-off ad altri sceneggiatori.

 

 

Vi auguro di appassionarvi ad Hellboy come è successo a me

L’universo di Helboy a cui possiamo attingere ora è un perfetto mix tra azione, avventura, mistero, cultura dei miti e delle leggende fokloristiche di mezza Europa e America, esplosivo nell’azione e profondo quanto a sensibilità e tematiche più “umane”.

Vi auguro di appassionarvi ad Hellboy come è successo a me, perché se amate il mondo dei fumetti quella che proverete con il nostro Anung Un Rama è una delle esperienze migliori che possiate fare con un storia scritta negli ultimi 25 anni.

 

I fumetti di Hellboy sono pubblicati in Italia da Magic Press, che oltre alle edizioni brossurate classiche, ha appena immesso sul mercato la versione Omnibus in eleganti cartonati da collezione, dando una possibilità ottima a tutti i nuovi lettori di entrare in questo mondo affascinante.

E poi, come da tradizione ci vediamo dopo l’11 di aprile.

Dovremo parlare del film di Neil Marshall con David Harbour, Milla Jovovich, Ian Mcshane, Sasha Lane, Daniel Dae Kim e molti altri… un film per il quale nutro grandi aspettative.

Buon viaggio con Hellboy!

 

 

 

 

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