Cosa dobbiamo aspettarci dal reboot di Hellboy in uscita l’11 aprile? Innanzitutto tanta attinenza ai fumetti e allo spirito del personaggio creato da Mike Mignola. Esaminiamo dunque il trailer e le informazioni che abbiamo e prepariamoci al ritorno del “Rosso”. Ecco tutto ciò che dovreste aspettarvi dal reboot di Hellboy!
Mike Mignola ce lo ha confermato a più riprese nell’intervista che abbiamo realizzato:
Questo reboot di Hellboy lo ha scritto lui e le connessioni con l’universo fumettistico saranno veramente tantissime.
Il cambio di ruolo di Mignola, che è passato da semplice concept artist a sceneggiatore, ha dato un’impronta diversa alla costruzione del film, più fedele probabilmente alle intenzione originali dell’autore.
Anche il passaggio da un regista molto “fantasy” come Guillermo del Toro ad uno decisamente più horror come Neil Marshall dovrebbe aver decisamente contribuito a generare un’aura di oscurità maggiore al film.
Ma il fumetto di Hellboy rimane comunque un’opera per certi versi romantica, legata tanto al folklore e ai miti che appassionano Mike Mignola quanto al fascino di un eroe, quasi di stampo cavalleresco, che cela un cuore immenso sotto la scorza del duro e dello scorbutico.
Dal secondo “red band” trailer sono emerse numerose informazioni che ci stanno permettendo di inquadrare perfettamente l’ambientazione del film e le connessioni fumettistiche.
Vediamole assieme.
Le origini di Hellboy
Era inevitabile raccontare nuovamente le origini del semi-demone rosso e il suo ruolo nella Seconda Guerra Mondiale.
D’altronde dici Hellboy, dici nazisti da prendere a calci.
E poi magari non ci avete fatto caso, forse perché i film Del Toro non sono invecchiati per niente male, ma sono passati ben 11 anni dall’uscita di Hellboy: The Golden Army, quindi una buona fetta del pubblico che andrà in sala non è necessariamente familiare con il protagonista.
Ed ecco che – esattamente come ci viene raccontato nel fumetto, Anung Un Rama viene evocato per sbaglio su un’isola al largo della Scozia, da un gruppo di nazisti. Salvo poi apparire in una chiesa a East Bromwich, di fronte all’incredulo contingente militare americano, al professor Bruttenholm e alla medium Lady Cynthia Eden Jones.
Il piccolo demone rosso che risale dall’abisso non era certamente l’oggetto delle mire dei nazisti. Loro volevano evocare il Drago a sette teste, Ogdru Jahad, araldo dell’Apocalisse, creatura extra dimensionale dedita alla distruzione di lovecraftiana memoria.
Sembrerebbe che il ruolo appartenuto a Lady Cynthia sia ora di Lady Hutton, che nel fumetto è un membro del Club Osiris.
Nel trailer si nota, anche se solo di sfuggita, la presenza di Grigori Rasputin, con la testa calva e la classica barba lunga. In tutto il resto del trailer tuttavia non si vedrà più. Rasputin è una figura chiave nella storia di Hellboy, in quanto portavoce del Drago, Ogdru Jahad e primo artefice delle macchinazioni che condurranno il Rosso a rischiare la propria vita numerose volte.
Coerentemente con i fumetti che hanno ispirato questo film la figura di Rasputin comunque dovrebbe rimanere in secondo piano, se non risultare del tutto assente.
La Caccia Selvaggia
Il film che vedremo sul grande schermo si rifà alle trame raccontate nel corso della saga “La Caccia Selvaggia”, l’inizio del ciclo finale che assieme a “La Tempesta e La Furia” porterà al climax delle avventure terrene di Hellboy.
Nel trailer tutto sembra ricondurre in effetti a questi fumetti, spingendosi anche oltre.
Vedremo la Caccia Selvaggia assieme ad Hellboy sulle tracce degli ultimi giganti del mondo (si vedranno anche i dettagli cruenti del combattimento che ne scaturirà) sotto le richieste del Club Osiris di cui fa parte Lady Hutton.
Quindi tutto assolutamente in linea con quanto narrato nei fumetti, compreso lo scontro violento che ad un certo punto il nostro Hellboy avrà con i membri del gruppo.
Soprattutto vedremo Nimue, la Regina di Sangue, di cui vi parlerò più approfonditamente nel paragrafo dedicato, che rappresenta il principale villain della saga.
Si nota la presenza di Gruagach, sotto forma di pericoloso enorme cinghiale bipede; fa parte della razza delle fate ed è un mutaforma e potrebbe essere presente anche nel momento in cui Nimue viene incoronata Regina delle Streghe e Dea della Guerra, dato che proprio lui ha riportato la pericolosa strega alla sua forma fisica, assassinando il detentore del titolo di Re della Fate, Dagda.
Nel testo che segue c’è un piccolo spoiler per chi non ha letto i fumetti, apritelo a vostro rischio e pericolo.
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La Caccia Selvaggia raccoglie a piene mani le tradizioni e i miti dei cicli arturiani, arrivando addirittura a scomodare Excalibur, Merlino, Morgana Le Fay e l’eredità stessa del trono d’Inghilterra.
E la rozza spada che si vede ad un certo punto del trailer è esattamente la leggendaria lama Excalibur, avvolta nelle fiamme che la vera manifestazione di Hellboy comporta.
Ho sempre adorato la coerenza storico-temporale che Mignola ha voluto dare alla spada nei fumetti e di conseguenza anche nel film: essendo un’arma antica, forse addirittura precedente al V secolo d.C., la sua forma non è sfarzosa ed elegante come il nostro immaginario fantasy ci ha sempre fatto credere; è una spada celtica, a lama larga, con una guardia stretta, in linea con le produzioni dell’epoca. Ennesima riprova dell’enorme cultura folkloristica di Mike Mignola.
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Alice Monhagan e Ben Daimio
Alice Monhagan è un personaggio chiave della saga fumettistica che ha fatto da ispirazione al film.
Nel 1959 la bambina Alice era stata “rapita” dalle fate affinchè potesse diventare una fata a sua volta e Gruagach ne aveva preso il posto. Sarà Hellboy a salvarla e il suo legame con lei sarà solo all’inizio.
Perché Alice tornerà dotata di poteri mistici e sarà uno dei personaggi chiave de La Caccia Selvaggia, convinta che Hellboy con Excalibur possa porsi a capo di un esercito di cavalieri per poter sconfiggere Nimue e le sue schiere.
Alice ha cambiato colore dei capelli e della pelle rispetto ai fumetti, inoltre Alice non è un membro del Bureau for Paranormal Research and Defense (BPRD); nel trailer invece la vediamo entrare nelle diverse sedi accompagnata da Hellboy e Ben Daimio.
Non sappiamo quali saranno le origini dei poteri di Alice Monaghan nel film ma sembra essere in grado addirittura di separare l’anima dal corpo dei propri avversari, in maniera quasi del tutto inconsapevole.
Nei fumetti i suoi poteri derivano dall’eredità lasciata da Queen Mab, ma a questo punto è diifficile stabilire se la linea sarà mantenuta o meno.
La presenza di Ben Daimio è stata invece una sorpresa. Egli non è nel cast di personaggi fumettistici coinvolti ne La Caccia Selvaggia, dato che è presente nella serie di fumetti B.P.R.D.
Gli sfregi che porta sul volto sono dovuti all’attacco di una misteriosa creatura nella giungla boliviana dopo il fallimento di una missione di salvataggio, nella quale morì tutta la sua squadra.
Da quel giorno Daimio è stato posseduto da uno spirito che può trasformarlo in una sorta di enorme giaguaro umanoide, letale ed incontrollabile.
Dopo essere entrato nel BPRD, Daimio cercherà in tutte le maniere di sopprimere tale entità, senza mai riuscirci davvero.
Come vediamo nel trailer la mutazione di Ben Diamio in giaguaro è presente, così come tutta la sua potenza.
Sarà interessante vedere come interagirà con il nostro Hellboy, visto che tra i due non sembra correre particolare buon sangue.
Ben Daimio rappresenta comunque un perfetto comprimario di Hellboy, cinico e disciplinato, abituato al rigore militare e alle sue austerità, al contrario invece del nostro Rosso che è spesso incontrollabile e che non ama le gerarchie.
Nimue, la Regina di Sangue
La Regina di Sangue, Nimue, è l’antagonista di questo reboot cinematografico e rappresenta la più temibile avversaria mai affrontata da Hellboy.
È una strega del V secolo dopo Cristo, la quale è impazzita dopo aver sottratto i poteri magici a Merlino ed essere stata sfiorata in qualche modo dal richiamo dell’Ogdru Jahad.
Le altre streghe decisero quindi di farla letteralmente a pezzi per impedirle di scatenare cataclismi sul mondo, rinchiudendola in una scatola e celandola per sempre al mondo.
Sarà il vendicativo Gruagach a riportarla in vita e ad offrirle il trono del Re delle fate, in quella che si preannuncia l’ultima grande battaglia dell’umanità in prossimità dell’Apocalisse.
Nimue è sprezzante, totalmente al di sopra dei bisogni e desideri umani, accecata dal potere e dalla follia che il richiamo del drago a sette teste le ha insinuato nella mente. Trasformerà Gruagach nel suo campione e ridurrà Londra in macerie, nella sua folle avanzata, dichiarandosi Dea Della Guerra.
Come da tradizione è un villain che cela dentro di sé il potere di un’entità superiore, l’Ogdru Jahad appunto, e questo potrebbe generare dei colpi di scena importanti, anche in vista di future nuove pellicole dedicate al demone rosso.
Gruagach, Baba Yaga e chi altro?
Di Gruagah vi ho accennato nei paragrafi precedenti. In questo film potrebbe rivestire un ruolo più importante del semplice campione tutto muscoli e niente cervello, ricollegandosi alla sua versione fumettistica. È infatti il responsabile del ritorno al mondo di Nimue ed è un personaggio squisitamente complesso, fatto di rabbia celata e anche di profonda miseria, perso com’è nel voler a tutti i costi vendicarsi di Hellboy.
Sono stato molto felice di vedere nel trailer la casa della strega russa Baba Jaga, che si muove su zampe di gallina.
Baba Jaga è un altro dei personaggi fondamentali della mitologia di Hellboy, al centro di numerose macchinazioni che lo vedono coinvolto e con un ruolo importante anche nello scontro finale con Nimue.
La strega ha perso un occhio per colpa del Rosso e potrebbe essere l’entità che fornirà l’inaspettato aiuto all’eroe prima della fine, oppure un ostacolo da superare per conquistare Excalibur.
Rimane un personaggio inquietante ma Mike Mignola potrebbe aver accentuato il suo ruolo – non del tutto negativo – visto nell’arco finale dei fumetti.
Nel trailer, di sfuggita si nota quello che potrebbe un suo primissimo piano. La teoria sarebbe avvalorata dal fatto che in effetti si vede una cicatrice al posto dell’occhio destro.
Non c’è traccia di Liz Sherman e Abe Sapien, i due compagni di Hellboy al BPRD e che avete imparato a conoscere nei precedenti due film di Del Toro, se non nei fumetti. In effetti non sono personaggi presenti nella saga fumettistica da cui la pellicola è tratta.
Non si vede nemmeno Koschei l’Immortale, campione e schiavo di Baba Jaga che tanto a lungo si è battuto con Hellboy. Questo essere può essere sconfitto solo separando la sua anima dal suo corpo invincibile, ed ecco quindi una potenziale sorpresa.
Nel trailer vediamo Alice Monhagan fare proprio questo con un colpo, separando anima e corpo del malcapitato di fronte a lei. Se non presente potrebbe comunque esserci un richiamo al personaggio de folklore slavo Koschei.
Del professor Bruttenholm sapete già più o meno tutto visto che sicuramente lo avete visto nel primo film di Del Toro. La differenza principale è che nel fumetto è morto e sepolto fin dalle prime pagine.
In questa versione risulta invece perfettamente in salute e ringiovanito. Mi aspetto molto dalla performance di Ian McShane e sono davvero curioso di capire quale sarà il suo ruolo in questo reboot.
Bruttneholm potrebbe essere vicino al Club Osiris o addirittura farne parte dato che ad un certo HB esordirà con uan frase “hai fatto di me un’arma!” che sembrerebbe proprio rivolta a lui e di certo si riferisce alle vere intenzione del Club e de La Caccia Selvaggia.
Hellboy all’inferno?
Le immagini di Hellboy nella sua forma assoluta, Anung Un Rama, con corona e spada infuocata, mentre vola sopra una landa di fiamme ardenti ha portato molti fan a pensare ad una connessione con Hellboy all’inferno.
Io credo piuttosto che rappresenti una visione di un ipotetico futuro, qualora Hellboy decidesse di reclamare il Trono dell’Inferno come scritto nel suo destino e nella sua mano di pietra.
Oppure potrebbe essere una scena dello scontro finale, e quelle fiamme sarebbero gli incendi e l’apocalisse scatenati su una Londra martoriata, destinata a diventare il teatro di una battaglia devastante.
A conferma di ciò ci sono le parole dello stesso Mike Mignola nella mia intervista: “Ci ho messo un po’ a rendermi conto che sarebbe stato un ottimo punto di partenza, con Hellboy e le Streghe, anche perché vorremmo fare un altro paio di film che conducano idealmente a, chissà, Hellboy all’Inferno…”.
A meno che non ci stia volutamente depistando, la discesa di HB negli Inferi sarebbe destinata a nuovi progetti.
Ipotesi e aspettative
Mike nell’intervista ha accennato ad una possibile presenza di altri elementi che riconducono ai fumetti, come Hellboy in Mexico. Nel trailer questo non si vede, ma sarebbe una sorpresa gradita anche se si riducesse a qualche piccola battuta.
È accreditato il personaggio di Lobster Johnson che quindi vedremo, ma non ci è dato sapere quale sarà il suo ruolo o se sarà semplicemente un breve cameo. Stessa cosa vale per Merlino.
Non posso certamente rivelarvi altro per non rovinarvi il gusto della sorpresa.
Ho davvero molte aspettative per questo film, soprattutto dopo aver parlato personalmente con Mike Mignola. Il suo entusiasmo era reale, tangibile e continuava a sottolineare quanto fosse fiero di aver partecipato a questo film come sceneggiatore e non solo come consulente o concept artist.
Possiamo quindi essere abbastanza certi che il film abbia mantenuto il vero e autentico spirito del fumetto, pur con qualche modifica e libertà su trama e personaggi, per rendere il tutto fruibile anche a chi non è esperto della serie a fumetti.
Per noi appassionati c’è sempre quel misto di trepidante attesa e timore, dovuto all’amore che proviamo per quest’opera che rappresenta una delle punte di diamante del fumetto indipendente americano. Ma tanto ormai nell’era dei cinecomics ci siamo abituati.
Il consiglio è di recuperare i fumetti in edizione italiana pubblicati da Magic Press, visto che è appena stata pubblicata anche la versione Omnibus, perfetta per chi volesse iniziare a collezionare i fumetti del Rosso.
Sono certo che vi appassionerete all’universo creato da Mike Mignola, al suo romanticismo e alla sua fantasia perfettamente fusa con la cultura del foklore europeo e non solo.
Ci vediamo al cinema. Sicuramente dal giorno dopo avremo parecchio di cui parlare.
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