Feudum

Mostri giganti, Gilde assetate di potere ed una landa inesplorata da scoprire: venite a conoscere insieme a noi Feudum, il colorato gioco di strategia edito da Ghenos Games!

Feudum mi aveva attratto fin dal lontano 2017, quando era comparso su Kickstarter con una campagna di gran successo ed un obiettivo ambizioso: prendere un gioco corposo e consistente sulla gestione di una landa medioevale e togliere quella patina di noia che di solito avvolge i materiali dei giochi di questo genere.

Ora che Ghenos Games lo ha localizzato in italiano posso rispondere alla domanda che mi sono posto da tanto tempo: sarà riuscito Mark Swanson a creare un gioco “intenso ma allegro”, come viene definito nel manuale?

 

 

Tanto tempo fa, in una terra lontana…

Lo scopo del gioco è arrivare alla fine delle 5 ere in cui è divisa la partita con il maggior numero di Punti Devozione.

Se dovessimo dare una definizione spiccia di Feudum potremmo catalogarlo come un gioco di selezione di azioni e gestione delle risorse con un interessante motore economico e strategico.

Parlare delle meccaniche è complicato perchè si incastrano le une con le altre in un meccanismo degno di un orologio svizzero, e come un orologio svizzero spiegarne una singola parte staccata dal contesto poco ci aiuta a comprenderne il funzionamento.

Andiamo quindi con ordine, cercando di dare una panoramica su come funziona questo gioiello di game design.

 

Vi piacciono i giochi minimal? BEH È UN PECCATO

 

Lo scopo del gioco è arrivare alla fine delle 5 ere in cui è divisa la partita con il maggior numero di pd (Punti Devozione). Ogni round di gioco è diviso in 5 fasi:

  1. Scelta delle azioni: la fase principale del gioco, dove ogni giocatore sceglierà 4 delle 11 carte azione a sua disposizione e poi le giocherà, una alla volta, seguendo l’ordine di turno. Questa è la fase più importante e quella che occuperà la maggior parte del tempo durante la partita.
  2. Nutrire le pedine: in questa fase i giocatori dovranno rifocillare le pedine in loro possesso sul tabellone, pena dei malus.
  3. Lancio del Dado Progresso: fase che determinerà quale tessera della regione andrà rimossa e che condizionerà l’avanzare delle Ere.
  4. Far avanzare il Segnalino Era & Calcolo dei Punti: se durante la fase 3 vengono soddisfatte determinate condizioni, allora si fa avanzare il Segnalino Era e si calcolano i relativi punteggi.
  5. Fine Round o Fine Partita: Si passa il Segnalino Primo Giocatore e si inizia un nuovo round. In caso all’inizio del round appena concluso si fosse entrati nella Quinta Era, si calcolano i punteggi e la partita termina.

Come si può ben dedurre il cardine del gioco è la fase 1, dove i giocatori vanno ad interagire col il mondo di Feudum, rappresentato da un tabellone che è grosso modo diviso in due parti: la Mappa e le Gilde.

La Mappa rappresenta il territorio che i vostri poveri esuli sono costretti ad esplorare e conquistare per sopravvivere (l’ambientazione è molto originale e spiegata nel dettaglio nel manuale), mentre le Gilde rappresentano appunto il cuore dell’economia del territorio ed interagire con esse vi permetterà di acquisire risorse e Punti Devozione.

Non esiste una strategia che sia nettamente migliore delle altre e difficilmente farete due partite simili

Le azioni sono rappresentate da 11 carte diverse che ogni giocatore ha sempre in mano ad inizio del round. Queste carte vi permettono di fare le cose più disparate: aggiungere vostre Pedine Personaggio alla mappa, muoverle, fondare o conquistare insediamenti, potenziare i vostri domini, combattere i mostri che girovagano per la mappa o gli altri giocatori, interagire con le gilde…le opzioni sono davvero tantissime e se non bastasse, ogni Carta Azione ha uno spazio dedicato al “Gioco Avanzato”, regole aggiuntive che vanno a comporre una modalità di gioco riservata agli esperti.

Se riuscirete tramite le Azioni ad ingraziarvi una delle Gilde potrete accedere ad ulteriori possibilità, che porteranno a scambiare risorse tra le varie GIlde generando Punti Devozione per voi e mettendo i bastoni fra le ruote agli avversari. Le vie per la vittoria sono davvero tante; qualcuno potrebbe decidere di lanciarsi alla conquista di territori, qualcun altro si potrebbe focalizzare sulle Gilde, altri ancora sull’esplorazione o sul diventare un feudatario.

Non esiste una strategia che sia nettamente migliore delle altre e difficilmente farete due partite simili data la vastità delle opzioni a disposizione; se nonostante questo vi stuferete del gameplay, sono disponibili diverse espansioni che aggiungono ulteriore carne al fuoco.

 

La gilda del contadino può spingere fino a 5 merci nella gilda del mercante completandone le righe e le colonne per fare Punti Devozione mentre la gilda del mercante può spingere le merci nella gilda dell’alchimista completando i carrelli o i mucchietti che al mercato mio padre comprò.

 

 

Fantastici feudi

A livello di materiali Feudum si può definire solo in una maniera: meraviglioso. La cura che c’è in ogni singolo pezzo, in ogni singola illustrazione, in ogni minimo particolare sfiora il maniacale.

I token sono fatti del cartone più spesso che abbia mai visto in un gioco da tavolo (sono piuttosto convinto che se lanciati con una fionda sarebbero in grado di penetrare l’acciaio), la borsa in velluto da cui estrarre le risorse è un dettaglio prezioso, i grossi dadi di legno che rappresentano le Pedine Personaggio hanno un ottimo feeling in mano ma i miei pezzi preferiti sono due: le pedine Mostro e il Tabellone.

A livello di materiali Feudum si può definire solo in una maniera: meraviglioso

Le pedine Mostro sono coloratissime ed eccezionali. Sono perfettamente in linea con lo stile grafico del gioco e sulla mappa fanno un figurone. Il Tabellone, invece, è un capolavoro a sé stante di design, dove ogni particolare non solo serve ad abbellire ma ha anche una funzione in gioco che trasmette senza intromettersi. In un gioco dove le regole da ricordare sono tantissime il Tabellone diventa una guida fedele e ben congegnata.

 

Impossibile non amarli, anche mentre razziano i vostri territori

 

Il gioco in sé è ingannatore. Tanti colori, lo stile un po’ scanzonato, e chiunque potrebbe confondere Feudum per un giochino leggero (anche se una volta presa in mano la scatola e soppesata ci si rende facilmente conto che leggero non è).

Feudum è una guerra senza esclusione di colpi, un macchiavellico gioco di potere dove ogni giocatore è costantemente in lotta con gli altri per accaparrarsi le poche risorse per fare in modo che il famoso “orologio svizzero” composto dalle regole vada ad avvantaggiarlo.

Il sistema economico delle Gilde è incredibilmente ben studiato e trarne vantaggio senza aiutare troppo i propri avversari è un rompicapo che vi conquisterà. Se siete alla ricerca di un gioco dove che una volta domato vi restituisca una soddisfazione enorme non andate oltre, Feudum è quello che fa per voi.

 

 

 

Esiliati esasperati

Se avete un amico soggetto alla “paralisi da analisi”, sappiate che per lui Feudum sarà un incubo

Questa complessità e questo meccanismo perfettamente bilanciato sono tuttavia la croce e la delizia di Feudum.

Se avete un amico soggetto alla “paralisi da analisi” (il rimanere bloccato per tanto tempo su cosa fare nel proprio turno per valutare tutte le possibile opzioni di gioco), sappiate che per lui Feudum sarà un incubo. Le cose da fare sono semplicemente troppe ed è davvero difficile riuscire a capire quale sia la scelta ottimale ad ogni round.

Fedum non è un gioco complicato, perchè ogni regola non è difficile da comprendere, tuttavia è un gioco complesso, dove un fitto mosaico di regole va a comporre il meccanismo che alimenta il gioco. È un brain-burner di prima categoria e chi lo affronta deve esserne consapevole o rischia di rimanere sommerso dalla mole di possibilità. Il manuale fa un ottimo lavoro nello spiegare il funzionamento del gioco ma richiede comunque una certa attenzione nella lettura ed almeno uno dei giocatori deve averlo studiato a fondo per essere sicuri di non dimenticare nulla.

Attenzione: il “Gioco Avanzato” moltiplica tutti i fattori detti finora per dieci, quindi vi consigliamo di fare qualche partita alla modalità normale e di assicurarvi di aver ben compreso le regole prima di avventurarvi nella modalità avanzata.

Altra piccola pecca è che Feudum è un gioco grande in tutto; il tabellone una volta aperto è lungo un metro circa, quindi tenete conto di questo se lo spazio nel quale giocate abitualmente non vi consente di tenere questo genere di leviatano sul tavolo.

 

La mole di pedine in possesso di ogni giocatore vi fa capire quante siano le cose diverse che potete fare.

Feudum è un gioco per palati raffinati che vi conquisterà se saprete affrontare la sfida che vi si porrà davanti una volta aperto il manuale.

Non troverete in giro un gioco che unisca uno stile così unico ad una profondità invidiabile e che vi lasci così tante opzioni da esplorare per portare a casa la vittoria.

Feudum è una bestia rara e merita un posto sulle Kallax di tutti gli appassionati di giochi di strategia che non vogliono compromessi. Questo, ovviamente, se riuscite a trovare lo spazio per la sua gigantesca scatola!

 

 

78
ME GUSTA
  • Profondità strategica
  • Materiali superbi
  • Complesso ma non complicato
FAIL
  • Ostico al primo impatto
  • Necessità di ampio spazio per giocare
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