Nell’ottobre del 1998 veniva pubblicato Grim Fandango, un classico senza tempo che merita di essere (ri)scoperto.

Uno dei generi videoludici di maggior successo a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 fu sicuramente quello delle avventure grafiche. Una casa di produzione in particolare, LucasArts – fondata da George Lucas, papà di Star Wars – si distinse per l’elevata qualità di alcuni titoli, fra i quali la celebre saga di Monkey Island, Maniac Mansion e Day of the Tentacle.

Tim Schafer, uno dei membri più talentuosi della compagnia, dopo aver collaborato ai titoli sopra citati e aver scritto interamente da solo Full Throttle, si concentrò nella realizzazione di quello che fu l’ultimo grande progetto della compagnia: Grim Fandango.

 

Tutti i personaggi principali di Grim Fandango.

 

Grim Fandango, prima avventura completamente in 3D di LucasArts, combinava sapientemente le atmosfere del cinema noir con la concezione azteca dell’aldilà.

Dopo un processo di sviluppo durato tre anni, il titolo venne pubblicato nel 1998 su PC, guadagnandosi in brevissimo tempo le lodi della critica. Grim Fandango, prima avventura completamente in 3D di LucasArts, combinava sapientemente le atmosfere del cinema noir con la concezione azteca dell’aldilà, secondo la quale i defunti devono attraversare la Terra dei Morti prima di raggiungere la loro destinazione finale, il “Nono Aldilà”.

Protagonista del gioco è Manuel “Manny” Calavera, un agente di viaggio che lavora per il Dipartimento della Morte situato nella cittadina di El Midollo, incaricato di vendere alle anime il miglior pacchetto di viaggio per attraversare la Terra dei Morti, tragitto che dura solitamente quattro anni, ma che le anime più meritevoli possono evitare utilizzando il Treno Numero 9, mezzo che li condurrà alla destinazione finale in una manciata di minuti.

 

Il protagonista del gioco, Manny Calavera.

 

Manny, costretto a vendere più pacchetti di viaggio possibili per poter abbandonare anche lui la Terra dei Morti, deve battere la concorrenza dell’arrivista collega Domino Hurley, che riesce sempre ad accaparrarsi i clienti migliori.

Stanco di aver a che fare con clienti di serie B, Manny riesce ad entrare in contatto con Mercedes Colomar, una di quelle rare anime che possono usufruire del famoso Treno Numero 9, anche se, in maniera apparentemente inspiegabile, le viene assegnato un viaggio lungo e pieno di ostacoli.

Manny decide di fare chiarezza sulla vicenda, cosa che lo porterà a vivere una lunga ed intricata avventura divisa in quattro annate.

 

 

Grim Fandango viene ricordato non solo per aver “rotto gli schemi” delle classiche avventure punta e clicca bidimensionali, ma anche per elementi quali la colonna sonora, l’umorismo garbato, i dialoghi brillanti e il buon doppiaggio italiano.

Grim Fandango viene ricordato non solo per aver “rotto gli schemi” delle classiche avventure punta e clicca bidimensionali, ma anche per elementi quali la colonna sonora composta da gradevoli pezzi swing, l’umorismo garbato, i dialoghi brillanti e il buon doppiaggio italiano (in un periodo in cui i giochi localizzati in italiano erano abbastanza rari), e soprattutto l’originalità degli enigmi, che spingevano il giocatore ad usare costantemente la materia grigia.

Nonostante l’acclamazione della stampa, Grim Fandango non ottenne il successo commerciale sperato, probabilmente dovuto al fatto che in quel periodo i videogiocatori stavano spostando le loro attenzioni sia su altri generi videoludici sia su piattaforme di gioco diverse dal PC.

Un paio di anni dopo, nel 2000, le strade di Schafer e LucasArts si divisero, rendendo quindi improbabile un seguito delle avventure di Manny Calavera: l’autore fonderà Double Fine Productions, dedicandosi allo sviluppo di action/platform in 3D come Psychonauts (2005) e Brutal Legend (2007), riabbracciando le avventure grafiche solo nel 2015 con Broken Age, mentre LucasArts, dopo essersi dedicata allo sviluppo di diversi titoli legati al franchise di Star Wars, venne successivamente acquisita dalla Disney e poi chiusa nel 2013.

Grim Fandango, rimasto indelebile nella memoria di chi lo ha giocato, è considerato un vero e proprio classico del genere, ed è stato omaggiato nel 2015 con una rimasterizzazione in HD ad opera di Double Fine Productions, pubblicata in digitale su PS4, PS Vita, PC e Mac. Qualche mese fa è stata annunciata anche una conversione per Nintendo Switch.

 

 

Nel 2014 Tim Schafer ha clamorosamente aperto ad un seguito, dichiarando alla testata Kotaku il sogno di un Grim Fandango 2 con ambientazione open world:

Ho sempre desiderato realizzare una versione completamente in 3D di El Midollo, in un modo più simile a un gioco open world.

Si corre per la città e tutto il resto. Titoli come Grand Theft Auto hanno un sacco di elementi ispirati alle avventure, e se nell’inventario non ci fossero le pistole, probabilmente sarebbe un gioco d’avventura nel senso pieno della parola.

Questo è qualcosa a cui penso già dagli anni ’90.

 

Ad oggi non ci sono notizie concrete su un eventuale seguito di Grim Fandango, un classico che, in occasione del suo ventennale, merita di essere (ri)giocato e (ri)scoperto.