L’orda verde è infine arrivata nell’universo di Zombicide. Migliaia di orchi non morti sono pronti a divorare i sopravvissuti nel nuovo “spin off” di Black Plague dal titolo di Zombicide: Green Horde. Quali sono le novità introdotte nel nuovo titolo di Cool Mini Or Not? Riusciranno i nostri eroi ad abbattere zombie grossi quasi il doppio rispetto a quelli a cui eravamo abituati?

Gli zombie sono così: spuntano quando meno te lo aspetti.

Negli ultimi anni hanno riempito fumetti, serie tv, film, videogiochi e boardgame di cadaveri deambulanti, saturando il genere; eppure, quando pensi che tutto sommato ne hai ormai abbastanza di carne morta, qualcuno spunta con un’idea – a sua detta – rivoluzionaria:

Orchi Zombie!

 

Già, per certi versi ci mancavano.

Però non posso non ammettere che il piccolo diavoletto appassionato di trash che abita nel mio cuore non sia rimasto fin da subito attratto dall’idea di vedere giganteschi orchi verdi tramutarsi in orda per invadere le strade salvo poi incontrare la pace e la giustizia all’estremità della nostra ascia da guerra.

Zombicide: Green Horde è l’ultimo capitolo della serie di boardgame edita da Asmodee ed ambientata nello stesso mondo fantasy di Zombicide: Black Plague, a sua volta spinoff in salsa medioevale del celeberrimo Zombicide.

Ritorna quindi un’ambientazione cara e familiare agli amanti della serie ma soprattutto Green Horde risulta compatibile con tutti i prodotti della linea Zombicide Fantasy, come Black Plague e le sue espansioni, e quindi porta sia parecchia carne al fuoco per i neofiti della serie (che troveranno dentro la scatola materiale a sufficienza per essere soddisfatti) che qualche interessante novità per poter catturare l’attenzione dei fan dei precedenti capitoli.

 

 

 

Un nano, un barbaro ed un elfo entrano in una cripta…
Sotto il cofano romba ruggente il motore ben rodato di Zombicide.

Parlando di meccaniche, sotto il cofano romba ruggente il motore ben rodato di Zombicide, con qualche modifica per giustificare l’uscita di un nuovo gioco.

Per chi non conoscesse ancora questa serie di boardgame, Zombicide è un gioco cooperativo dove un gruppo da 1 a 6 giocatori assumerà il controllo di una squadra di eroi pronti a tutto pur di porre fine alla minaccia zombie che ha invaso il mondo.

In ogni missione che affronteremo, dopo aver costruito la mappa con le tessere a disposizione, saremo chiamati ad raggiungere determinati obiettivi, diversi per ogni scenario e strategicamente vari.

In ogni turno, a partire dal primo giocatore (ruolo che passerà di mano in mano durante la partita) l’ eroe avrà a disposizione tre punti azione da spendere per muoversi, aprire porte, cercare e scambiare oggetti, fare rumore per attirare le putrescenti orde di non morti verdi e, chiaramente, spaccare crani.

 

 

Alcune di queste azioni genereranno rumore, che attirerà gli zombie presenti sulla mappa e quelli eventualmente generati dall’apertura delle porte. Una volta che i giocatori avranno tutti completato il loro turno di gioco sarà la volta degli zombie, che come unico scopo hanno quello di prendere il malcapitato eroe più vicino e tramutarlo in dessert.

Le mosse degli zombie sono decise dalla quantità di rumore generato dai giocatori.

Le loro mosse sono decise dalla quantità di rumore generato dai giocatori, quindi tutta la nostra strategia sarà incentrata sull’aggirare i pericoli, il più possibilmente in silenzio, con la consapevolezza che gli zombi sono effettivamente morti, ma decisamente meno cretini di quello che ci saremmo aspettati.

I giocatori avranno a disposizione una plancia dove segnare le loro ferite, l’esperienza acquisita grazie alle uccisioni e dove riporre le loro carte equipaggiamento (che si dividono in armi e oggetti impugnati con le due mani, armature e oggetti speciali e una borsa contenente un inventario di altri equipaggiamenti).

 

 

 

 

Ogni eroe ha caratteristiche diverse che lo rendono più incline al combattimento a distanza o ravvicinato

Ogni eroe ha caratteristiche diverse che lo rendono più incline al combattimento a distanza o ravvicinato, tuttavia nessuna arma è preclusa ai personaggi.

Gli orchi, come da tradizione consolidata, si dividono in Deambulanti, Grassoni, Corridori, Necromanti ed Abomini.

Ognuna di queste tipologie richiede più o meno potenza di attacco per essere uccisa, si muove in maniera diversa e farà variare la nostra strategia.

Qualcosa di nuovo, qualcosa di vecchio, qualcosa di prestato e qualcosa di rosso (il sangue)
Chi conosce Zombicide Black Plague inizialmente non noterà alcuna differenza nelle meccaniche di base.

Chi conosce Zombicide Black Plague inizialmente non noterà alcuna differenza nelle meccaniche di base. Per mantenere la compatibilità tra i prodotti era necessario che l’ossatura di base del gioco fosse la stessa (d’altronde squadra che vince non si cambia, ammettiamolo).

Ci sono però delle differenze interessanti che incuriosiscono.

In primis gli zombie stessi perché quelli di Green Horde sono grossi, difficili da abbattere, più violenti e numerosi.

Ma cosa sarebbe un orco senza la forza devastante dell’Orda?

Ecco la novità più interessante introdotta in questo nuovo capitolo di Zombicide: quando vengono pescate le carte per generare gli zombie, l’Orda si raduna e viene richiesto di mettere in una riserva specifica a parte anche uno zombie del tipo appena evocato.

Ma se per caso la carta di generazione pescata conterrà la dicitura “Arriva l’Orda” preparatevi: tutti gli zombie presenti nella riserva saranno automaticamente generati nella zona relativa invadendo il tabellone.

 

 

 

 

Vi ritroverete letteralmente sopraffatti dalla marea verde che può generarsi a poche caselle di distanza da voi e sarà a quel punto che la partita comincerà a farsi molto seria.

Sono state introdotte delle nuove zone sul tabellone: le zone allagate e le siepi.

Inoltre sono state introdotte delle nuove zone sul tabellone, dal forte valore strategico e importanti per il loro impatto sui movimenti e la linea di vista

Parliamo delle zone allagate (che in certe circostanze finiscono per rallentare i giocatori o bloccare l’inseguimento degli zombie) e le siepi (che bloccano la linea di visuale ma non il movimento) che introducono possibilità interessanti e che aumentano sensibilmente il grado di sfida ed il numero di strategie possibili.

Infine, ultimo ma non per importanza, l’ospite d’onore di questo carnevale degli orrori: il trabucco.

 

 

Questa macchina da assedio ci permette, al modico costo di tre punti azione, di far piovere morte e dolore su qualsiasi area della mappa ed è l’unica arma (a parte la celeberrima Bile di Drago) in grado di sconfiggere l’Abominio.

Gli Orchi sono grossi e cattivi. Ma sono anche tanti.

Nella confezione troviamo, insieme ad un bel gruzzolo di plance di gioco, carte e segnalini, quello che è la specialità di CMON ovvero le miniature. Green Horde ci delizia con 65 miniature di orchi zombie, 6 miniature eroe ed un enorme trabucco che imparerete ad amare.

Le miniature sono di fattura molto buona e ben scolpite anche se, a voler essere pignoli, non è che gli orchi zombie siano poi così zombie.

Le miniature sono di fattura molto buona e ben scolpite anche se, a voler essere pignoli, non è che gli orchi zombie siano poi così zombie; a parte qualche braccio scheletrico o il segno di un morso e qualche cicatrice le dimensioni e il dettaglio non permettono di apprezzare i segni del morbo.

 

 

Pensate alle miniature di The Others con i malcapitati che si tengono le budella fuoriuscite con le proprie mani. Ecco nulla di tutto ciò è presente nelle seppure gradevoli miniature di Zombicide e la cosa non è proprio trascurabile considerando il titolo del gioco.

Inoltre nel comparto zombie troviamo un po’ di confusione nei ranghi quando c’è da distinguere a colpo d’occhio tra gli orchi Deambulanti ed i loro cugini Corridori (che sarebbero Goblin peraltro). Se normalmente questo potrebbe sembrare un problema di poco conto vi possiamo assicurare che la quantità di zombie che le nuove meccaniche finiscono per concentrare nelle aree di gioco ogni tanto ha creato un po’ di scompiglio obbligandoci ad una maggior attenzione per non far confusione.

Ciononostante la qualità c’è e anche una discreta varietà di pose, regalando soddisfazioni con il caro vecchio Abominio che ad ogni sua comparsa ci fa esclamare “e adesso questo come faccio ad ammazzarlo?”.

Green Horde diverte e appassiona pur non variando un sistema di gioco ormai datato.

La qualità dei materiali e delle miniature è in linea con quello che ormai è lo standard di  CMON.

Tecnicamente Green Horde sarebbe potuto essere una semplice espansione di Black Plague, come lo è stata Wulfsburg per intenderci.

Solo che il numero di componenti necessari per implementare le novità (l’Orda, i nuovi tasselli e il trabucco) avrebbe comunque reso necessario un range di prezzo da gioco completo. Cosa che effettivamente è avvenuta e probabilmente è stata la miglior scelta commerciale possibile.

 

 

 

Se amate Black Plague, le novità di Green Horde vi piaceranno molto.

Se amate Black Plague, le novità di Green Horde vi piaceranno molto, il ritmo di gioco e i cambi di strategia dovuti all’avanzare dell’Orda conferiscono una profondità decisamente interessante e un “caos” decisionale molto stuzzicante, ma l’elevato prezzo della scatola potrebbe essere un deterrente non da poco.

Il livello di sfida di Green Horde sembra incrementato rispetto il suo predecessore restituendoci l’idea di essere di fronte allo stesso videogioco ma giocato al livello di difficoltà successivo; ottimo aspetto questo per i conoscitori del titolo CMON, un po’ meno per i neofiti del genere che faticheranno un po’ di più ad ottenere la vittoria.

 

 

Ma la domanda che tutti vi state ponendo la conosco bene: se una persona possiede Black Plague (e qualche espansione) vale la pena acquistare Green Horde?

Se siete fan accaniti la possibilità di mischiare le due scatole base e le espansioni è una prospettiva decisamente accattivante. La longevità del gioco crescerebbe e le modalità di gioco diventerebbero davvero tante, con partite massicce ed esaltanti, a patto che la meccanica non vi abbia saturato.

D’altra parte anche vendere Black Plague dopo averlo consumato del tutto e passare al più frizzante Green Horde è una scelta più che comprensibile, visto le spessore aumentato del nuovo titolo.

Se invece vi interessa entrare per la prima volta in questo mondo, Green Horde richiederà un impegno maggiore nelle fasi iniziali di apprendimento e di acquisizione di confidenza rispetto il fratello Black Plague. Portate pazienza se le prime volte vi ritroverete in qualche vicolo cieco, le novità introdotte vi ripagheranno rapidamente degli sforzi iniziali.

Zombicide Green Horde è un titolo decisamente consigliato e divertente.

Zombicide Green Horde è un titolo decisamente consigliato e divertente, sostanzialmente identico all’ottimo predecessore Black Plague, ma con gustose nuove introduzioni, calamita non da poco per i tanti fan della serie.

Trovarsi a pochi passi dall’orda di Orchi non è mai stato così elettrizzante.

 

 

79
Zombicide Green Horde
Recensione di Giovanni Zaccaria
ME GUSTA
  • Componentistica di alto livello
  • Ottima ambientazione fantasy "evergreen"
  • Possibilità di integrazione tra Green Horde, Black Plague e relative espansioni
  • Le (poche) novità introdotte sono comunque molto interessanti
FAIL
  • La meccanica di gioco è identica a Black Plague.
  • Il design degli orchi zombie poteva essere migliore; manca l'idea di morto-vivente
  • Prezzo robusto