Durante Lucca Comics & Games ho avuto il grandissimo piacere di intervistare Robin Hobb, la scrittrice fantasy resa famosa dalla sua serie di libri ambientata nel Regno dei Sei Ducati e in particolare dalla Trilogia dei Lungavista.
La Hobb, il cui vero nome è Margaret Astrid Lindholm Ogden, ha saputo negli ultimi 20 anni costruire un mondo fantasy incredibile in cui ambientare tutte le proprie saghe: il regno dei Sei Ducati ha ospitato diverse trilogie che vi invito caldamente a recuperare, a partire dalla prima, La Trilogia dei Lungavista.
Ecco la trascrizione completa della mia intervista.
È la mia prima volta a Lucca e la mia seconda volta in Italia.
Prima di essere invitata? No, non ne avevo mai sentito parlare. Il che è assurdo, considerando quanto ho appurato sia bella e grande, sotto tutti i punti di vista!
La città è magica. Da quanto ho capito vendono 250 mila biglietti e altre 250 mila persone spontaneamente vengono a girare per la città… parliamo di 500 mila persone! molte volte la dimensione dell’intera città di Lucca! È incredibile!
Ti immagini essere qualcuno che magari oggi ha 42 anni ed è cresciuto a Lucca? e che per tutta la sua vita ha vissuto per Halloween una esperienza come questa? wow. È davvero incredibile.
E la città è così accogliente! Ero alla inaugurazione e c’era anche il sindaco che ha dato il benvenuto a tutti. Deve essere difficile per gli abitanti della città e voglio estendere anche a loro i miei ringraziamenti.
Beh, guardo indietro agli anni sessanta, quando ero alle superiori e leggevo Il Signore degli Anelli per la prima volta, o Tarzan, o Conan il Barbaro… nessun altro che io conoscessi li leggeva. Ero “quella ragazza”.
Quindi si, ho assistito ad un cambiamento radicale… sai negli anni settanta poi ho visto comparire le copertine di Frank Frazetta e Boris Vallejo sugli scaffali di alimentari o comunque in librerie non super specializzate… era molto strano! fino a poco tempo prima erano tutte solo storie di detective, romance e racconti di gente ricca…
Insomma abbiamo fatto molta strada da allora.
Ecco cosa ne penso: sarebbe molto facile fare un discorso del tipo “non eravate amici nostri quando non eravamo popolari e non vi vogliamo come amici ora”, ma d’altra parte credo che abbiamo un sacco da condividere e che possiamo essere e siamo stati una comunità davvero accogliente, fin dai primi tempi.
Eravamo una comunità così variopinta, in tempi assolutamente non sospetti, siamo sempre stati tolleranti e accoglienti verso tutte le opinioni e le razze, per noi era normale anche solo pensare di poter essere Superman senza aver fatto un giorno di palestra, perché capiamo che non sempre l’aspetto esteriore corrisponde a quello interiore… quindi si, benissimo, per questo week-end puoi essere Superman e tu Wonder Woman! anche se non sei bella, puoi essere Wonder Woman, è ok per noi!
Credo che dovremmo sempre rimanere così noi nerd, con la mente aperta e accoglienti verso chiunque voglia apprezzare i nostri interessi.
Quando per la prima volta ho raggiunto un livello di popolarità che ha reso una possibilità quella di adattare i miei lavori per il cinema o la televisione ero davvero trepidante.
Il mio agente di allora mi disse una cosa importante: ricordati che i tuoi libri sono al sicuro. Le tue storie, così come le hai raccontate, resteranno sempre su quegli scaffali, dentro a quei libri e chiunque voglia scoprirle lo potrà fare.
Quello che credo oggi è che in questi casi lo scrittore deve necessariamente fare spazio ad un’altra persona creativa che porterà la sua esperienza personale dopo aver letto i libri. Ogni lettore mette un po’ di se stesso nei libri che legge ed è influenzato dalla propria personale esperienza.
Ogni lettore legge un libro leggermente diverso.
Se scrivo in un mio libro “il fiume”, io ci vedo un fiume in Alaska che è parte della mia infanzia, tu magari invece ci vedi un fiume completamente differente che conosci fin da bambino, non saprei…
Beh dipenderà da chi sarà interessato a sviluppare il mio lavoro per la televisione o per il cinema. Sarà qualcuno di cui mi fido? Sarà qualcuno con cui posso lavorare bene? Ottimo, potrò anche lasciare a lui o lei tanta libertà.
Questo sarebbe il mio desiderio, sarebbe qualcosa di bello e al tempo stesso terribile, perché ne capisco il pericolo. Vedremo cosa succede.
No, nessuno.
Beh… quello che ti dirò è che tanti anni fa ero ad una convention a Seattle chiamata NorWesCon, ero insieme a mia figlia e trovammo questo libricino (un chapbook, NdR) intitolato “In the Lost Lands” e dopo averlo letto mi sono detta “questo è uno da tenere d’occhio”. George non era ancora uno scrittore famoso, quello è stato il mio primo incontro con il suo lavoro.
E poi rividi il suo nome nei crediti dello show televisivo “Beauty and the Beast” e anche li pensai, “ancora lui, è proprio bravo”.
Quando uscì il primo libro, “The Game of Thrones”, fui così fortunata da ricevere un ARC del libro (Advance Reading Copy, copie del libro inviate a giornalisti e scrittori per un primo feedback prima della pubblicazione, NdR) e comincia a leggerlo e…
Ti racconto una mia storia personale. A quel tempo mia madre stava morendo. Io e mia figlia la vegliavamo giorno e notte in ospedale. E avevo con me il libro di George. E mi dispiacque così tanto non poter passare quel libro a mia madre perché lo avrebbe adorato.
Ma quel libro mi tenne compagnia durante tante ore buie e mi resi conto a quel tempo che stavo leggendo l’inizio del capolavoro di George. Quello era davvero un capolavoro che si stava sviluppando.
Ho letto ogni libro della saga man mano che uscivano, ma dove vivo io non ho una buona ricezione dei diversi network televisivi e ho visto la prima stagione della serie HBO solo quando è uscita in DVD… ma per me i libri sono il vero capolavoro assoluto di George.
Per quanto mi riguarda George può prendersi tutto il tempo che vuole e che serve per continuare il suo capolavoro. Voglio solo il meglio per lui. Devi aspettare del tempo perché il vino diventi buono o il formaggio saporito e sarebbe stupido volere tutto subito. Sono felice di aspettare.
Anche considerando che sta lavorando con un cast di personaggi davvero sterminato (oltre 2500 con nome e cognome! NdR) e se non sei uno scrittore non credo tu possa capire quanto è impegnativo… tenere traccia di così tanti personaggi attraverso così tante località… e tenere conto della linea temporale che li unisce tutti… pensa a quanto è difficile!
Magari c’è un evento importate qui e un altro qua (gesticola, NdR) e tu devi infilarcene un altro in mezzo…
Beh si, altri possono aiutarti a ricordare qualcosa, ma nessuno può decidere al posto tuo come organizzare la linea del tempo e quando raccontare determinati eventi… che faccio, ti racconto tutto subito o cerco di proseguire la storia e farti capire che altre cose importanti sono accadute due giorni fa? Non è certo un processo semplice.
Non ho mai lavorato con un numero di personaggi così grande come sta facendo George. Esiterei anche solo a provarci. È come leggere sei o sette libri diversi che sono stati uniti con cura maniacale in una sola storia.
Insomma ci vorrà del tempo, e io aspetterò.
Inizialmente era molto difficile per me perché non pensavo abbastanza “avanti” nel tempo mentre scrivevo qualcosa. Ero troppo impaziente per ragionare e fermarmi e pensare che
devo creare un mondo prima di cominciare a raccontare una storia.
Ma ci sono tantissime cose in un mondo fantasy. Devi pensare all’architettura, il sistema economico, i giorni della settimana, i nomi dei mesi..
Certamente! e sono tutte cose consuete… e c’è una religione? questa religione è ordinaria o ha qualcosa di particolare? tutte queste cose sono così importanti per stabilire le fondamenta del tuo lavoro.
Mentre sto scrivendo un libro, ogni volta che scrivo il nome di un personaggio o di un luogo, se ad esempio inserisco il nome di un villaggio, creo un file separato nel mio computer, lo chiamo con quel nome e lo organizzo alfabeticamente, inserendo dentro il pezzo di libro che ho scritto che lo riguarda ed eventualmente altre note…
Così quando magari due anni dopo i miei personaggi tornano in quel villaggio so come l’ho descritto la prima volta, magari invento come è cambiato o come cambierà… e aggiungo allo stesso file la nuova descrizione… e così via.
Oltre a questo ho una timeline dove ci sono tutti i miei personaggi e gli avvenimenti più importanti del mio mondo. In questo modo i personaggi invecchiano con un senso e incontrano avvenimenti con un senso, rispettando quella linea temporale.
Insomma queste sono le cose di cui devi tenere conto necessariamente se pensi di affrontare una serie di libri, è fondamentale.
A proposito, sei d’accordo con Brandon Sanderson e con la sua Prima Regola della Magia?
Nota per i lettori, ecco la “Sanderson’s First Law” se non la conoscete:
La capacità dell’autore di risolvere in modo soddisfacente i conflitti fra personaggi tramite la magia è direttamente proporzionale al modo in cui il lettore è messo in grado di comprendere il funzionamento della suddetta magia nel contesto della narrazione.
Oh si conosco bene Brandon, ma non so se abbiamo mai parlato di questo in particolare a dire la verità.. ti dirò come la penso io…
Lo scrittore deve conoscere molto bene il sistema magico che sta raccontando. (conta con le mani, NdR)
- La magia deve avere dei limiti.
- La magia deve avere un costo.
Così come un maratoneta per completare la maratona spende energie, così un mago deve avere limiti e un costo a quello che fa… se racconti che perché funzioni la magia ci deve, ad esempio, essere del vetro nei paraggi.. beh ci deve poi essere sempre… non puoi uscirtene con “è super forte e può fare incantesimi anche senza vetro!”… quello è barare e non lo puoi fare!
Devi seguire le regole che hai raccontato al lettore. E poi devi pensare agli abitanti del tuo mondo e come reagiscono alla magia.
Siamo solitamente molto stupiti dalla magia, la maggior parte di noi non ci crede proprio… quindi se qualcuno è in grado di creare del fuoco dalle sue mani improvvisamente… tu e io diremmo che è un trucco, o una illusione… o magari anni fa… “bruciatelo in piazza!” (ride)
Queste sarebbero le mie o tue reazioni alla magia. Ma se sapessimo che qualcuno è davvero in grado di farlo, magari molte poche persone… e qualcuno arrivasse qui nella stanza e facesse comparire del fuoco dalle sue mani allora penseremmo semplicemente “è una di quelle persone”… forse è pericoloso, forse mi affascina, magari voglio farci sesso… oppure aspettarlo fuori e tagliargli la gola!
Devi pensare ad una popolazione di persone per cui la magia non è una cosa impossibile.
E quindi la risposta e l’atteggiamento di ogni persona verso un mago dipende da quanto è comune la magia nel suo mondo.
Beh per prima cosa se per te Game of Thrones è solo una serie televisiva allora ti consiglio caldamente di andare a leggere i libri!
(ride)
Beh se ti piace il dark fantasy allora ti consiglio Mark Lawrence, Joe Abercrombie… e poi, vediamo… una scrittrice che non riceve l’attenzione e il merito che secondo me meriterebbe è Robin McKinley per le sue storie che sono così ben scritte e chiare tanto da farti innamorare dei suoi libri così velocemente! uno dei miei preferiti tra i suoi libri è “Beauty“, una riscrittura de “La Bella è la Bestia” che è scritto davvero benissimo.
Chi altro… sono così tanti… fossi a casa mi mi girerei e ti leggerei semplicemente i titoli della mia libreria! (ride)
Purtroppo la mia scrittura è da qualche tempo molto rallentata dal fatto che soffro di artrite… in particolare il mio pollice, che uso per la barra spaziatrice… e purtroppo c’è uno spazio dopo ogni parola! (ride)
O comunque diversi progetti su cui sto lavorando. Sto scrivendo una storia che diventerà un urban fantasy ambientato ai giorni nostri ad esempio.
Come Robin Hobb (che è il suo pseudonimo da autrice fantasy, NdR) sto lavorando ad un’altra storia che non so se sarà un racconto o proprio un libro… non ho ancora deciso direi…
E sono solo due di credo sei diversi progetti che ho in corso ora!
Piacere mio, grazie dell’intervista!
Che donna fantastica! Questa è stata per me, che sono un grande appassionato di fantasy, una intervista così tanto importante e sentita. Avrei voluto fare altre mille domande, ma non potevo portargli via altro tempo purtroppo.
Non mi sono certo fatto comunque scappare l’occasione per un selfie e per farmi autografare una copia del suo primo libro, L’apprendista assassino, che vi consiglio caldamente di acquistare visto che inizia una delle più belle saghe fantasy in circolazione!
Appena finita intervista con Robin Hobb, donna fantastica e grande scrittrice fantasy, adoro!
Posted by Antonio Moro on Saturday, November 3, 2018
La foto di testa è ©Antonio Moro / Leganerd.com
I libri di Robin Hobb in Italia
Ecco tutti i libri usciti in Italia e pubblicati prima da Fanucci e poi da Sperling & Kupfer.
I sei ducati
Trilogia dei Lungavista
La prima trilogia ambientata nel regno dei Sei Ducati tratta della vita di FitzChevalier Lungavista, bastardo reale che viene addestrato dal Re come Assassino di corte e della sua missione al fianco del principe e Re-in-attesa Veritas per contrastare la minaccia dei Pirati delle Navi Rosse.
- L’apprendista assassino (Assassin’s Apprentice, 1995) (Fanucci, 2003)
- L’assassino di corte (Royal Assassin, 1996) (Fanucci, 2004)
- Il viaggio dell’assassino (Assassin’s Quest, 1997) (Fanucci, 2005)
I mercanti di Borgomago
La trilogia dei mercanti di Borgomago, nella traduzione in italiano, è stata spezzata in più parti. Non lontano dai Sei Ducati sorge la città di Borgomago, grande centro di scambi commerciali e patria di una nobiltà mercantile famosa per le navi viventi, rari vascelli ricavati da un legno magico, in grado di sviluppare una forma di autoconsapevolezza.
Un sanguinoso conflitto si acuisce con l’avvento del Capitano Kennit che si proclama re dei Pirati: la Satrapia di Jamaillia sostenuta dagli spietati guerrieri di Chalced vuole porre fine a questo affronto e annichilire ogni forma di libertà a Borgomago. Ma dalle profondità delle Giungle della Pioggia si riveleranno segreti che daranno un nuovo potere ai vascelli viventi di Borgomago, che sembrano connessi all’estinta stirpe dei draghi.
- La nave della magia (Ship of Magic, 1998) (Fanucci, 2005)
- La nave in fuga (Ship of Magic, 1998) (Fanucci, 2006)
- La nave dei pirati (Mad Ship, 1999) (Fanucci, 2006)
- La nave della pazzia (Mad Ship, 1999) (Fanucci, 2006)
- La nave del destino (Ship of Destiny, 2000) (Fanucci, 2009)
Trilogia dell’Uomo Ambrato
Il ritorno di FitzChevalier Lungavista. Richiamato a corte dal suo mentore, Umbra Stella d’Autunno, per trarre in salvo il principe Devoto deve fronteggiare una nuova minaccia, i “Pezzati”, possessori della magia dello Spirito e pronti a tutto per rivendicare il potere. Nel frattempo, in qualità di “Catalizzatore”, dovrà cambiare il corso degli eventi come predetto dal Profeta Bianco.
- Il risveglio dell’assassino (Fool’s Errand, 2002) (Fanucci, 2007)
- La furia dell’assassino (Golden Fool, 2003) (Fanucci, 2008)
- Il destino dell’assassino (Fool’s Fate, 2003) (Fanucci, 2008)
Trilogia di Fitz e del Matto
Comincia dieci anni dopo gli eventi narrati nella Trilogia dell’uomo ambrato, ed è contemporanea alle Cronache delle Giungle della pioggia.
- L’assassino. Il ritorno (Fool’s Assassin, 2014) (Sperling & Kupfer, 2015)
- L’assassino. La vendetta (Fool’s Quest, 2015) (Sperling & Kupfer, 2016)
- L’assassino. L’ultima caccia (Assassin’s Fate, 2017) (Sperling & Kupfer, 2017)
Trilogia del Figlio Soldato
- Lo spirito della foresta (Shaman’s Crossing, 2005) (Fanucci, 2009)
- Il mago della foresta (Forest Mage, 2006) (Fanucci, 2010)
- I rinnegati della foresta (Renegade’s Magic, 2007) (Fanucci, 2011)
(via Wikipedia.it)