Paul Rudd ed Evangeline Lilly hanno presentato Ant-Man and The Wasp in Italia, prima a Roma e poi al Giffoni Film Festival: li abbiamo incontrati e hanno ammesso che difficilmente si stancheranno dei loro alter ego. Nelle sale italiane dal 14 agosto.
A tre anni di distanza dal primo, sospirato, film (passato di mano in mano, scritto prima da Edgar Wright e poi da Adam McKay), Ant-Man torna nelle sale italiane con Ant-Man and The Wasp, precisamente il 14 agosto, giusto in tempo per Ferragosto, interpretato sempre da Paul Rudd e diretto sempre da Peyton Reed, questa volta con una maggiore presenza di Evangeline Lilly, che indossa la tuta di The Wasp e non solo dà del filo da torcere agli antagonisti di questa avventura, ma si ritaglia anche un posto nel titolo, accanto a quello del protagonista.
È un grande onore interpretare la prima eroina che è nel titolo del MCU.
ha detto l’attrice a Roma, dove è arrivata insieme al collega per presentare il film alla stampa italiana, prima di incontrare il giovane pubblico del Giffoni Film Festival, proseguendo:
Volevo onorare questo momento: la tradizione di eroine Marvel è molto forte, spero che il pubblico ami Wasp e voglia vedere più eroine donne, non solo nei film dei supereroi.
Amo chiudermi nella mia immaginazione: ho passato tanto tempo a fantasticare di essere Trilli: per prepararmi al ruolo ho deciso di essere la fatina più tosta mai vista.
La parte maschile di questo dinamico duo è entusiasta di avere accanto l’eroina interpretata da Lilly, con cui è impegnato in dialoghi da commedia brillante:
Funzioniamo molto bene insieme: i fratelli Russo volevano che Scott fosse molto divertente in Civil War ed Evangeline è perfetta per questa dinamica.
All’apprezzamento di Rudd, The Wasp ha risposto con parole grosse:
I battibecchi con Paul sono la mia parte preferita del film: forse perché ho una cotta per lui dai tempi di Clueless! Non è così giovane come sembra!
Vedremo Ant-Man 3?
Ant-Man and The Wasp è appena uscito negli Stati Uniti e vede i protagonisti destreggiarsi su più fronti, tenendo a bada la minaccia costituita dalla misteriosa Ghost (Hannah John-Kamen) e dal trafficante Sonny Burch (Walton Goggins), ma i fan già si chiedono se ci sarà un terzo capitolo (mi raccomando non perdetevi le scene post credits: ci sono infatti le basi per ciò che vedremo nella seconda parte di Avengers Infinity War), quindi lo abbiamo fatto questa domanda direttamente ai protagonisti:
Non sappiamo mai cosa accadrà in futuro: non sappiamo se ci sarà un terzo capitolo, ma il nostro obiettivo è sempre quello di realizzare un film unico, che abbia la sua dimensione nel MCU. Abbiamo figli nella vita, come nel film, e pensiamo a loro come pubblico. Ma non sono io a decidere.
ha detto Rudd, proseguendo:
A volte è bello riprendere un personaggio, perché puoi sempre imparare cose nuove di lui. Certo, anche in tv, quando ho partecipato a Friends, non ho interpretato lo stesso personaggio per troppo tempo, altrimenti forse mi sarei annoiato. Questa esperienza non è affatto noiosa: potrei continuare a interpretare questo ruolo a lungo se me ne venisse data l’occasione.
L’importanza di essere genitori
Sia Paul Rudd che Evangeline Lilly hanno dei figli e il rapporto con loro è stato fondamentale per rendere ancora più verosimili i loro personaggi nel film:
Mia figlia ha 8 anni ed ero sicuro che, una volta visto il film, mi avrebbe chiesto di costruire la casa che creo in questo capitolo.
ha ammesso Rudd, proseguendo:
Purtroppo viviamo in un appartamento a New York, quindi costruirci uno scivolo potrebbe essere difficile! Gioco molto con lei con le Barbie, inoltre siamo pieni di peluche, ognuno con la sua personalità: io e mia figlia siamo gli insegnanti di questa classe di peluche.
A proposito di Michael Douglas e Michelle Pfeiffer, interpreti rispettivamente diHank Pym e Janet van Dyne, i genitori di The Wasp, Rudd ha invece dichiarato:
Credo che avere Michael Douglas e Michelle Pfeiffer ci elevi: averli nel film è incredibile. Ho cercato di imparare il possibile sulla fisica quantistica, ho passato un sacco di tempo con degli scienziati per il primo film, ho studiato, ma poi mi sono detto: interpreto un uomo cresciuto che diventa piccolo come una formica, non mi serve una maggiore credibilità”.
Evangeline Lilly è “strana”
Lilly è la grande sorpresa del film, perfetta e bellissima nel ruolo dell’eroina The Wasp, non solo: ha anche degli eccellenti gusti in fatto di cinema:
Mi piacciono i film indipendenti: quelli di Wes Anderson, Darren Aronofsky, i fratelli Coen e tutti quelli strani! Non emerge mai nei miei ruoli, ma sono una tipa strana, quindi se il film è eccentrico mi piace.
L’attrice è anche molto impegnata nel sociale:
A 18 anni ho partecipato a una missione di tre settimane nelle Filippine: l’hanno scritto nella mia scheda sul sito di ABC ai tempi di Lost e da allora è diventato un caso! Non ho fatto nulla di speciale. Ho però un’organizzazione da 14 anni, con cui cerco di fare quello che posso per il Ruanda: è la cosa di cui vado più orgogliosa.