Captain Toad: Treasure Tracker è approdato finalmente anche su Switch e abbiamo avuto modo di giocarci approfonditamente. Scopri come ci è sembrato con la nostra recensione.

Chi l’ha detto che serve essere grandi per compiere grandi imprese? Chi l’ha detto che per fare un bel videogioco serva per forza un vasto open world? Chiunque abbia detto queste due cose ha certamente mentito, o più semplicemente non ha ancora mai giocato a Captain Toad: Treasure Tracker. E se questo qualcuno fosse un appassionato dei platform made in Nintendo ne sarebbe doppiamente colpevole, dal momento che il titolo era uscito per la prima volta sulla cara vecchia Wii U nel novembre del 2014.

Conosciamo tutti la sfortunata sorte di Wii U che, nonostante tutto, ha saputo regalare agli appassionati una serie non indifferente di perle videoludiche, perle che stanno pian piano arrivando sui più rosei lidi di Nintendo Switch. Proprio domani, 13 luglio, arriverà infatti una versione pensata appositamente per l’ibrida della casa di Kyoto di Captain Toad: Treasure Tracker, sulla quale abbiamo potuto mettere le mani già da un po’ giocandolo con calma per parlarvene in questa nostra recensione.

 

 

Captain Toad: Treasure Tracker è il primo gioco interamente dedicato all’iconico funghetto dei giochi di Super Mario.

Prima di iniziare è doveroso precisare che questo è stato il primo gioco ambientato nel Regno dei Funghi e, dunque, nell’immaginario dei platform di Super Mario, ad avere come protagonista il simpatico tappetto con la testa da fungo Toad, che solitamente troviamo qua e là nei livelli dei giochi di Mario a elargire consigli al baffuto idraulico. La storia della sua avventura da protagonista è molto semplice: Toad e Toadette sono alla ricerca di tesori e si stanno arrampicando su una struttura per raccogliere una Iper Stella. Ben presto però si accorgono che delle piume cadono dal cielo: Si tratta di Wingo un grande volatile amante degli oggetti luccicanti che afferra la stella e la ruba ai due malcapitati.

Per quanto possa risultare banale a una prima lettura, questa storia presenta un escamotage geniale con cui gli sviluppatori hanno suddiviso il gioco in tre momenti.

Toadette tenta di riprenderla mentre Toad è stordito, ma fallisce e Wingo scappa portando con se sia l’Iper Stella che Toadette. Risvegliatosi tutto solo dopo questo fattaccio, Capitan Toad dovrà superare un lungo percorso suddiviso in tanti livelli e collezionare più Iper Stelle possibile per raggiungere Wingo e salvare Toadette. Per quanto possa risultare banale a una prima lettura, questa storia presenta un escamotage geniale con cui gli sviluppatori hanno suddiviso il gioco in tre momenti: una volta raggiunto Wingo infatti riusciremo a salvare Toadette, ma questa volta il pennuto rapirà proprio il nostro Toad insieme al tesoro, e il giocatore dovrà affrontare un secondo capitolo usando stavolta Toadette (con le relative modifiche anche al gameplay rispetto all’uso di Toad).

Dal momento che non c’è due senza tre, una volta che avremo salvato il buon Captain Toad dalle grinfie di Wingo, questo rapirà nuovamente Toadette riportandola alla sua fortezza e offrendoci il terzo capitolo di questa storia che ci porterà ad affrontare oltre 70 livelli di puro divertimento (compresi quattro livelli bonus per Switch ispirati a Super Mario Odyssey, più precisamente al Regno della Sabbia, della City, delle Cascate e dei Fornelli).

 

 

All’aggiunta dei livelli ispirati a Mario Odyssey corrisponde però una damnatio memoriae di Super Mario 3D World (di cui il titolo in questione era una sorta di appendice, rifacendosi ai livelli in cui si usava appunto Toad). Originariamente alla fine del gioco, Toad notava  una Superstella Verde cadere dal cielo e, inseguendola all’interno di un Tubo Trasparente, finiva nel Regno delle Fate ricongiungendosi proprio ai livelli di Mario 3D World. Una scelta che in parte dispiace, visto che l’unico capitolo 3D di Mario uscito per Wii U è comunque un gran bel gioco che non merita di finire nel dimenticatoio, ma comprensibile nell’ottica di inserire Captain Toad: Tresure Tracker in una sorta di nuova continuity su Switch.

Parlando invece più nel dettaglio di gameplay, il titolo presenta una struttura tanto semplice quanto raffinata e complessa se la si vuole sviscerare, cosa a cui Nintendo ci ha da sempre abituati. Un ruolo fondamentale è giocato proprio dai livelli e dalla loro peculiare struttura a forma di cubo, che potremo muovere pressoché in tutte le direzioni per scovare le monete, le gemme e, ovviamente, la stella che ci permetterà di completare lo stesso. Il level design di Captain Toad: Treasure Tracker non è mai troppo ostico (se ci si limita a proseguire per lo più recuperando le sole stelle) ma appare decisamente più stratificato e complesso nel caso in cui vogliate completare il gioco al 100% raccogliendo tutte le tre gemme nascoste in ogni livello e soddisfacendo i requisiti, sempre diversi, delle sfide extra.

 

 

 

 

La trovata geniale che permette a un level design così semplice di risultare divertentissimo sta in una banale limitazione imposta al funghetto: data la sua piccola stazza e il peso del suo grosso zaino, non sarà possibile saltare e ci troveremo dunque a dover sfruttare ogni area dei livelli per raccogliere tutto. Captain Toad: Treasure Tracker non risente proprio dei suoi quasi quattro anni e risulta coloratissimo ed estremamente godibile su Switch, dove alla fluidità garantita da 60fps granitici in entrambe le modalità si affianca un dettaglio che su TV porta la risoluzione a 1080p contro i 720p della versione handeld e dell’originale per Wii U.

Oltre alle migliorie tecniche, il passaggio dalla compianta console casalinga della casa di Kyoto al fiammante hardware di Nintendo Switch ha comportato anche un leggero adattamento dei controlli: sebbene in modalità portatile restino praticamente invariati rispetto a come erano col paddone di Wii U (in particolare per le dinamiche touch screen) su TV è stato introdotto un sistema di puntamento con un cursore sempre visibile su schermo. Tra le altre novità è stata implementata anche una modalità multiplayer co-op in cui un giocatore controlla i movimenti di Toad e l’altro potrà usare un mirino fare piazza pulita dei nemici sparandogli addosso le micidiali rape.

In definitiva Captain Toad: Treasure Tracker si riconferma uno dei migliori platform dell’ultimo decennio anche nella sua veste di porting per Switch e non possiamo che consigliarlo vivamente a tutti gli amanti del genere.
87
Captain Toad: Treasure Tracker
Recensione di Francesco Ventrella
ME GUSTA
  • Ottimo porting per Switch
  • Coloratissimo e sempre bello da vedere
  • Riuscitissimi i livelli di Odyssey
FAIL
  • Rende meglio in portabilità grazie al touch screen
  • Peccato per la damnatio memoriae di Mario 3D World