Ogni anno lo proviamo almeno una volta. L’hype, dico. Quell’attesa spasmodica di quando stai per guardare un film veramente tanto atteso, di cui si parla da mesi, in alcuni casi addirittura da anni. Poi il momento arriva e non sembra quasi vero. Ma, forse, un’agonia così sentita come quella che in tanti stanno provando per Avengers: Infinity War, si è vista poche volte.

Forse supera addirittura quella per Star Wars- Episodio VII: Il Risveglio della Forza, il che la dice lunga. Ma, naturalmente, sono solo supposizioni. Sta di fatto che ci troviamo di fronte ad un prodotto strabiliante, un film che non è solo un blockbuster, ma

la summa di un progetto cinematografico senza precedenti, che dopo dieci anni dal suo inizio, raggiunge il culmine.

 

 

Riunire in un unico film tutti gli eroi sviluppati al cinema in un’intera decade, cercando di mantenere lo stile peculiare di ciascuno, pur senza snaturare la propria poetica.

La sfida che i fratelli Russo, già registi dei buonissimi Captain America: The Winter Soldier Captain America: Civil War, era quella di riunire in un unico film tutti gli eroi sviluppati al cinema in un’intera decade, cercando di mantenere lo stile peculiare di ciascuno, pur senza snaturare la propria poetica.

Compito non facile, se si pensa che, come si può evincere dai trailer, giocano un ruolo fondamentale i Guardiani della Galassia, che si muovono tra atmosfere anni ’80 e continue battute goliardiche. eppure, anche in quest’ottica, sono riusciti a compiere un vero e proprio miracolo. Questo anche grazie alla consulenza di James Gunn, che ha supervisionato la scrittura di tutte le scene che coinvolgevano quei personaggi.

Tutti gli eroi, ma proprio tutti, occupano un loro specifico posto all’interno della storia,

nessuno è sprecato e lo sviluppo della trama attraverso la creazione di “squadre” d’azione è funzionale a dir poco.

Senza entrare nel merito, è davvero divertente vedere come si creino gruppi improbabili costituiti dai personaggi che tanto abbiamo amato e che abbiamo aspettato dieci anni per veder collaborare: tutti uniti, eppure disuniti. 

 

 

A differenza di tutti gli altri film del Marvel Cinematic Universe, questo ci proietta fin da subito nell’ottica della minaccia comune, rendendo giustizia al sottotitolo: la guerra per le Gemme dell’Infinito impera per tutta la durata della pellicola, ostentatamente presente, pesante come un macigno.

E, per una volta, le caratteristiche battute e gag puerili che da sempre caratterizzano i film dei Marvel Studios tornano davvero utili per stemperare una tensione che altrimenti sarebbe insopportabile. L’umorismo è perfettamente bilanciato e il tono generale del film è decisamente più cupo del solito, dominato dalla titanica (è proprio il caso di dirlo) presenza di Thanos, interpretato da Josh Brolin.

È davvero divertente vedere come si creino gruppi improbabili costituiti dai personaggi che tanto abbiamo amato e che abbiamo aspettato dieci anni per veder collaborare: tutti uniti, eppure disuniti.

Thanos si merita un discorso a parte. Sappiamo perfettamente che uno dei punti deboli del Marvel Cinematic Universe sono sempre stati i villain: spesso stereotipati, piatti e per niente memorabili, salvo qualche recente eccezione. In sostanza, il cattivo non si deve mai far ricordare più dell’eroe, non ci deve essere una situazione in cui possa realmente oscurare il buono con il suo carisma.

Thanos, invece, è tutto l’opposto. Per anni questo personaggio si è fatto attendere e abbiamo visto un paio di sue fugaci apparizioni, compresa quella nel primo Guardiani della Galassia, dove non faceva che stare seduto sul suo trono senza compiere alcuna azione degna di nota.

Dopo una simile attesa, si sperava che Thanos potesse rivelarsi un villain degno di nota, ovviamente, ma è molto pi di questo. Mai, prima d’ora, si era visto un antagonista tanto ben caratterizzato in un film dei Marvel Studios: le sue ragioni sono spiegate in maniera tanto appassionata che quasi si empatizza con lui, complice anche la bravura di Brolin, che è stata sfruttata a piena potenza.

Con un solo sguardo, pur essendo sepolto dalla computer grafica, è in grado di scatenare emozioni contrastanti nello spettatore.

 

Thanos ha un’espressività che esprime contemporaneamente umanità e mostruosità, in un ossimorico e splendido connubio.

Thanos ha un’espressività che esprime contemporaneamente umanità e mostruosità, in un ossimorico e splendido connubio che potrebbe risultare come molto gradito a buona parte del pubblico. Non solo, il titano è talmente carismatico da essere quasi il vero protagonista del film, al punto che si desidererebbe vederlo anche di più sullo schermo, per quanto compaia già parecchio.

È interessante notare come il film si basi sui rapporti tra i personaggi, alcuni già noti e qui sviluppati, altri invece costituiti per la prima volta, ma gestiti in maniera approfondita.

 

Marvel Studios’ AVENGERS: INFINITY WAR..L to R: Spider-Man/Peter Parker (Tom Holland), Iron Man/Tony Stark (Robert Downey Jr.), Drax (Dave Bautista), Star-Lord/Peter Quill (Chris Pratt) and Mantis (Pom Klementieff)..Photo: Film Frame..©Marvel Studios 2018

 

I combattimenti, che non sono pochi, risultano estremamente chiari e fluidi, con movimenti di macchina rapidissimi e puliti, coadiuvati da una fotografia luminosa.

Registicamente parlando, i Russo sono riusciti a mantenere il proprio stile, amalgamando alla perfezione ogni personaggio, senza snaturarlo: i combattimenti, che non sono pochi, risultano estremamente chiari e fluidi, con movimenti di macchina rapidissimi e puliti, coadiuvati da una fotografia luminosa, dai colori accesi, ma non sgargianti come al solito, come se su ogni cosa si fosse depositata una patina polverosa, opacizzante.

Non si può parlare di atmosfera dark vera e propria, ma sicuramente Avengers- Infinity War è il film più tetro del Marvel Cinematic Universe.

Le tematiche diventano più profonde, i legami aumentano di valore e imperversa la tragicità. Nel corso degli ultimi mesi i fan si sono posti molte domande: chi morirà nel film? Dove si trova la Gemma dell’Anima? Thanos verrà sconfitto? Quale sarà il misterioso titolo del quarto film in arrivo il prossimo anno? Ovviamente le risposte vengono date, ma in maniera peculiare: tante sono le sorprese e altrettanti i misteri.

Quel che è certo è che la scrittura del film è consapevole e, per quanto la trama in sé non sia particolarmente complessa, risulta avvincente.

 

Avengers: Infinity War – la famiglia si allarga in una nuova featurette

Arriverà domani nelle nostre sale Avengers: Infinity War. Intanto, per ingannare l’attesa, ecco arrivare una nuovissima featurette del film:

Posted by Lega Nerd on Tuesday, April 24, 2018

 

Se mi si dovesse chiedere quali siano i personaggi con i risvolti più interessanti risponderei senza esitazione: Bruce Banner Gamora. Da quando è stato portato in scena in questo universo, Banner non aveva mai avuto una caratteristica peculiare come in questo film, mentre essendo Thanos al centro dell’attenzione era ovvio che Gamora avrebbe avuto un ruolo da svolgere in tutto questo, trattandosi di una delle figlie adottive predilette dal titano.

È semplicemente geniale il ruolo che hanno invece riservato a Peter Dinklage, sempre relegato in ruoli memorabili, ma caratteristici per ovvie ragioni fisionomiche. Del resto i film Marvel ci hanno spesso abituati ai ribaltamenti degli stereotipi e questo non è da meno.

Quello che i Russo hanno fatto è stato portare la contemporanea mitologia cinematografica – perché di questo si sta parlando – ad un livello successivo, realizzando un crossover coerente con i film precedenti e che va a porsi come uno dei migliori film di intrattenimento degli ultimi anni.

 

Marvel Studios’ AVENGERS: INFINITY WAR..L to R: War Machine (Don Cheadle), Winter Soldier/Bucky Barnes (Sebastian Stan), Black Widow/Natasha Romanoff (Scarlet Johansson), Captain America/Steve Rogers (Chris Evans), Hulk (Mark Ruffalo), Okoye (Danai Gurira), Falcon (Anthony Mackie) and Black Panther/T’Challa (Chadwick Boseman)..Photo: Film Frame..©Marvel Studios 2018

 

 

Come è ovvio, però, anche questa pellicola non è esente da difetti.

Come è ovvio, però, anche questa pellicola non è esente da difetti. Uno su tutti è il ritmo, che si mantiene costante e serrato per tutta la prima parte, salvo poi uniformarsi leggermente in quella centrale, anche se questo non inficia di certo la sua godibilità.

Ma anche narrativamente ci sono alcuni problemi, uno dei quali abbastanza fastidioso, ma non voglio addentrarmi troppo nel discorso o rischierei di incorrere in spoiler non proprio leggeri.

Non stiamo parlando di difetti gravi, anzi, se devo essere sincero, mi sarei aspettato mancanze ben più imperdonabili, il che mi ha particolarmente sorpreso. Ma badate, non si tratta del classico entusiasmo del nerd: Avengers- Infinity War è seriamente Cinema nella sua eccezione più pura.

Quel Cinema che terrorizzava gli spettatori nelle sale da tè, timorosi di venire travolti dal treno in arrivo alla stazione. Lo stesso Cinema che negli anni ha intriso gli schermi di cowboy e indiani, di mostri efferati o di alieni e creature fantascientifiche. Un Cinema oggi bistrattato da una comunità di sedicenti esperti che lo vorrebbero declassare, liquidandolo con frasette irrisorie.

Che piaccia o no, questo film è un pezzo di storia del Cinema, un esperimento perfettamente riuscito e su cui, dieci anni fa, nessuno avrebbe puntato un centesimo.

 

Questo film è la consacrazione di un universo che per anni ha accompagnato un’intera generazione.

Un’opera maestosa, con effetti visivi di altissimo livello, scenografie digitali mostruose e le perfette musiche di Alan Silvestri che contribuiscono a rendere epico ciò che lo era già in partenza. Questo film è la consacrazione di un universo che per anni ha accompagnato un’intera generazione e che non accenna minimamente a voler arrestare la propria espansione.

Infine, rimane una sola domanda: Avengers- Infinity War, è un film conclusivo, oppure il secondo è una seconda parte ufficiosa? Voi intanto invadete le sale, la risposta la trovate lì.

 

Avengers- Infinity War è al cinema in Italia dal 25 aprile.