Il 2017 volge al termine ed è giunto il momento di tirare le somme ed incoronare i dieci migliori videogiochi dell’anno.
Quest’anno non è particolarmente semplice ed immediato approcciarsi a stilare una Top 10 in ambito videoludico, per molteplici fattori. In primis il 2017 è stato davvero un anno ricco di uscite, novità, sperimentazioni e, più in generale, di ottimi videogiochi. É stato anche per noi di Lega Nerd l’anno in cui abbiamo adottato una valutazione numerica (nel box dei pro e contro) che conclude ogni recensione, oltre al classico consiglio o meno all’acquisto.
Da qui una duplice premessa: potrebbero comparire in diverse posizioni della classifica dei titoli che al momento della recensione hanno ottenuto una valutazione più o meno alta dei titoli collocati sopra/sotto. Questo semplicemente perché un giudizio in valore assoluto dei prodotti non esiste (e chi vi dice il contrario sta mentendo) ma ogni titolo va giudicato sulla base del contesto in cui arriva, oltre che di dati oggettivi.
Detto ciò la seconda premessa è che molti videogiochi validi non figureranno qui visto che le posizioni di una top 10 sono verosimilmente meno dei bei giochi in uscita in un anno. Ma non temete, per ovviare a questo problema (almeno in parte) e per evitare di esprimere dei giudizi su prodotti che hanno budget e, talvolta, target molto diversi, oltre a questa Top 10, arriverà al solito anche una classifica dedicata interamente agli indie. Quindi tu – ti vedo già lì pronto – che stai per commentare “ma non c’è neanche un indie nella classifica? Siete dei venduti!1!1!” avresti dovuto leggere più attentamente questo lungo e barboso paragrafo introduttivo!
The Legend of Zelda: Breath of the Wild
The Legend of Zelda: Breath of the Wild non è il videogioco perfetto e non è certo esente da difetti, ma è senza dubbio il gioco che più di tutti ha caratterizzato quest’anno e che ha introdotto, grazie alle sue peculiari meccaniche di gameplay, un nuovo modo di concepire il gioco di ruolo che influenzerà l’intero genere per il futuro.
Vincitore anche del titolo di GOTY poche settimane fa ai The Game Awards, il nuovo lavoro della casa di Kyoto è il titolo che ha segnato il successo di vendite di Nintendo Switch e ha regalato ai giocatori un’esperienza unica anche dal punto di vista artistico. Per questo e per tutti gli altri motivi già affrontati in sede di recensione riteniamo che meriti di diritto la testa anche della nostra classifica.
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Super Mario Odyssey
Ad esemplificare quanto detto nell’introduzione, ecco che in seconda posizione troviamo quel Super Mario Odyssey a cui per la prima volta abbiamo dato un perfect score. Allora se lo abbiamo giudicato con un 10, perché non si trova in prima posizione? Proprio per quello che dicevamo poc’anzi, ovvero che pur essendo perfetto nel suo genere, contestualizzato al panorama videoludico del 2017, il nuovo titolo dell’idraulico baffuto incide meno di Zelda.
Ma incide relativamente meno, in quanto siamo davanti allo stato dell’arte del platform 3D in termini di gameplay e qualità, oltre che varietà di contenuti. La nuova avventura di Mario e del suo aiutante Cappy ha letteralmente conquistato critica e pubblico e merita di essere ricordato come uno dei migliori titoli di questo ricchissimo 2017.
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Resident Evil VII: Biohazard
Resident Evil VII: Biohazard ha raccolto con successo l’ardua scommessa di riportare alla fama la storica serie di survival horror dopo due capitoli decisamente sottotono. La scelta di abbandonare i protagonisti classici e tanto amati ponendo il giocatore in prima persona nei panni di un volto nuovo, con una storia e un ambientazione inedita, hanno premiato più di quanto ci si potesse aspettare regalandoci uno dei migliori videogiochi dell’anno.
In questo nuovo titolo Capcom è riuscita a farci provare nuovamente i brividi del passato e ad attualizzare un franchise che può ancora dire la sua nel nuovo panorama videoludico. A questo si aggiunge anche l’unicità di essere interamente giocabile anche in realtà virtuale, e di rappresentare a conti fatti l’esperienza VR più intensa attualmente sul mercato.
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Persona 5
Persona 5 è l’ultimo capitolo di una serie dal gusto fortemente nipponico che per la prima volta è riuscita a far breccia anche nel cuore del mercato occidentale grazie ad un titolo di altissimo livello arrivato in esclusiva per PlayStation 4.
Raccontando una storia profonda e matura fatta di tanti intrecci e personaggi carismatici a metà tra le atmosfere cittadine di Tokyo e la mistica realtà alternativa in cui i cari Phantom Thievs entrano in contatto coi Persona, declinata in un gameplay piuttosto complesso ma appagante e diversificato e un comparto artistico unico, Persona 5 è un must del 2017.
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Horizon: Zero Dawn
Restiamo sempre in casa PlayStation dove troviamo gli scenari affascinanti e visivamente mozzafiato del mondo post-apocalittico di Horizon: Zero Dawn. Questo originale gioco di ruolo con struttura open-world ci ha messo nei panni della carismatica Aloy per scoprire i misteri di un mondo ostile dove le macchine si sono evolute assumendo l’aspetto di bestie diventando la razza dominante sul pianeta e costringendo gli umani a vivere in tribù.
Arricchito anche dalla recente uscita dell’espansione The Frozen Wilds, il titolo firmato dai ragazzi di Guerrilla Games è stato una delle sorprese più gradite dell’anno e merita a pieno titolo di rientrare in questa classifica, oltre ad essere un must per i possessori di PS4.
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Cuphead
Spostiamoci ora in casa Microsoft dove troviamo l’incredibile run &gun Cuphead, uscito in esclusiva su PC e sistemi Xbox One. Non si tratta propriamente di un indie game visto che il suo sviluppo è durato svariati anni e costato parecchio, ma alle spalle del progetto c’era la casa di Redmond che ha creduto nelle potenzialità di Studio MDHR (e ha fatto bene).
Al di là del gameplay tanto sublime per gli amanti del genere, quanto punitivo e ostico per chi non è avvezzo ai run & gun (tanto da aver generato nel web singolari paragoni con Dark Souls negli scorsi mesi), il titolo dei fratelli Moldenhauer presenta uno stile artistico unico ed inconfondibile che richiama i classici dell’animazione degli anni ’30.
NieR: Automata
NieR: Automata è il riuscitissimo nuovo capitolo di una serie che nasce come spin-off di Drakengard e anche nel suo primo capitolo uscito per la scorsa generazione riesce a fare breccia nel cuore di molti giocatori grazie al genio narrativo del maestro Yoko Taro.
Sviluppato questa volta dalle sapienti mani di Platinum Games, il titolo vanta un gameplay pieno d’azione frenetica e spettacolari scontri misto ad elementi da gioco di ruolo e porta i giocatori in una guerra di posizione tra robot creati dagli invasori di altri mondi e quello che resta dell’umanità. Consigliatissimo qualora non l’aveste giocato durante l’anno, Automata è disponibile sia per PC Windows su Steam che per PlayStation 4.
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Prey
Sviluppato da Arkane Studios e pubblicato da Bethesda Softworks in multipiattaforma, con uno stile magnetico e un gameplay riuscitissimo, il nuovo Prey è stato una delle novità meglio riuscite dell’anno.
I giocatori sono chiamati a vivere vicende di Norman Yu a bordo della stazione spaziale Talos I in un futuro basato sul what if in cui il 35° presidente USA, John Fitzgerald Kennedy, porta a termine il proprio mandato (non venendo dunque assassinato a Dallas nel 1963) e in seguito Stati Uniti e Russia finiscono per collaborare alla colonizzazione dello spazio. Un titolo imprescindibile per tutti gli amanti delle atmosfere sci-fi.
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Mario + Rabbids: Kingdom Battle
Torniamo su Nintendo Switch con il singolare esperimento che vede coinvolta anche l’Italia in una incredibile storia di successo. É infatti grazie a Davide Soliani e Ubisoft Milano che il progetto crossover Mario + Rabbids: Kingdom Battle ha visto la luce catturando tutti con la sua peculiare struttura di gameplay che richiama le meccaniche di XCOM.
Il Regno dei Funghi e i suoi iconici personaggi incontrano i pestiferi Rabbids di Ubisoft per dar vita ad un’avventura divertentissima e imprescindibile per tutti i possessori di Switch.
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Assassin’s Creed: Origins
Dopo essersi presa una doverosa pausa con la serie che ha definito un’intera generazione, Ubisoft ci propone un titolo più maturo e avvincente degli ultimi capitoli portandoci alle origini della confraternita degli Assassini, nell’antico Egitto del periodo Tolemaico.
Assassin’s Creed: Origins racconta una storia affascinante e piena di mistero, ponendosi in veste di nuovo punto di partenza anche per i giocatori più giovani e fornendo risposte ad alcuni dei misteri che circondano la serie. Pone però anche tanti nuovi interrogativi e torna a parlarci anche del presente con una nuova protagonista. Tutto questo con un gameplay arricchito da un nuovo combat system e da altre riuscitissime feature e declinando il tutto in uno stile grafico e artistico di spessore con scenari davvero mozzafiato. La pausa per riflettere sul futuro della serie è decisamente servita alla software house francese, e ora si spera che questo sia solo il primo di una serie di nuovi capolavori.
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