Gli Ultimi Jedi, sia che vi sia piaciuto o meno, ci racconta una storia chiara, semplice e che non lascia nessuna domanda in sospeso… o almeno nessuna di quelle necessarie per poter portare avanti la Saga.

Spoiler Alert
Se ancora non hai visto Gli Ultimi Jedi, evita di leggere questo articolo.

 

Di tutto quello che ho letto e sentito fino ad ora, nessuno che abbia notato una delle più grandi e spiazzanti novità di questo secondo episodio della nuova trilogia, ovvero quello di risultare in tutto e per tutto l’atto finale di una trilogia e non il pieno svolgimento, pazzesco, nuovo, coraggioso e personalmente molto destabilizzante e si, anche apprezzabile.

Il prossimo episodio IX sarà un nuovo inizio e stabilirà probabilmente la nuova base, forse addirittura una sorta di prequel (forse è eccessivo, ma potrebbe starci) di quella che sarà la futura trilogia gestita interamente da Rian Johnson, del resto lo ha diretto lui per cui, perché non piazzare le basi già da ora?

Andiamo per punti e vediamo cosa succede di importante in questo ottavo capitolo della saga degli Skywalker.

 

 

 

Snoke

Il Leader Supremo del Primo Ordine muore in maniera cruenta e apparentemente definitiva.

Certo, sappiamo che una delle regole di questa saga è quella di non fidarsi mai della morte dei personaggi, e si, anche e soprattutto se tagliati a pezzi (Darth Maul docet) per cui, ancora per una manciata di minuti, quel briciolo di speranza ci convince del fatto che un personaggio così potente nella forza non può soccombere ad una morte simile e che si, lo rivedremo in futuro più spietato che mai.

Qualche scena dopo però la speranza si frantuma sotto il peso di un primo piano che non lascia alcun dubbio; volto impallidito, occhi spalancati e la lingua di fuori come fosse un quarto di bue sul banco di una macelleria.

Per stare sul sicuro Johnson ci mostra pure il braccio sinistro che cade dal trono e sancisce una sorta di ciliegina sulla torta decisionale che in sala strappa anche una flebile risatina… personalmente non ho quindi più dubbi.

 

 

 

Kylo Ren

C’era qualche briciolo di speranza per lui da parte di Rey, la motivazione della ragazza è quella che per tutto il film la spinge a provarci fino alla fine, ma anche qui i sogni si infrangono davanti a Snoke e le risposte non tardano ad arrivare:

  • Snoke è colui che li connette per i propri scopi dando a Rey una speranza abilmente pianificata.
  • Luke nel finale ci dice che non è li per salvare Ben, ma per affrontarlo.
  • Leia, la madre, la donna che lo ha messo al mondo, dice chiaramente e senza alcun dolore apparente che il figlio è perso.

Ah, cosa? Kylo però tentenna e non spara alla madre al comando della Raddus? Certo che non la uccide, quella scena è fondamentale per noi pubblico per mantenere quella tensione narrativa necessaria a confonderci durante la scena della sala del trono, facendoci rimanere a bocca aperta durante il combattimento di Kylo e Rey spalla a spalla.

 

 

 

Generale Hux

Controparte di Kylo Ren al comando e burattino fedele di Snoke, esaltato e codardo allo stesso tempo, si trova obbligato a giurare fedeltà a Kylo Ren in cambio della propria vita.

“Lunga vita al Leader Supremo” dice mentre subisce lo strangolamento della forza di Kylo Ren. Ma c’è un grande e interessante mah… Lo sguardo nel finale che Hux riserva a Kylo non è dei migliori e lascia presagire qualcosa di non così scontato.

 

 

 

Rey

È forse la prima di una nuova generazione di Jedi, è molto potente, ha visto e affrontato le sua paure e ha chiaro di non essere nessuno. E anche qui, come per la morte di Snoke, sembra tutto cristallino e ripetuto più volte dalla regia.

  • Kylo all’inizio le dice che lei lo sa e lo deve solo accettare (confermando le parole di Maz Kanata subito dopo il force back di EpVII)
  • Lei stessa lo vede nella grotta, vede se stessa come risposta, ma non ne capisce ancora il significato.
  • È Kylo poi che le svela la storia dei due genitori e del suo essere stata venduta.
  • Rey non oppone resistenza e non nega mai, lo sa e lo ha sempre saputo. In realtà lo abbiamo sempre saputo pure noi, nel primo full trailer de Il Risveglio della Forza sentiamo la voce di Maz chiederle “Chi sei tu?” e Rey risponde “nessuno”.

 

 

 

Poe, Finn, Rose

La loro crescita in questo film è fondamentale per creare i nuovi leader della ribellione e si vede chiaramente nel personaggio di Poe.

Inizialmente sfacciato e incosciente, manda alla morte e alla distruzione i soldati e i preziosissimi bombardieri, ultima linea di difesa della ormai perduta Rresistenza. Continua poi a credere di potercela fare e decide di ammutinare e tramare alle spalle di Holdo per portare avanti il piano di Finn e Rose.

Interessante notare che Star Wars vive di questi piani impossibili che poi riescono salvando i buoni, ma no, non è questo il caso, Poe, Finn e Rose falliscono miseramente diventando a tutti gli effetti la causa degli eventi che rischiano di estinguere la scintilla della nuova ribellione.

Nella battaglia di Crait però vediamo un Poe diverso che mette in atto gli insegnamenti di Leia e Holdo, ordinando ai piloti di ripiegare per non soccombere alla potenza impari del Primo Ordine.

Finn invece, decide di immolarsi per la causa, ma Rose mettendo in pericolo la propria vita salva l’amico pronunciando una delle frasi più belle dell’intera saga:

Non combattiamo per distruggere ciò che odiamo, ma per salvare ciò che amiamo.

 

 

Luke

Ha sempre avuto ragione per tutta la durata del film: non sbaglia una previsione, ma con la sua “emanazione” regala del tempo prezioso alla ribellione per fuggire e riformarsi.

Prima del gran finale però vuole chiudere e distruggere tutto ciò che rimane della religione Jedi, ma Yoda gli dispensa un’ultima lezione.

La forza è molto di più di libri e templi e lui impara la sua ultima lezione.

 

 

 

Phasma

Ha un armatura resistente ai blaster, e deduciamo anche alle lightsaber (Praetorian Guard…)

Finn le danneggia l’elmo, ma la vediamo cascare tra le fiamme, come se Johnson ci dicesse che è finita la sua storia. Non so, qualcosa mi dice che in qualche modo la rivedremo.

 

 

 

DJ

Dopo la lezione data a Finn se ne va più ricco che mai e con la coscienza decisamente pulita. La sua storia potrebbe tranquillamente finire lì, è la chiave di tutto e colui che manda al macello la resistenza nel suo ultimo tentativo di fuga. Lo fa solo per profitto, è chiaro e cinicamente convinto.

 

 

 

Tirando le somme, è chiaro che tutte le pedine sono al loro posto pronte per il prossimo episodio in cui una manciata di ribelli dovrà affrontare e sconfiggere (?) lo spietato e sempre più potente Primo Ordine.

La neonata ribellione non ha più mezzi, astronavi, armi e soprattutto la speranza, nessuno ha risposto alla chiamata della principessa più amata della galassia, Leia Organa.

Tutto quello che hanno è il Millennium FalconRey che è, almeno apparentemente, l’ultima dei Jedi con una lightsaber spaccata in due tra le mani e che ha sapientemente rubato gli antichi testi religiosi Jedi. Lei è davvero l’unica speranza, ma non lo sa ancora.

 

 

 

 

Difficile ipotizzare cosa vedremo in Episodio 9: di sicuro J. J. Abrams avrà il compito difficile di congedare il personaggio di Leia (che sappiamo non tornerà in alcun modo, almeno stando alle dichiarazioni della Kennedy) ma avrà moltissimo spazio libero per riscrivere questa storia e sei mesi in più da dedicare e questa nuova Ribellione. L’uscita è infatti slittata da maggio a dicembre del 2019.

Vorrei provarci comunque a fare un po’ di ipotesi facendo una breve sinossi ragionata e dettata da quello che abbiamo detto fino ad ora.

Ammetto che è tutto tranne che coraggiosa come idea ne tantomeno innovativa, ma come base potrebbe essere tutt’altro che assurda, anzi forse ci sono pure troppe cose da inserire in un solo film.

Questa volta il film non è attaccato a quello precedente, impossibile se pensiamo al personaggio di Leia.

Nel classico opening crawl di testa scopriamo infatti che il generale Leia Organa è venuta a mancare: passiamo poi alla tradizionale scena ambientata nello spazio con funerale, dove vediamo la bara del generale perdersi nelle profondità della galassia che ha sempre amato e difeso con tutte le sue forze.

Passiamo sul pianeta Naboo dove vediamo tutti i suoi amici darle l’ultimo saluto. Poe adesso è il capo della ribellione e Finn, con l’aiuto di una ristabilita Rose intraprendono un lungo viaggio alla ricerca di un vecchio Generale della prima ribellione dal nome Lando Calrissian. Durante il viaggio incontreranno di nuovo DJ e non sarà piacevole per lui.

Leia ha sempre elogiato le gesta di Calrissian con grande rispetto, ma la sua scomparsa l’aveva preoccupata e non avendo risposto alla chiamata della stessa principessa i due temono il peggio.

Nel frattempo Rey ha intrapreso le vie della forza e scopre, tramite il dono datole da Snoke, di potersi connettere con altri force user e così, stupita di non essere l’unica, decide di riunire gli altri force user della galassia per aiutare la ribellione e formare un nuovo ordine di Jedi.

Il Primo Ordine è al massimo della sua potenza: con la ribellione ridotta in briciole nulla può più fermarli. Il Supremo Leader Kylo sta ampliando la sua armata e manda legioni per tutta la galassia a scovare e distruggere l’ultima sacca ribelle.

Hux non ama il nuovo Leader, si sente distante e inutile al Primo Ordine e dopo essere declassato e umiliato più volte, decide di vendicarsi lasciando l’armata e schierandosi con la ribellione, aiutando Poe e tutti i ribelli a sconfiggere il primo ordine sacrificandosi nel finale.

 

E voi cosa ne pensate? cosa succederà in Episodio 9, cosa dobbiamo aspettarci? Ditecelo nei commenti qui sotto.

 

 

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Posted by Lega Nerd on Tuesday, December 19, 2017