Anno 1991, alba di un nuovo inizio per il nostro beniamino Guybrush… Dopo la cocente sconfitta inferta al pirata fantasma LeChuck, il nostro eroe torna a far dan… Ehm, a solcare i mari in cerca di nuove avventure! Ma un’ ombra è in agguato, qualcosa sta per travolgerlo.
Bene, bene, bene. Guybrush Threepwood. Ti trovi in uno strano posto!
Elaine Marley – Monkey Island 2
È così che si aprirà il nostro nuovo capitolo di Monkey Island, una severa, ma giusta, Elaine Marley accorrerà in nostro soccorso durante la ricerca di un tesoro, ma prima di darci il suo prezioso aiuto vorrà avere tutti i dettagli della nostra colorata storia… Un attimo di buio e le note della canzone introduttiva più famosa dei giochi LucasArts subito irrompe con prepotenza.
Tratto dal genio creativo di Ron Gilbert (Maniac Mansion, Zak McKracken, Indiana Jones and the last Crusade, The Secret of Monkey Island), un nuovo inizio prende piede per il buon (ormai terribile pirata) Guybrush Threepwood, ma non sulla famosa Melee Island.
Inizieremo la nostra avventura nell’Isola di Scabb, una comunità di tagliagole priva di ogni genere di governo, una confraternita libera di pirati, almeno in apparenza. Il nostro giovane Guybrush siederà intorno ad un focolare con due suoi amici pirati, narrando, per la millesima volta, le sue gesta contro il temibile LeChuck e le sue avventure sulla famosa Monkey Island…
Tuttavia l’ennesimo racconto non susciterà particolare interesse nei due, annoiati, interlocutori, cosa che porterà il nostro eroe a ravvivare il discorso inserendo un nuovo argomento di discussione…
La ricerca di un tesoro che va oltre ogni immaginazione, un tesoro che tutti i pirati sognano e bramano ma che nessuno sa dove sia… il tesoro di Big Whoop!
Inutile dire che non ci sono tesori su Scabb Island, anzi c’è un problema che creerà qualche grattacapo al giovane Guybrush, un embargo stabilito dall’ ex braccio destro di LeChuck, ovvero Largo LaGrande. Sarà ardua andare in cerca di tesori se non si metterà un freno all’ esuberanza di questo malvagio pirata (curiosamente disegnato con le sembianze di un attempato Robert De Niro).
Il nostro eroe pirata andrà avanti senza timore, sfiderà apertamente il pirata delinquente e… Perderà rovinosamente tutto il suo inventario. Ci ritroveremo in braghe di tela dopo i primi due click del mouse, dovremmo darci un gran da fare per rimetterci in sesto adesso che siamo diventati poveri.
Questo capitolo di Monkey Island ha rappresentato una vera e propria innovazione dal punto di vista grafico e sonoro, battendo di gran lunga i suoi “punta e clicca” predecessori, tuttavia il suo punto di forza sta nel fatto che è un titolo che si è affacciato per la prima volta ai casual gamers, ovvero gente con poca esperienza in quel genere di giochi o che comunque si sono trovati per caso ad avere in mano quel titolo, grazie ad una modalità semplificata che renderà il gioco più appetibile in caso non si voglia affrontare una sfida troppo ardua.
Inoltre malgrado sia una storia narrata dal nostro beniamino, ci sarà una piccola sorpresa in caso di un nostro fallimento. Vi raccontiamo un fatto curioso, nei tempi d’oro del punta e clicca (anni ’80 e ’90) c’ era un’ altra grande casa di produzione (attualmente ancora in vita), la Sierra (Leisure Suit Larry, Police Quest, Space Quest, King Quest), la peculiarità nelle sue avventure era data dal fatto che si poteva morire, obbligando il giocatore sprovveduto a dover iniziare da capo e ai vertici della Lucas trovavano parecchio divertente il fatto di dover, simpaticamente, scimmiottare questa tendenza della loro “rivale commerciale” danno la possibilità al povero Guybrush di morire, cosa ovviamente impossibile se non per una lunga noncuranza del giocatore durante le fasi più “critiche” del gioco, morte che comunque si evolverà in una divertente gag (non vi riveliamo il punto, vogliamo stimolarvi a cercare questo easter egg nel gioco).
Tornando alla nostra avventura, in questa nuova storia ci troveremo catapultati in enigmi molto più difficili del precedente Monkey Island, inoltre il nostro cammino si incrocerà con molte più figure sparse su diverse isole… Avete capito bene… Isole.
Qui sopra la mappa del Jolly Rasta, timoniere ed amico di una nostra vecchia conoscenza nel primo Monkey Island.
Finalmente saremo liberi di muoverci come più ci piace, avremo come mete l’isola di Scabb, dove ogni pirata è libero di essere tale, avremo l’isola di Booty dove è sempre festa a casa del Governatore Marley (Ehi… Hai detto Marley?) ed infine avremo l’isola di Phatt dove la pirateria è un crimine ed il folle Governatore regna con un rigido pugno di ferro contro i trasgressori.
Nella nostra nuova avventura dovremo: sputare più lontano di chiunque altro, saccheggiare tombe, infiltrarci in un gala, scovare relitti in fondo al mare, tracannare Grog (Guybrush ancora non ha imparato bene a farlo), rubare in libreria, scassinare celle, raccogliere pezzi per una bambola Vodoo (pensavate che la componente magia mancasse?), vincere gare di pesca, affittare una bara di legno con tutti i comfort (Il buon vecchio Stan ha cambiato mestiere, è passato dalle barche alle casse da morto) ma… cosa più importante di tutte…
Dovremo ricomporre la mappa che ci porterà al mitico tesoro di Big Whoop.
Una mappa talmente importante che i quattro sopravvissuti del grande naufragio della “Mad Monkey” ritennero dover dividere in quattro parti per nascondere il segreto di quel MAGNIFICO o TERRIBILE segreto che trovarono sull’ isola di Dinky Island, un luogo che nessuno ha mai visto prima, nemmeno il grande cartografo Wally.
E’ finita qua penserete… Niente di più sbagliato, ricordate il braccio destro di LeChuck? Non abbandonerà Scabb senza prendere qualcosa di importante dal caro Guybrush, ovvero… La barba del suo precedente capitano.
Grazie alla potente magia nera, il pirata fantasma tornerà in “vita” ma non più sotto la forma di uno spirito maligno, bensì di un terribile zombie, arrabbiato e pieno di odio verso il povero Guybrush, speriamo per voi che abbiate fatto una bella scorta di Birra di Radice, sicuramente avrete bisogno di ubriacarvi prima di finire infilzati dal malvagio pirata.
Non vogliamo svelarvi altri dettagli, sappiate solo che questa miscela esplosiva di enigmi, gag irriverenti ed azione saranno il cocktail che intratterrà la vostra serata di divertimento videoludico, ma passiamo alla domanda che tutti ci stiamo ponendo:
Su quale piattaforma posso giocare con Monkey Island 2?
Per gli appassionati e conservatori esiste il comodo Dosbox per emulare i vecchi giochi su PC, alcuni collezionisti accaniti avranno tenuto le magiche scatole con i Floppy Disk (e perché no, anche un computer per giocarci) o qualcuno userà il comodo emulatore SCUMMVM, ma per i meno smanettoni si può fare qualcosa?
La risposta è un grande, enorme, gigantesco si, perché anche questo glorioso capitolo della storia del videogioco, come già successo col suo precedessore, è stato oggetto di un Remaster perfino superiore al primo capitolo, portandolo nuovamente in auge per i giocatori più giovani e disponibile sulle seguenti piattaforme:
Il gioco è totalmente rifatto da capo, dialoghi tutti parlati e musiche ripulite e modernizzate e per i più nostalgici c’è anche una simpatica modalità retro, giusto per farvi capire da cosa è nato tutto.